La festa della leva. E' una tradizione che si stà via via perdendo, sicuramente più radicata nei piccoli paesi a vocazione agricola in cui il senso della comunità è ancora forte e punto di riferimento e nella piccole comunità montane (se avete mai provato ad andare a bormio sicuramente avrete notato che su quasi tutte le entrate delle tantissime gallerie c'è una scritta del tipo: W la lava del 1981...w il 1985..). Ad Arsago Seprio, ma sò anche per certo, fino ad almeno a qualche anno fà, anche a Cassinetta di Lugagnano (a sud di Milano, direzione Magenta, ci potete anche trovare la celebre Osteria del Ponte, con non sò esattamente quante stelle sulla guida Michelin...) fra i festeggiamenti della leva per i 19 anni (in effetti pensavo si facesse per i 18 come a Cassinetta..) c'è anche la gara di arrampicata sul palo della cuccagna.
Cronista di eccezione quest'anno è stata Emanuela, la cui sorella Elisa quest'anno era fra quelli che i premi li dovevano prendere arrampicandosi...e che l'anno prossimo invece potrà divertirsi ad alzare ed abbassare i premi a quelli della prossima leva. Se contiamo poi che il papà della Manu ha pure prestato e guidato il trattore per portare una bella masnadata di diciannovenni a riempirsi di grasso...non potevo proprio non farle scrivere un articolo!
Parola alla manu quindi
“ROB D’ARZAG”
Arsago Seprio, 21 ottobre 2007
….in lontananza un rumoroso gruppo di ragazzi si avvicina con urla di festa e tanti fischietti assordanti, tra mille colori, tutti baldanzosi e sprizzanti di gioia, eccoli apparire all’orizzonte, su quel carro rosso e blu, trainato da un grosso trattore….
Può sembrare un sogno,una storiella inventata e invece si tratta dell’arrivo dei coscritti, classe 1988, che per i loro 19 anni festeggiano la terza domenica di ottobre con l’arrampicata sul Palo della Cuccagna. Tradizione antica di tempi remoti di un piccolo borgo in provincia di Varese. Fin dal 1895 ad Arsago Seprio, dopo la processione per le vie del paese con la statua della Madonna, portata a spalla dai diciottenni, ci si ritrova tutti all’oratorio ad ammirare con il naso all’insù le gesta di questi ragazzi. Eroi per un giorno, alla conquista di conigli, fagiani, e perché no, anche di qualche completino intimo, appesi sulla vetta!!!
….eccoli di nuovo con il loro entusiasmo, hanno acchiappato il bottino e ora se ne tornano felici e contenti “all’ovile”, mostrando al pubblico le loro ambite prede, dopo venti minuti di arrampicate e discese su quel palo reso altamente scivoloso dal grasso puzzolente….
Così ci si disperde tra le vie adornate a festa, tra una bancarella di caldarroste e una di frittelle, tra mostre di pittura e qualche giro sugli autoscontri, mentre il sole tramonta e già si inizia a ricordare il bel pomeriggio trascorso, aspettando che arrivi quello del prossimo anno.
Emanuela Giaccherello
Arsago Seprio, 21 ottobre 2007
….in lontananza un rumoroso gruppo di ragazzi si avvicina con urla di festa e tanti fischietti assordanti, tra mille colori, tutti baldanzosi e sprizzanti di gioia, eccoli apparire all’orizzonte, su quel carro rosso e blu, trainato da un grosso trattore….
Può sembrare un sogno,una storiella inventata e invece si tratta dell’arrivo dei coscritti, classe 1988, che per i loro 19 anni festeggiano la terza domenica di ottobre con l’arrampicata sul Palo della Cuccagna. Tradizione antica di tempi remoti di un piccolo borgo in provincia di Varese. Fin dal 1895 ad Arsago Seprio, dopo la processione per le vie del paese con la statua della Madonna, portata a spalla dai diciottenni, ci si ritrova tutti all’oratorio ad ammirare con il naso all’insù le gesta di questi ragazzi. Eroi per un giorno, alla conquista di conigli, fagiani, e perché no, anche di qualche completino intimo, appesi sulla vetta!!!
….eccoli di nuovo con il loro entusiasmo, hanno acchiappato il bottino e ora se ne tornano felici e contenti “all’ovile”, mostrando al pubblico le loro ambite prede, dopo venti minuti di arrampicate e discese su quel palo reso altamente scivoloso dal grasso puzzolente….
Così ci si disperde tra le vie adornate a festa, tra una bancarella di caldarroste e una di frittelle, tra mostre di pittura e qualche giro sugli autoscontri, mentre il sole tramonta e già si inizia a ricordare il bel pomeriggio trascorso, aspettando che arrivi quello del prossimo anno.
Emanuela Giaccherello