mercoledì 15 ottobre 2008

Sagra del Masigott 2008 - La supercuccagna

Come ogni anno alla 3° domenica di ottobre ad Erba si tiene la Sagra del
Masigott.A questa sagra e alla sua cuccagna di 16 metri abbiamo già
dedicato sul nostro blog più di un post.
Quest'anno la stagione per la Strà Ferà si è chiusa a Cornaredo alla
fine di settembre..ma la voglia di partecipare al "palo dei pali", come
lo chiamiamo noi della Strà Ferà era comunque tanta. Cedendo quindi ai
ripetuti inviti degli organizzatori, ma soprattutto grazie al fortunoso
rientro in patria del Della dal suo soggiorno teutonico, e alla
volenterosa partecipazione di 2 dei ragazzi della sParcol(l'Indomabile e
Stefanino), la Strà Ferà in un assetto un pò inedito riuscirà a
presentarsi per la prima volta alla cuccagna del Masigott. Avendo visto
il calibro della squadre che negli anni passati si sono cimentate e
affrontate sulla piazza di Erba, la volontà è quella di fare una "bella
prestazione", sapendo che la difficoltà di questo assalto sarà
decisamente superiore ai pali fino ad ora affrontati.
Al di là del tempo, la conquista della cima, sarebbe coqmunque un
risultato sportivo eccezionale, visto che i 16 metri non sono mai stati
toccati dai ragazzi dell'oltreferrovia di Parabiago.
Personalmente rimane un pò di rammarico di non poter partecipare a
questa "prima" della squadra alla manifestazione che ha rappresentato
per noi l'inizio di tutto. La speranza è quella di partecipare a tante
futute edizioni...

Aldo, Strà ferà

giovedì 9 ottobre 2008

CUCCAGNA DI BURE (VR) - 20 agosto

Pubblico questo articolo comparso sull'Arena il 20 agosto scorso su una
bellissima cuccagna che si è tenuta alle porte di Verona e ha visto la
Fonte Prelpi affrontare le migliori squadre scaligere.
Spero che anche gli amici del vicino veneto comincino ad affezzionarsi
al nostro blog e a mandarmi loro notizie.

Mercoledì 20 Agosto 2008

BURE. L'ultima serata della Sagra ha visto una grande partecipazione di
pubblico, in un clima di allegria. Tagliate duecento angurie, molte le
squadre in gara
È Cuccagna-mania La moda impazza
I bergamaschi delle Fonti Prealpi hanno vinto la sfida Ma le squadre
veronesi si sono fatte onore sul palo
La passione per il cimento fa compiere buffe imprese alla ricerca del
risultato

[Camilla Madinelli - L'Arena, il Giornale di Verona]

Niente da fare, a Bure i trionfatori indiscussi nell'assalto al palo
della cuccagna, durante l'ultima serata della Sagra dell'Anguria, sono
sempre gli stessi da sette anni.
Lunedì le Fonti Prealpi di Almè, provincia di Bergamo, dopo un'ora e
mezzo di avvincente spettacolo, hanno schiacciato ancora una volta per
primi il pulsante sulla cima del palo, a 16 metri.
Sono riusciti nell'impresa in 75 secondi e dopo sette assalti,
un'eternità per loro, abituati a tempi sotto al minuto. Ma il palo,
spalmato con 15 chilogrammi di grasso industriale e impegnativo per
l'ampia circonferenza della base, ha messo in difficoltà sia i campioni
in carica, vincitori di tre titoli italiani, che le squadre avversarie.
I Gitani di Melara (Rovigo), i Tucani e le Edere di Palù di Zevio, e la
Serenissima di Santa Maria di Sala (Venezia), ce l'hanno messa tutta per
strappare il record agli arrampicatori bergamaschi, età media 40 anni,
eppure «ragazzi» che nonostante il passare delle stagioni non msotrano
apparenti conseguenze su fiato e presa.
Hanno tenuto duro fino alla fine anche i ragazzi di Bure della squadra
«Team…palo»; ma andare oltre i 10 metri, per Lele, Miche, Cuge, Ciano,
Pado, Carlo e Red è davvero troppo, nonostante il tifo da stadio che li
ha sostenuti.
Tanta la naturalezza delle Edere, che sembravano salire una comoda
scala; notevole l'agilità della Serenissima, da vera signora della
cuccagna. Ma con il palo ormai ripulito per benino, le Fonti sono volate
solitarie verso la vittoria, aggiudicandosi prodotti tipici e bottiglie
di vino messi in palio dagli organizzatori.
Fosse stato un po' più fino quel palo, dicono, come quelli che scalano
in tutta l'Italia del Nord partecipando a 60 gare l'anno, ce l'avrebbero
fatta in meno tempo.
«È stata una gara dura, combattuta», ammette il capitano Walter Milesi,
che conquista cuccagne da 28 anni. «Non ci sono strategie, si parte e si
sale, ma l'esperienza fa la sua parte».
E ne hanno tanta le Fonti Prealpi, sulla breccia da oltre un ventennio.
Non è da meno Renzo Pierobon, 53 anni, che nella Serenissima guida di
ragazzi poco più che ventenni.
«Ce l'abbiamo messa tutta», afferma. «Quello che c'interessa è stare
insieme, divertirci e mantenere viva la tradizione della cuccagna».
Una tradizione che sta a cuore anche ai giovanissimi Gitani di Melara,
capitanati da Massimo Stefanoni. Trenta gare in un anno, dalla Lombardia
alla Toscana, allenamenti estate e inverno su un palo sistemato nel
campo dell'amico Gino Zanca, il «poeta contadino».
Sognano di formare una squadra femminile, ma soprattutto di appassionare
sempre più giovani alla scalata del palo.
A Bure l'appuntamento con l'assalto alla cuccagna è divenuto ormai una
tradizione, in un panorama generale che invece vede sparire anno dopo
anno le competizioni. Insieme alla frazione carianese resistono
Lugagnago e Colognola ai Colli.
Lo spettacolo ogni anni attira sempre più persone di tutte le età, che
lunedì si sono accalcate per seguire in diretta la scalata. Una fiumana
di gente ha travolto i chioschi enogastronomici e divorato ogni cosa
commestibile.
Circa 200 le angurie tagliate nella sola serata di lunedì, rendendo
onore alla regina della festa. Ma sono andati a ruba anche il risotto
col tastasal, le patatine fritte e le torte fatte in casa.
Gli scalatori però sono saliti rigorosamente a stomaco vuoto. Il lauto
pasto, per vincitori e vinti, è arrivato solo al termine della gara,
come in ogni sport che si rispetti.

Aldo, Strà Ferà

giovedì 2 ottobre 2008

Il Palo del Lazzaretto

Quando, in primavera, con il resto della squadra ci si ritrovava per i primi allenamenti, si era ancora tutti assolutamente ignari della piega che gli eventi avrebbero preso.

Le speranze erano tante. Poche, invece, le certezze; tra queste, quella di essere delle mezze calzette.

Capivamo poi tutti che l'impegno profuso nel mettere in piedi un palo per i nostri allenamenti non doveva avere soltanto lo scopo di migliorare la nostra performance cronometrica.

L'intenzione era anzitutto quella di formare una squadra, un gruppo di amici che divertendosi facessero divertire; il nostro palo doveva diventare motivo di aggregazione, stimolo per la nascita di nuove squadre.

Ora, al termine ufficiale di questa prima stagione agonistica (anche se forse qualche altro palo può scapparci) possiamo ben dire di aver vissuto un anno straordinario, per tanti motivi.

Ricordiamo i duri allenamenti serali troppo spesso funestati dal mal tempo ed i miglioramenti che a volte sembravano proprio non arrivare.

Ringraziamo tutti gli amici che ci hanno seguito ed hanno avuto il coraggio di formare una propria squadra.

Impossibile dimenticare il primo invito ufficiale, a cui poi ne seguiranno altri, ad un palo di quelli "importanti"! sto parlando di gare che hanno dato alla squadra l'opportunità di vedere in azione le più forti squadre attualmente in circolazione in Italia.

Credo però che avvenimenti più importanti di queste gare siano state quelle organizzate da noi nella nostra frazione, così come nei paesi vicini al nostro. Specialmente in quest'ultimo caso mi è sembrato di cogliere l'entusiasmo negli occhi di tutte quelle persone che, dopo parecchi anni di assenza ritrovavano questo spettacolo e si accorgevano che nulla è cambiato nella genuina semplicità di questo gioco.

Analogo il discorso per tutte quelle persone che assistevano per la prima volta ad un gara della cuccagna.

...

Concludo dicendo che, per quanto ci è stato possibile, abbiamo seminato bene e qualche frutto incomincia a farsi vedere fin d'ora; ciò che raccoglieremo in futuro non dipenderà esclusivamente da noi.

Da parte nostra continueremo con immutato impegno sulla strada già intrapresa, all'orizzonte di prospettano già novità interessanti.

 

Leggi l'articolo completo su:

http://paroleadaltaquota.iobloggo.com/archive.php?eid=15

 

Stefano, Strà ferà