Chi come noi ha avuto la fortuna di scoprire questo sport, questa tradizione, questo gioco, a voi la scelta del modo in cui definire la Cuccagna, non può non conoscere una delle squadre più famose, ma soprattutto storiche della disciplina. Si tratta della Fonte Prealpi di Villa d’Almè.
Avevo promesso a Walter, il capitano della squadra, di scrivere un articolo su di loro sul nostro blog perché, dal mio punto di vista, assieme ad alcune poche altre formazioni ancora esistenti, rappresentano la memoria storica della moderna cuccagna, quella un po’ più agonistica se vogliamo, meno giocosa, ma sicuramente più spettacolare. A dire il vero ho chiesto un’infinità di volte a walter di darmi un po’ di materiale su cui lavorare per l’articolo, ma si sa come van ste cose. Ne parli 100 volte, ma poi stan sempre lì. Curiosando nel web, come spesso mi capita di fare in cerca di video, foto o altro sul nostro strano hobby, mi sono imbattuto in questo articolo di un paio di anni fa, che mi sembra, seppur brevemente, racconti un po’ le radici di questa squadra. Chissà, partendo da qui, magari riusciremo a pubblicare anche una seconda puntata e magari riusciremo anche farlo per le altre squadre “storiche” del circuì.
Palo della cuccagna, i campioni nazionali in tv
Il team «Fonti Prealpi» si racconta su Rai Uno da Cucuzza. Domani si esibisce a Trescore
In Italia sono gli indiscussi campioni di una specialità - la salita del palo della cuccagna - che ha incatenato l'attenzione di tutte le sagre di paese. Tre volte sul podio nazionale il team «Fonti Prealpi» di Almè sarà protagonista stasera della trasmissione «E la chiamano estate» in onda su Rai Uno alle 23 condotta da Michele Cucuzza. In campo dal 1980 i campioni guidati da Walter Milesi racconteranno i loro successi e la passione per un'attività impegnativa e originale. Con il caposquadra ci saranno anche gli altri scalatori: Enzo Pagani di Cividate al Piano, Giovanni Liborio di Palosco e i tre fratelli Tironi - Luca, Giovanni e Piero - di Almenno San Bartolomeo. Sei «grimpeur» di razza che riescono a salire il palo in meno di 40 secondi. «A Bergamo facciamo al massimo dieci scalate all'anno, mentre in altre parti d'Italia il gioco è ancora in voga, tanto che ogni settimana siamo invitati per esibizioni e tornei» racconta Walter Milesi, capitano del Team «Fonti Prealpi» di Almè, che domani, alle 22, sarà in piazza Cavour, a Trescore, per la Festa dell'uva, insieme alla sua formazione di salita al palo della cuccagna, per rinverdire un gioco che per anni è stato il simbolo delle feste popolari e delle sagre paesane d'Italia. «Da sempre, il palo della cuccagna è stata un'occasione d'incontro fra le persone, durante sagre e feste - continua Milesi -. C'era voglia di emulazione, si facevano scommesse, si provava a salire, magari facendo anche brutte figure con le proprie fidanzate. Ma si saliva in allegria, per far festa. Ora, invece, i tempi sembrano cambiati, e il palo della cuccagna è stato dimenticato, sostituito da altri giochi, più moderni, più tecnologici, meno folcloristici. Oggi, almeno nella Bergamasca, viene proposto soltanto in qualche rievocazione storica o in piccole sagre patronali, mentre in altre regioni d'Italia, soprattutto in Veneto ed Emilia Romagna, è ancora una tradizione molto sentita». Domani la sfida sarà con «I Diavoli» di Gussago (Bs), «Le Aquile» di Cividate al Piano e la formazione brembana del «Monte di Zogno».
Tiziano Piazza (L'eco di Bergamo - 2006)
Aldo Strà Ferà
Avevo promesso a Walter, il capitano della squadra, di scrivere un articolo su di loro sul nostro blog perché, dal mio punto di vista, assieme ad alcune poche altre formazioni ancora esistenti, rappresentano la memoria storica della moderna cuccagna, quella un po’ più agonistica se vogliamo, meno giocosa, ma sicuramente più spettacolare. A dire il vero ho chiesto un’infinità di volte a walter di darmi un po’ di materiale su cui lavorare per l’articolo, ma si sa come van ste cose. Ne parli 100 volte, ma poi stan sempre lì. Curiosando nel web, come spesso mi capita di fare in cerca di video, foto o altro sul nostro strano hobby, mi sono imbattuto in questo articolo di un paio di anni fa, che mi sembra, seppur brevemente, racconti un po’ le radici di questa squadra. Chissà, partendo da qui, magari riusciremo a pubblicare anche una seconda puntata e magari riusciremo anche farlo per le altre squadre “storiche” del circuì.
Palo della cuccagna, i campioni nazionali in tv
Il team «Fonti Prealpi» si racconta su Rai Uno da Cucuzza. Domani si esibisce a Trescore
In Italia sono gli indiscussi campioni di una specialità - la salita del palo della cuccagna - che ha incatenato l'attenzione di tutte le sagre di paese. Tre volte sul podio nazionale il team «Fonti Prealpi» di Almè sarà protagonista stasera della trasmissione «E la chiamano estate» in onda su Rai Uno alle 23 condotta da Michele Cucuzza. In campo dal 1980 i campioni guidati da Walter Milesi racconteranno i loro successi e la passione per un'attività impegnativa e originale. Con il caposquadra ci saranno anche gli altri scalatori: Enzo Pagani di Cividate al Piano, Giovanni Liborio di Palosco e i tre fratelli Tironi - Luca, Giovanni e Piero - di Almenno San Bartolomeo. Sei «grimpeur» di razza che riescono a salire il palo in meno di 40 secondi. «A Bergamo facciamo al massimo dieci scalate all'anno, mentre in altre parti d'Italia il gioco è ancora in voga, tanto che ogni settimana siamo invitati per esibizioni e tornei» racconta Walter Milesi, capitano del Team «Fonti Prealpi» di Almè, che domani, alle 22, sarà in piazza Cavour, a Trescore, per la Festa dell'uva, insieme alla sua formazione di salita al palo della cuccagna, per rinverdire un gioco che per anni è stato il simbolo delle feste popolari e delle sagre paesane d'Italia. «Da sempre, il palo della cuccagna è stata un'occasione d'incontro fra le persone, durante sagre e feste - continua Milesi -. C'era voglia di emulazione, si facevano scommesse, si provava a salire, magari facendo anche brutte figure con le proprie fidanzate. Ma si saliva in allegria, per far festa. Ora, invece, i tempi sembrano cambiati, e il palo della cuccagna è stato dimenticato, sostituito da altri giochi, più moderni, più tecnologici, meno folcloristici. Oggi, almeno nella Bergamasca, viene proposto soltanto in qualche rievocazione storica o in piccole sagre patronali, mentre in altre regioni d'Italia, soprattutto in Veneto ed Emilia Romagna, è ancora una tradizione molto sentita». Domani la sfida sarà con «I Diavoli» di Gussago (Bs), «Le Aquile» di Cividate al Piano e la formazione brembana del «Monte di Zogno».
Tiziano Piazza (L'eco di Bergamo - 2006)
Aldo Strà Ferà
Attenzione Fonti Prealpi...stiamo migliorando!
RispondiEliminaStefano - Strà ferà
Adesso con la "sparata" di Fano ci tocca davvero farci un mazzo tanto...
RispondiEliminaLingua di fuori per Fano.
Bunju -Strà Ferà-
Walter, la folla invoca a gran voce un po' di video "storici" delle vostre mitiche cuccagne degli anni '80 e '90!!!
RispondiEliminaIl blog sarebbe contentissimo di pubblicarli.
Stefano - Strà ferà
Anche qualche foto, come quella che mi hai mostrato a Bregnano dove sendevi a testa in giù tenendo un compagno di squadra per le caviglie!!!
RispondiEliminaBunju -Strà Ferà-
E 'vero! L'idea di un buon supporto.
RispondiEliminaAssolutamente d'accordo con lei. Credo che questo sia un concetto molto diverso. Pienamente d'accordo con lei.