21Luglio 2009. Aggiunte le immagini della manifestazione nella sezione Foto.
12 Luglio 2009. La giornata è stata piuttosto calda ed afosa, ma tutto sommato la sera promette bene: una leggera brezza si è alzata e ci accompagna piacevolmente verso un appuntamento cuccagnesco molto sentito dalla Strà Ferà: la Festa della Dea, organizzata presso l'Orio Center.
E' il secondo anno consecutivo che la festa dell'Atalanta festeggia i propri campioni mettendo in cartellone un palo della cuccagna veramente importante: 15 metri, tempo di 30 secondi con incremento di 5 secondi ogni manches, 4 squadre agguerrite per darsi battaglia a colpi di grasso sfuggente e tanta, tanta gente a contornare l'evento.
La manifestazione della gara di salita al palo della cuccagna è stata affidata, come per l'anno precedente, agli ultimi campioni d'Italia di Villa d'Almè: la Fonte Prealpi capitanata da Walter Milesi. E proprio dal Milesi è arrivata la prima sorpresa: la folta chioma di Walter era stranamente brunita: forse era caduto del grasso indelebile sui capelli??? Ma no: era la tinta!!!! Walter noi ti vogliamo col fascino del brizzolato!!!!!
Presenti all'appuntamento, oltre al Fonte Prealpi che la sorte ha decretato partissero per primi, le Pantere di Mornico come secondi, la Strà Ferà e come ultima squadra a salire gli amici Gitani di Rovigo. La nostra squadra purtroppo si ritrova monca di due preziosissimi elementi: Stefano, detto Fano, costretto a casa dalla morosa per la scelta delle piastrelle pena una ricatto di natura sessuale; Aldo costretto dal lavoro ad emigrare in Cina a cucire a mano palloni da calcio per arrotondare il misero salario in vista della sua prossima convivenza (le donne, si sa, costano....). In nostro soccorso è arrivata la squadra dei "Belli da Vedere" di Nerviano, squadra nata da poco ma che ha già dato ottime prove sul campo promettendo di darci battaglia nei pali a venire: nelle nostre fila hanno lottato contro il grasso e l'altezza Lucio, detto "Camicia" ed Enrico detto "Engry".
La seconda sopresa è data dallo speaker della serata: ritroviamo infatti una vecchia conoscenza fatta l'anno passato, il cronista con la voce da alce ciucco che accompagnerà la gara incitando il pubblico presente come davvero solo lui sa fare.
Come sempre si inizia coi soliti giri di routine di pulizia del palo: il grasso si presentava copioso ma non colloso come quello incontrato a Filago, per cui la pulizia questa volta non ha richiesto grandi manovre; la Strà Ferà opta per un riscaldamento veloce e sale una posizione in più rispetto alle altre per dar luogo ad una pulizia più divertente: meglio trovare un pò più di grasso da tirare!
Al tentativo da 45 secondi si arriva alla pila da otto persone in 43 secondi, cercando di pulire un poco il palo ma il tentativo si rivelerà estremamente deletereo in quanto ci ha profondamente sfiancati... Non pensavamo infatti, memori dall'anno precedente, che ci fosse dato il tempo per provare la salita a tempo libero per decretare il secondo posto e così siamo arrivati soltanto terzi: al primo posto, con una salita da manuale in cui Daniel, componente del Fonte Prealpi, ha dato prova di un'agilità da felino, si è piazzata Fonte Prealpi fermando il cronometro a 42 secondi (sic!). I Gitani riescono ad arrivare in cima con 65 secondi mentre noi e le Pantere rimaniamo col naso all'insù a guardare gli altri a salire.
Ma le soprese non sono finite.
Per il ristoro delle squadre ritroviamo il mitico Telemaco che ci porterà ogni sorta di ben di Dio: devo dire non ho mai mangiato delle salamelle e delle costolette di maiale alla griglia buone come quelle della Festa della Dea, una vera delizia!
L'ultima sorpresa della serata sarà data dalla premiazione. Chiamate le squadre sul palco per ricevere i "complimenti" del pubblico e una sciarpa dell'Atalanta come ricordo della manifestazione, ci troviamo davanti un capo curva in zoccole che, dopo aver salutato vecchi campioni della squadra, ci ha intonato coretti appropriati e divertenti: non è da tutti nè da tutti i giorni vedere davanti a sè circa 4.000 persone che ti gridano "mangia polenta fredda"! Ma a noi è già andata bene perchè a quelli di Rovigo è andata pure peggio.
Anche per questo la Festa della Dea è sempre un'esperienza da non perdere.
Bunju, Strà Ferà
E' il secondo anno consecutivo che la festa dell'Atalanta festeggia i propri campioni mettendo in cartellone un palo della cuccagna veramente importante: 15 metri, tempo di 30 secondi con incremento di 5 secondi ogni manches, 4 squadre agguerrite per darsi battaglia a colpi di grasso sfuggente e tanta, tanta gente a contornare l'evento.
La manifestazione della gara di salita al palo della cuccagna è stata affidata, come per l'anno precedente, agli ultimi campioni d'Italia di Villa d'Almè: la Fonte Prealpi capitanata da Walter Milesi. E proprio dal Milesi è arrivata la prima sorpresa: la folta chioma di Walter era stranamente brunita: forse era caduto del grasso indelebile sui capelli??? Ma no: era la tinta!!!! Walter noi ti vogliamo col fascino del brizzolato!!!!!
Presenti all'appuntamento, oltre al Fonte Prealpi che la sorte ha decretato partissero per primi, le Pantere di Mornico come secondi, la Strà Ferà e come ultima squadra a salire gli amici Gitani di Rovigo. La nostra squadra purtroppo si ritrova monca di due preziosissimi elementi: Stefano, detto Fano, costretto a casa dalla morosa per la scelta delle piastrelle pena una ricatto di natura sessuale; Aldo costretto dal lavoro ad emigrare in Cina a cucire a mano palloni da calcio per arrotondare il misero salario in vista della sua prossima convivenza (le donne, si sa, costano....). In nostro soccorso è arrivata la squadra dei "Belli da Vedere" di Nerviano, squadra nata da poco ma che ha già dato ottime prove sul campo promettendo di darci battaglia nei pali a venire: nelle nostre fila hanno lottato contro il grasso e l'altezza Lucio, detto "Camicia" ed Enrico detto "Engry".
La seconda sopresa è data dallo speaker della serata: ritroviamo infatti una vecchia conoscenza fatta l'anno passato, il cronista con la voce da alce ciucco che accompagnerà la gara incitando il pubblico presente come davvero solo lui sa fare.
Come sempre si inizia coi soliti giri di routine di pulizia del palo: il grasso si presentava copioso ma non colloso come quello incontrato a Filago, per cui la pulizia questa volta non ha richiesto grandi manovre; la Strà Ferà opta per un riscaldamento veloce e sale una posizione in più rispetto alle altre per dar luogo ad una pulizia più divertente: meglio trovare un pò più di grasso da tirare!
Al tentativo da 45 secondi si arriva alla pila da otto persone in 43 secondi, cercando di pulire un poco il palo ma il tentativo si rivelerà estremamente deletereo in quanto ci ha profondamente sfiancati... Non pensavamo infatti, memori dall'anno precedente, che ci fosse dato il tempo per provare la salita a tempo libero per decretare il secondo posto e così siamo arrivati soltanto terzi: al primo posto, con una salita da manuale in cui Daniel, componente del Fonte Prealpi, ha dato prova di un'agilità da felino, si è piazzata Fonte Prealpi fermando il cronometro a 42 secondi (sic!). I Gitani riescono ad arrivare in cima con 65 secondi mentre noi e le Pantere rimaniamo col naso all'insù a guardare gli altri a salire.
Ma le soprese non sono finite.
Per il ristoro delle squadre ritroviamo il mitico Telemaco che ci porterà ogni sorta di ben di Dio: devo dire non ho mai mangiato delle salamelle e delle costolette di maiale alla griglia buone come quelle della Festa della Dea, una vera delizia!
L'ultima sorpresa della serata sarà data dalla premiazione. Chiamate le squadre sul palco per ricevere i "complimenti" del pubblico e una sciarpa dell'Atalanta come ricordo della manifestazione, ci troviamo davanti un capo curva in zoccole che, dopo aver salutato vecchi campioni della squadra, ci ha intonato coretti appropriati e divertenti: non è da tutti nè da tutti i giorni vedere davanti a sè circa 4.000 persone che ti gridano "mangia polenta fredda"! Ma a noi è già andata bene perchè a quelli di Rovigo è andata pure peggio.
Anche per questo la Festa della Dea è sempre un'esperienza da non perdere.
Bunju, Strà Ferà
Splendida serata !!!
RispondiEliminaBunju ricorda:
il commentatore dagli zoccoli magici chiede gentilmente la restituzione dello stendardo che hai rubato nella notte !!! Non ci saranno conseguenze, solo una birra insieme !
Altro che birra..... Se lo prendono gli fanno la pelle...
RispondiEliminaBunju -Strà Ferà-