mercoledì 21 ottobre 2009

Erba: croce e delizia

30 ottobre 2009 - Ecco le immagini dell'avvincente e soleggiato assalto alla cuccagna di Erbra 2009: http://picasaweb.google.it/Fotografaldo/Erba2009


20 ottobre 2009 - A qualche giorno dall'intenso fine settimana ecco un breve riassunto di quanto successo in una delle due principali piazze lombarde nelle quali si è disputato l'assalto al palo; sto parlando della festa del Masigott, ad Erba, con la sua supercuccagna che per le Lepri rappresenta il palo di casa. La Strà ferà è riuscita ad esprimersi al meglio delle proprie possibilità: tanto sforzo non è stato però ripagato da una vittoria improbabile ma possibile! Torniamo a casa comunque contenti per la bella esperienza vissuta, l'ennesima di questa stagione assolutamente positiva (l'inverno si avvicina ed è normale incominciare a stilare i primi bilanci).

Fabio, il fante della squadra racconta così la sua domenica pomeriggio:

Fa freddo a Erba alle 5 del pomeriggio, quando ogni membro delle sei squadre è tenuto a firmare il regolamento del palo. Fa freddo, quando veniamo sorteggiati per primi e tirando fuori il fogliettino delle salite ci consoliamo pensando: "Ok, sappiamo cosa fare". Le altre squadre sembrano più rilassate, c'è chi dice di essere malaticcio, chi scherza indossando una parrucca inguardabile...

Appena il giudice si affaccia sul balcone che dà sulla piazza, noi siamo già pronti sotto al palo impazienti, quasi ad esortarlo a muoversi a dare inizio alla gara. Inizia la pulizia. Le squadre si alternano a togliere dal largo palo quel fastidioso grasso nero, reso ancor più appiccicoso dal freddo. Si va veloci, così il tentativo da 35 secondi e quello da 45 secondi passano in un lampo e ci si ritrova a pulire la seconda metà del palo.

Terzo tentativo da 55 secondi: "Si sale o si pulisce il settimo posto? Si era deciso che si puliva, impossibile salire col palo sporco in 55 secondi…". Consapevoli dei nostri limiti puliamo il settimo posto. Dopo la Strà Ferà le altre cinque squadre: la Mescola di Barni non fa meglio; I Rosen Garden di Palosco invece azzardano la salita, ma il palo è ancora troppo sporco e sono solo in 3 a scavalcare: niente da fare; i Malmessi di Lonato salgono senza raggiungere le altezze delle altre squadre; le Mezze Calzette di Erba, volenterose ragazze aiutate da qualche improbabile compagno/a, risalgono un paio di posizioni; infine le Lepri di Erba: sono loro i campioni in carica; squadra completa e forte in tutti i suoi membri, non sono difatti inferiori alle attese. Partono a spron battuto e nonostante qualche incertezza iniziale raggiungono la cima in 52 secondi! Impressionante la salita della lepre dal passamontagna rosso: l'Ibrahimovic della cuccagna. È sorprendente per la velocità e l'agilità con cui sale nonostante sia alto circa 2 metri.

La gente grida per i compaesani che per il quarto anno di fila vincono il palo della Sagra del Masigott. Niente da fare per noi. Il palo è perso, anzi, il palo è vinto alla grande dalle Lepri. A togliere qualsiasi rimorso per la non-salita al tentativo precedente, è la scalata a tempo libero che ci vede raggiungere la cima in meno di 60 secondi. Ma non basta neanche per il secondo posto: i Rosen Garden forti del Robertino (il Messi della Cuccagna) salgono in 49 secondi!

La gara è ormai finita, le posizioni delineate, ma c'è tempo per assistere ancora a due salite memorabili: I Malmessi di Lonato che, scavalcando alla vecchia maniera, raggiungono la cima a 15 metri e mezzo in solo due persone: eroici! E la scalata delle ragazze di Erba, aiutate dalle altre squadre: una di loro (massimo rispetto) sale fino alla penultima posizione, blocca (a 14 m!) e si fa scavalcare dal moroso, il Lorenzo delle Lepri, che raggiunge così la cima. Grandiosa. La piazza ormai in ombra, guarda con ammirazione quella strana coppia ancora illuminata dal sole.

Ricomincia a far freddo. La marea di gente che c'era durante il palo se ne va. Ci si lava alla fontanella in piazza con le persone che guardano e chiedono con insistenza: "Avete vinto voi il palo?", "No, hanno vinto le Lepri…Noo signora, siamo arrivati terzi…Nooo, ma l'anno prossimo vinciamo noi…Si sciura, l'abbiamo vinto noi, non si vede?"…rodendo un bel po'.

Con i piedi ghiacciati andiamo a farci una birra e salamella ma non basta a placare la fame: tentati dalla cucina non riusciamo a resistere ad un piatto di cossoeula con polenta e un tucalin da zola. Eccezionale.

Fabio – Strà Ferà

Concluderei l'articolo dicendo che, se è vero che il freddo l'ha fatta da padrone nel pre-gara, è altrettanto vero che il calore del pubblico presente è riuscito a scaldare cuori e muscoli degli atleti in gara: lassù, appollaiato a 15 metri da terra, guardando verso il basso ho visto una quantità di gente talmente esagerata da non riuscire quasi a credere ai miei occhi…che bello!

Stefano – Strà Ferà

giovedì 15 ottobre 2009

Brianza, terra di cuccagna

14 ottobre 2009 - Il prossimo week-end riserverà per tutti gli appassionati della cuccagna e per tutti i curiosi un doppio attesissimo appuntamento. 2 le manifestazioni che quest'anno cadono in concomitanza, domenica 18 ottobre. Non ci sarà quindi la possibilità per i partecipanti e per gli interessati di assistere ad entrambi gli eventi, ma l'imbarazzo della scelta questo sì!

La Brianza ospita la storica cuccagna di Erba, manifestazione che trova come di consueto una spendida cornice nella Sagra del Masigott, mentre Giussano sarà la piazza nella quale si terrà l'annuale Memorial Alessandro Vertemati.

La Strà Ferà dopo la parentesi "ufficiosa" dello scorso anno si presenterà la prossima domenica ad Erba a ranghi completi, partecipando a quella che per molti versi è stata la cuccagna che ha segnato la nascita della squadra o comunque lo spirito di volersi confrontare con chi della cuccagna aveva già fatto più che una passione. Una cuccagna quindi che per i ragazzi dell'oltreferrovia di Parabiago rappresenta una specie di passaggio fondamentale nella storia del team, una prova d'esame, di maturità.

A Giussano, con l'organizzazione della Fonte Prealpi, si ritroveranno invece numerose alttre squadre, a ricordare la memoria di Alessandro Vertemati, affrontandosi in una specie di Final Series della stagione.

Un invito esteso quindi a tutti coloro che domenica sono perciò alla ricerca di un buon motivo per passare il pomeriggio fuori casa: scegliete dove andare, avete solo l'imbarazzo della scelta. Ma non restate ad annoiarvi sul divano!

Aldo, Strà Ferà

Bracca 2009 - Innasi e indrè de Bèrghem

12 ottobre 2009 - Per i nostri amici della Strà ferà il ritrovo è fissato per le 14e15, solito caffè offerto dal capitano, quindi la piccola compagine monta in macchina e si parte alla volta di Bracca, ameno paesello abbarbicato a mezza costa su uno dei tanti rilievi posti a sentinella all’inizio della Val Brembana. Sono queste le zone di influenza del Fonti Prealpi, squadra della vicina Villa D’alme: è normale che ad ogni festa si colga l’occasione per organizzare una cuccagna e vedere così all’opera gli acrobati in rosso. A Bracca questo fine settimana si festeggia l’arrivo dell’autunno nella ormai tradizionale festa delle castagne.
La strada incomincia a salire, le due macchine toccano paesi mitici che richiamano alla memoria squadre di scalatori della cuccagna che hanno fatto la storia di questo sport: Paladina, Villa d’Almè…tra una battuta ed un discorso serio il viaggio passa veloce e soltanto una lieve preoccupazione sfiora i baldi giovani alla vista della colonna di automobili che già si sta formando in uscita dalla valle: si preannuncia un viaggio di ritorno epico!
La Strà ferà lascia la provinciale ed incomincia ad inerpicarsi lungo una stretta strada a tornanti, strada resa ancora più stretta dalle numerose macchine parcheggiate ai suoi lati: i più arguti incominciano a capire che sarà davvero difficile riuscire ad arrivare a destinazione comodamente seduti in macchina. Vengono ignorati ben due cartelli di divieto di accesso, viene corrotto un vigile urbano posto a sentinella del paese in festa: le due macchine della Strà ferà si ritrovano completamente bloccate in mezzo alla folla che riempie le viuzze di Bracca, folla intenta a curiosare tra le tante bancarelle enogastronomiche. Il provvido intervento dei colleghi-amici del Fonti Prealpi evita il peggio: i due autisti riescono nella difficile operazione di parcheggio, terminata la quale è subito tempo di pensare alle cose serie: il palo incombe con i suoi 13 metri e mezzo di altezza!
La festa è carina: nello spazio di pochi metri quadrati (gli unici quasi pianeggianti del paese) abbiamo l’area di cottura delle castagne, la balere, la cucina ed il tendone mensa. L’orchestra intona la sempre verde “Noter de Berghem”, alla fine della quale lo speaker invita le squadre della cuccagna a portarsi alla base del palo per dare inizio all’assalto: oltre alla Strà ferà ed agli organizzatori del Fonti Prealpi saranno della partita anche le Pantere, già più volte incontrate nell’arco della stagione agonistica. Si incomincia con un tentativo da 30 secondi; l’incremento di tempo tra un tentativo ed il successivo sarà di 5 secondi: Pantere, Fonti Prealpi e Strà ferà si alterneranno in quest’ordine nell’assalto alla cuccagna.
Con il susseguirsi dei tentativi viene portata avanti la pulizia del palo. A terra il pubblico segue con attenzione quanto avviene alle alte quote; lassù in alto chi sta pulendo il palo cerca di compiere l’operazione con la massima professionalità possibile; fare scorrere la mano aderente al palo fino a raccogliere la massima quantità di grasso possibile, quindi distendere il braccio e con un netto colpo del polso lanciare la patacca untuosa sul pubblico là sotto: questi, in sintesi, i movimenti base.
Nel tentativo da 40 secondi la Strà ferà completa la pulizia della quarta posizione, pulizia precedentemente incominciata dal Fonti Prealpi; il tentativo successivo sarà quello che vedrà in cima al palo proprio i rossi di Almè, nel tempo non proprio stratosferico di 44 secondi; anche la Strà ferà toccherà i premi nel tentativo a tempo libero. Ottima prestazione la loro, la squadra gira che è una meraviglia, i movimenti vengono eseguiti sufficientemente bene ed in 53 secondi i ragazzi di Parabiago sono in cima con il solito Bunju.
In entrambi i casi i premi vengono staccati e gettati al pubblico: fortunatamente nulla di pericoloso, stiamo parlando di palloni di plastica e caramelle, immediatamente contesi da una mandria inferocita di bambini.
Anche le pantere tentano la cima ma devono desistere a pochi metri dal traguardo: la pantera impegnata nello scavalco del compagno ha esaurito le proprie forze; è in questi momenti che il vuoto sotto le proprie chiappe pesa come un macigno sulla forza di volontà che obbligherebbe a continuare nello sforzo! Bisogna necessariamente applaudire la squadra che fino all’ultimo ci ha provato.
La gara è finita, la struttura di protezione viene smontata, gli atleti possono levarsi le tute ritornando ad essere uomini “normali”: c’è davvero così tanta differenza tra uno scalatore di cuccagne in divisa e lo stesso scalatore in borghese? A Bracca è successo anche che una persona del pubblico riconoscesse, nel personaggio lercio e visibilmente affaticato appena sceso dal palo dopo un tentativo particolarmente faticoso il proprio direttore di banca. Voci di corridoio dicono che sia corso, scioccato, da uno psicologo…
I nostri amici della Strà ferà non si trattengono poi molto; salutano gli amici rimasti, recuperano una certa quantità di cibo da consumare nel viaggio di ritorno e via verso casa…non molto tempo dopo li ritroveremo in coda lungo la tangenziale di Milano a condividere il destino di molti altri bauscioni milanesi, la maggior parte dei quali si spara queste vie crucis ogni fine settimana solo per poter dire: «ho la seconda casa in montagna e ci passo tutti i weekend».
Qualcuno dei nostri eroi farà allora notare che la tortura dell’attesa in coda non ha nulla da spartire con quella fisica di una gara di assalto alla cuccagna: decisamente meglio riempirsi di grasso e farsi violentare dai compagni che si stanno arrampicando sul tuo corpo: alla prossima cuccagna!

Fano, Strà Ferà

mercoledì 7 ottobre 2009

OTTOBRE - CUCCAGNE E CASTAGNE

08/10/2009 - Siamo arrivati ad ottobre. Salvo pochissime eccezioni, il mese delle castagne che porta con sè l'autunno, segna la conclusione della stagione cuccagnesca.

Per la prima volta quest'anno la Strà Ferà parteciperà ad una classicissime delle cuccagne della Bergamasca. In quel di Bracca, val Brembana, domenica 11, ore 17 si terrà l'atteso palo della cuccagna che vedrà protagoniste diverse formazioni della bergamasca, fra cui i "padroni di casa" della Fonte Prealpi dalla vicina Villa D'Almè.
http://www.valbrembanaweb.com/valbrembanaweb/manifestazioni/ottobre_2009/festa-delle-castagne/festa-delle-castagne.html

http://forum.valbrembanaweb.com/manifestazioni-valle-brembana-f90/festa-delle-castagne-bracca-t3821.html


La domenica successiva, i ragazzi dell'oltreferrovia saranno invece ospiti a un'altra storica ed importantissima manifestazione ai piedi delle prealpi lombarde: la supercuccagna della Sagra del Masigott di Erba. Detentori del titolo da 3 anni sono le Lepri di Erba. Atteso il ritorno ad Erba dei ragazzi del Palosco, dopo il "rientro" in occasione della ferragostiana cuccagna di Fraine.

E infine, data recentissima, domenica 25 la Strà Ferà ringrazierà i fratelli Borsani di Ravello, generosi prestatori d'opera nell'organizzazione delle cuccagna cittadine, con una manifestazione presso il loro nuovo locale, il GINGIA CLUB di Ravello, cui sono invitate le tante squadre della zona con le quali abbiamo avuto il piacere di dividere gran parte delle cuccagne dell'anno in corso. Seguirà, come solito, un lungo e chiassoso aperitivo...


Aldo, Strà Ferà