E' arrivato ottobre, l'autunno è alle porte e la stagione delle cuccagne volge al termine.Con l'autunno arriva la pioggia, la nebbia (la mia tanto amata scighera) e la sera ruba spazio ogni giorno che passa alla luce del giorno.
Ottobre mese di castagne e cuccagne. Appuntamenti "storici" Bracca e la Sagra del Masigott di Erba.
Settembre è ormai finito. Un settembre molto particolare per i ragazzi della Strà Ferà. Diversi gli avvenimenti importanti che hanno caratterizzato il mese appena terminato.
2 in particolare quelli extra-gare che hanno riempito di emozione lo spirito della squadra.
In ordine di tempo, la partenza del Della per gli USA. Emigrante a tempodeterminato, per necessità. Cervello in fuga, cuccagnista in esilio. Chissà se con il suo entusiasmo e il suo coinvolgentecarattere riuscirà, dopo la pizza e l'espresso, ad esportare oltre oceano anche il costume popolare dell'albero della cuccagna?Ce lo auguriamo, anche per legittimare la nostra voglia di andare a trovare il professor Della Vedova oltre oceano e gemellarcimagari con la squadra universitaria di "wooden pole" di Princeton, se mai esisterà..
Chi lo sà. Domenica 3settembre , un emigrante di successo è tornato con la sua nuova squadra a calcare i campi, di pallacanestro, su cuiè diventato famoso in Italia. Il Gallo, al secolo Danilo Gallinari, ex-idolo dell'Olimpia Milano, oggi sinbolo della squadra di basket di New York è tornato a Milano a sfidare i suoi ex-compagni. Partito in cerca di fortuna è tornato da celebrità.Chissà che il Della non riesca a ripetere il miracolo!
E poi, a pochi giorni dalla partenza del nostro "Gibbons", il matrimonio di Fano e Giulia. Consumato all'insegna del tanto bere e del tanto cantare,fra vociare di strumenti della banda ed esibizioni canore del nostro capitano-baritono. Complice l'adeguato tasso alcolico, i presenti hanno potuto assistere ad una della rare esibizioni della prima voce della Strà Ferà. Omaggiando agli sposi, il Bunju ha strappato applausiesibendosi nell'aria "Udite O rustici", tratta dall'opera "Elisir D'amore" di Gaetano Donizzetti. Scelto il tema delleopere per battezzare i tavoli degli invitati, gli sposi avevano appunto riservato per il proprio tavolo la celebre opera del maestro bergamasco.
Certo non solo di cena di addio e banchetti nuziali ha vissuto la Strà Ferà in questo passato settembre. C'è stato anche il tempo per le cuccagne.Complice però anche la concomitante assenza del Fante(a sommarsi a quella del Della e di Fano), sperso per un mese lungo il cammino che dai Pirenei francesi porta porta a Santiago de Compostela, i reduci si sono affacendati più tirar sù e giù reti per le feste oratoriali della zona,che a cimentarsi in tattiche e manifestazioni di livello come nei mesi precedenti.
All'inizio del mese i festeggiamenti del Rione Oltreferrovia (che dà appunto il nome alla nostra squadra), ci hanno però ragalato per il 2° anno una manifestazione di livello piuttosto interessante. Dopo I Bradipi di Oleggio cui è toccato l'onore di inaugurare la presenza di una squadre "pro" allanostra manifestazione di casaori zona, quest'anno è stata la volta dell'altra squadra di Oleggio, Gli Sgurini, e dei Malmessi di Lonato del Garda.
Molto bella e tirata la gara, con una prestazione ottima in particolare dei ragazzi bresciani. Conquistano la 2° piazza, dopo aver saputosfruttare a dovere il favorevole ordine di salita. Sfiorano per un sol secondo la vittoria. Al Della, in procinto di partire, è riservato l'onore di essere eletto capitano di giornata e il piacere di sollevare la coppa del 1° posto. La cima è sua, e con essa tutta la soddisfazione degli altriragazzi della Strà Ferà per aver saputo dimostrare allo "straniero" venuto da Nerviano, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto importante eapprezzata sia stata e sarà la sua presenza nel team. Complimenti anche agli elefanti Rosa per aver conquistato la loro prima cima da 12 metri. Squadra in crescita e che potrà regalare delle sorprese se saprà continuare a stare unita ed allenarsi. Nota a margine: mai visto Fano in una cuccagna essere schiacciato dalla tensione quanto quella sera nel ruolo ancancorman-presentatore.
Si dice che i piaceri si fanno agli amici.E così la domenica successiva, reduci dal matrimonio del giorno precedente, siamo a Nerviamo per aiutare i Belli da Vedere,quest'anno assenti dal "circus della cuccagne" a mettere in piedi la struttura e assicurare che per l'ennesimo anno si tenga regolarmente la cuccagnadell'oratorio Santo Stefano di Nerviano.
I primi passi nell'arrampicata al palo il nostro Della li ha mossi qui.
Negli ultimi anni di rugby giocato ho stretto amicizia con alcuni ragazzi delle nuoveleve rugbysti che sono riuscito a coinvolgere, anche se solo part-time, nel giro cuccagna. Fra questi il volto noto del rugby made in Sky, Moreno Molla da Mesero.E siccome di far piacere agli amici non ci si stanca mai, domenica 26 settembre, grazie all'idea e alla volontà del buon "Doreno" e si sua sorella Veronicaa Mesero ricompare la cuccagna.
Dalle parole di chi di professione scrive articoli e pubblica interviste una cartolina della splendida serata.
“Stairway to heaven” cantavano nel 1971 Robert Plant e i suoi Led Zeppelin. Una scala verso il paradiso.Una scala che, a volte, può essere umana. Con braccia e spalle a fare da gradini. E un paradiso fatto di limiti personali superati.Prova dopo prova. Dopo innumerevoli anni il Palo della Cuccagna è tornato ad innalzarsi nel cielo di Mesero.Voluto fortemente dagli organizzatori della Festa degli Oratori. Simbolo di una tradizione da riscoprire per non andare perduta.Sfida sconosciuta ai bimbi più piccoli che hanno guardato con occhi spalancati i più grandi cimentarsi in una prova letta magari nei libri di favole o ascoltata dai racconti dei nonni. 5 squadre. Una chiaramente superiore alle altre. La “Strà Ferà”. Magnifica nello spettacolo offerto e nell’organizzazione dell’evento.A loro va il grazie più grande della comunità di Mesero. Con una menzione particolare al più piccolo del gruppo.Nemmeno 14 anni e già pali da 10 metri scalati con l’abilità di un veterano.Per loro tanti applausi e un record mancato alla fine quando la scalata ai 9 metri della Cuccagna meserese è stata compiuta in 23 secondi.Peccato. 3 secondi in meno e la vittoria sarebbe stata totale. Presente, per la seconda volta nella sua storia, la formazione del “Palo Ovale”, emanazione del Rugby Parabiago che con il Palo della Cuccagna ormai sembra andare di pari passo, tanti sono gli atleti prestati saltuariamente o continuativamente a questi eventi. I 5 rugbisti si fermano a mezzo metro dalle buste coi premi e da un ottimo risultato raggiunto in un secondo tempo con l’aiuto della “Strà Ferà”. Sarà per la prossima volta.Le altre tre squadre erano composte da neofiti totali. 100 % del paese. Più bella notizia non poteva esserci.“Scorpions”, “Ostre ma l’è volt” e “Pagliacci” ci hanno provato. Con ogni mezzo. Con tutte le forze. Giovani e adulti.Gli oltre 200 spettatori hanno incitato, riso, preso paura per qualche scivolata, cercando di spingerli anche solo un centimetro più in su.I veri vincitori, alla fine della serata, sono loro. Contenti, sfiniti, affascinati da una sfida mai tentata in precedenza.C’è già chi, tra i più giovani, ha preso accordi per allenamenti nei mesi a venire per preparare al meglio l’edizione 2011. Già.Per tutti l’appuntamento è all’anno prossimo. La sfida è anche questa.Far sì che non si debbano ancora attendere altri 15 anni prima che questa giostra torni a Mesero. E vedere lo stesso entusiasmo, la stessa passione e lo stesso divertimento vissuti domenica 26 settembre 2010.