8 ottobre 2011 - Vailate (Cremona) - Ieri a pranzo sentivo al telegiornale che due alpinisti di latina avevano conquistato per la 1° volta una della vette del gruppo degli 8000 aprendo una nuova via attraverso il ghiacciaio di una impronunciabile montagna dal quale trovava origine il fiume sacro indiano:il gange.
Ieri sera quando l'Andrea dei Galletti, ancora "fermo ai box", in veste di presentatore scandiva il susseguirsi delle manche a ritmo di 10 sec. pensavo che quei 2 ragazzi italiani che avevano bivaccato in parete e che quasi ci avevano rimesso la pelle per il freddo erano dei grandi, ma che sul palo di ieri forse nemmeno loro ci sarebbero arrivati alla cima..con la buona pace della gente che riscaldata dalla trippa e del vin brulè si era assiepata ad assistere alla "lunga" scalata della cuccagna di Vailate.
Palo da 15 metri, già testato a Lonato la scorsa primavera. 10 persone piene, anche se le file di palloni appesi alla cima cercavano di ingannare ed incoraggiare le squadre a provarci in uno in meno. Lepri di Erba e Palosco (Robertino e Giorgio), Strà Ferà (con dotazione di nuove superfelpe a combattere l'aria autunnale che è piombata a spazzare via la lunga estate), Malmessi di Lonato (che avranno alla fine il loro bel da fare a ripulire il palo e la struttura durante lo smontaggio) e Vipere. A proposito: un saluto a Massimo , ex capitano dei Gitani e ex-vipera che mi dicono diventerà presto papà. Ci credo poco che non lo rivedremo sotto un palo...
La gara è presto raccontata. Benchè lunga (oltre 1 ora e mezza) la gara è stata un lungo succedersi di giri di attesa. Intervalli da 10 sec e tempo di partenza da 30 facevano presagire una gara che si sarebbe conclusa nell'arco delle 3 salite, entro il canonico minuto (citazione: oltre il minuto di salita ogni secondo è puro eroismo). E invece così non è stato. Il grasso, trasformatosi praticamente in "mastice" ha reso il palo impulibile. Le salite delle varie squadre fino al 5° posto erano accompagnate da cascate di grasso filante. Le teste e i passamontagna dei "cuccagnari" sembravano verniciati di miele! Le Vipere dal canto loro, memori proprio della gara di Lonato dove tentarono il bloccaggio al 6° con molto grasso ancora in quota e una posizione di bloccaggio forse non ancora sufficientemente pulita, hanno condotto una gara di attesa e controllo. Oltre ai ragazzi di Rovigo solo i Malmessi avevano 5 uomini che potessero scavalcare. Anche Lepri e Strà Ferà, hanno invece attaccato un pò di più il palo, ma con scarsi risultati. Il grasso impossibile aveva creato ormai una patina praticamente inamovibile e le tute, diventate color grigio topo per la segatura e le cenere non avrebbero permesso di tenere nemmeno su un pino..E quando pensavo che avrei assistito al 1° palo "inviolato", ecco le vipere Vipere che in 56 sec, durante un tentativo a tempo imprecisato (forse 90 sec..) hanno saputo trovare la sequenza giusta, la capacità di bloccare ottimamente al 6° e risalire pulendo ancora, posto per posto per quanto possibile e arrivando ai 15 metri, soli nelle serata. Le Lepri 2 giri prima, la tentavano in 9, ma stavolta Robertino arrivava veramente "corto"...In compenso dopo aver fatto 4 salite senza nemmeno sporcarsi scendeva avvolto da testa e piedi di un denso strato di "melassa". Nessuna delle altre squadre, nemmeno a palo pulito (chiedetelo ad Andrea &Co. dei Malmessi se hanno trovato pulito il palo durante lo smontaggio!!!), stanche per le numerose salite e con le tute letteralmente lerce non hanno saputo portare a casa la cima della cuccagna di Vailate.
Una cuccagna non è solo come una partita e una gara con le altre squadre, ma è e rimane per prima cosa una sfida con il palo. E battuti da qualche altra squadra, a volte non si riesce nemmeno ad avere ragione del palo. E' questa la vera sconfitta del cuccagnista. Dover chinare la testa e lasciare la cima della cuccagna inviolata..Onore a chi ci ha provato, complimenti ai vincitori.
Aldo, Strà Ferà
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