martedì 9 agosto 2011

Quando i veci" hanno ancora cartucce da sparare, ovvero il Far West di Palosco

Sabato 06 Agosto è una serata strana: per giorni non ha fatto caldo, anzi direi che si stava davvero bene… Stasera però non promette nulla di buono: c’è un’umidità pazzesca, tant’è che Aldo e AB sudano copiosamente e lasciano segni di sé ovunque, in più il cielo è carico di nuvoloni neri e grigi che portano sicuramente pioggia: siamo tutti quanti a sperare che il tempo regga perché stasera c’è il palo a Palosco, città natale del mitico Robertino (chi non l’ha mai sentito nominare o visto salire con la velocità di un gatto significa che non ha mai visto un palo serio) e della squadra Rosengarden a cui appunto il Robertino appartiene.
Già a Dalmine piove e non poco…. A pochi km di distanza da Palosco piove ancora……. Incredibile ma vero: a Palosco tanta umidità ma niente pioggia!

Il palo, organizzato dal Fonte Prealpi, è quello delle grandi occasioni: 15 metri di splendore boschivo ricoperto da buon grasso, timer elettronico con tanto di pulsante in cima al palo per non creare eventuali confusioni sui tempi di arrivo.
E così ci ritroviamo sotto al palo in 5 squadre per l’estrazione: la Strà Ferà, che è estratta per prima, Il Rosengarden di Palosco secondo, Campagnoli terzi, Fonte Prealpi quarti ed per ultimi le Aquile d’Acciaio, 2° squadra locale, fondata all’occorrenza per rendere il tifo più rustico (il loro piantone non ha smesso mai un secondo di gridare incitamenti ai suoi compagni di sventura). Il Rosengarden, padrone di casa, di presenta quasi al completo. Ci sono il Robertino e l’Adelio e il Biondo (come lo chiama l’aldo). In prestito per la serata un altro dei ragazzi del giro “Fontre Prealpi”, già compagno in passato più e più volte dei ragazzi di Palosco. In 4, senza riserve. Pochi ma buoni.Si parte con tempi da 30 secondi con un incremento di 5 secondi a giro e il palo lo si disputa in 4 persone per salita: ovviamente i primi giri servono alla pulizia del palo e farci entrare in clima gara sudando come cammelli… Aldo pareva uscito dalla sauna e AB sembrava si fosse fatto un bagno in qualche rongia.

La Strà Ferà c’è, siamo tutti carichi nonostante le defezioni e gli imprevisti: il Della, il nostro emerito professore, è da poche ritornato sul suolo italico in arrivo dall’America senza ovviamente aver chiuso occhio, per cui appena arrivati a Palosco cafferino per tutti e per il Profesur un bel caffè doppio; Fano non c’è perché a Roma visto che la sorella prende i voti come suora (e lui ha fatto voto di castità ad libitum fino a quando non vinciamo un benedetto palo); Fabio, il nostro fante sempre sacrificabile, è disperso sui monti da qualche parte in compagnia di lupi mannari e Yeti.

Riccardino , il nostro piccolo segaiolo del gruppo, nonché fratello di Ab, sale bene, è scattante e si vede che ha l’ormone che impazza, per cui decidiamo tutti assieme che farà la sua prima comparsa ufficiale nella salita finale insieme a noi “grandi”.

I giri si susseguono e le due squadre di punta, Fonte Prealpi e Rosengarden, si studiano a vicenda cercando di capire quali sono le intenzioni e le tattiche degli avversari: al giro da 45 secondi l’aria diventa elettrica... Noi decidiamo per una pulizia del 7 posto sperando in qualche errore delle squadre dopo di noi. Non ci sentiamo di pulire e regalare il palo così bellamente, dall’altro non vogliamo nemmeno tirare il freno a una gara che fino al giro da 40 ha gasato la gente accorsa in piazza già a partire dal primo giro a razzo del Palosco. Il detto “chi visse sperando morì…”non tarda però ad avverarsi. Robertino e soci, tuta nera e gialla, sanno che Walter e soci non lasceranno né a noi né a loro una seconda possibilità. Sono davanti, sono a casa loro, sono carichi. Ci provano. In 4, 3 a scavalcare, tanto grasso ancora da togliere(come a Erba), Robertino 2° Adelio 3°. Fino in cima. Adelio nel grasso pieno (quando scende non si vede la differenza fra passamontagna e faccia). Robertino 8° che lo riscavalca. Inizia il passaggio a 39-40. Ce la fa, si deve però aggiustare un po’ la mano sinistra. Siamo a 13 metri da terra e belli imbrattati di grasso. Il biondo sembra il campanile dell’orologio che scandisce i rintocchi. “Vai Ade, blocca Roby, parti adesso… Arrivano al pulsante rosso della vittoria a 46 secondi!!! Un secondo in ritardo e non possono portare a casa la meritatissima vittoria, tant’è che il pubblico presente era già impazzito per la squadra locale non accorgendosi che il tempo era scaduto. Un secondo, il tempo di premere il grilletto ed il Far West di Palosco ha inizio. I Campagnoli non tentano nel giro da 45 e si tengono per il giro a tempo libero (questo punto il palo è pulito, difficile che possano riprovarci per la vittoria a 50 secondi). Tocca quindi al Fonte Prealpi che non deve assolutamente sbagliare. Un tentativo a testa, un solo colpo da sparare.

Si preparano tutti e quattro i componenti in tuta rossa sotto il palo e la concentrazione è alle stelle. Partono e iniziano a salire molto bene la prima parte del palo, nella seconda parte rallentano un poco tant’è che sembrano quasi arrivare fuori tempo… E invece il pulsante della vittoria decreta inesorabile e senza appello la vittoria del Fonte Prealpi a 45 secondi spaccati. Dal nostro canto non ci resta che arrivare in cima per prendere qualche caramella e qualche pallone per i bambini che col naso all’insù non aspettano altro: 59 secondi e siamo in cima con tempi ben lontani dalle due squadre che si son date battaglia. L’unica consolazione resta il fatto di aver centrato dall’altezza di 10 metri un po’ di pubblico con del sano grasso. Tiè. Nel giro a tempo libero il Rosengarden bissa i 46 sec. Stesso ordine di salita, stesso tempo. Grasso o non grasso. Dopo il Giovanni dei Malmessi e un tizio delle vipere visto a Carpenedolo 3 anni fa, stasera ho rivisto uno bloccare nel grasso. In tanto grasso. Chapeau. Dire che il pubblico era in fermento era poco: era da parecchio tempo che non vedevo una gara così serrata dove il minimo errore può far perdere tutta la squadra e il pubblico partecipava con urla ed incitamenti durante la salita e fra un giro e l’altro aspettava in silenzio il via dello speaker.

Sabato sera anche il meteo si è accorto che era una serata speciale, tant’è che ha risparmiato Palosco mentre nei paesi limitrofi pioveva: chissà a quando la prossima rivincita da Far West?!

Bungiu, Strà Ferà

2 commenti:

  1. Si vede proprio che l'articolo è stato scritto dal Maiale!!!!!!!!!
    by Manu

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