venerdì 3 luglio 2009

Filago 2009. Un secondo che brucia.

02/07/2009 - Filago, un anno dopo.

A distanza di un anno esatto dal suo esordio nel circolo agonistico della cuccagna la Strà Ferà si ripresenta sulla medesima piazza della sua prima vera gara: Filago.
Lo spunto per l'organizzazione dell'evento cuccagnesco, affidata come l'anno precedente alla solida Fonte Prealpi, era dato ancora una volta dalla festa dello sport: "stessa spiaggia stesso mare" recitava una vecchia canzone, ma in questa occasione c'erano due sostanziali differenze.
La prima: i partecipanti. Oltre ai “padroni di casa”: della Fonte Prealpi l’invito è stato accolto dagli Sgurini di Oleggio e la rinnovata, e nuova almeno per noi, squadra delle "Pantere" di Mornico. E’ sempre piacevole ed interessante incontrare nuove squadre, confrontarsi, osservare i diversi stili di salita, cercare di capire quali sono i punti di forza e quali di debolezza dei propri avversari per poterne approfittare al momento giusto.

Ma è ancora più bello per il mondo della cuccagna sapere e vedere che molte squadre nuove stanno nascendo, si stanno creando e formando,(I ragazzi degli Elefanti Rosa hanno assistito per la prima volta a una cuccagna “competitiva” e all’esibizione degli Acrobati ) e altre si stanno ricomponendo. Vecchie squadre e vecchie glorie passate, in grado di dare del filo da torcere(settimana scorsa per il 20° della loro fondazione si sono riesibiti i Malmessi di Lonato nel palo di casa). Sì, perchè il mondo della cuccagna ha subìto negli ultimi vent'anni una forte battuta d'arresto e molte squadre, alcune delle quali di importanza storica, come la la Paladina, sono sparite dalla circolazione. vuoi per una carenza "vocazionale", vuoi perchè molti si sono accasati, vuoi ancora perchè altri sono stati rapiti dal lavoro, fatto sta che purtroppo il circolo delle cuccagne si è ristretto sia come numero di manifestazioni ma soprattutto come numero di squadre. La seconda differenza: la nostra squadra. Ci siamo presentati al grande appuntamento con una (quasi) perfetta forma fisica ma soprattutto con una tecnica molto più raffinata rispetto all'anno passato, Grande aiuto è anche arrivato dall'esperienza accumulata nei diversi pali della cuccagna disputati questo anno che ci hanno permesso di smaliziarci anche a livello tattico e di preparazione della gara.
La sorte ha messo in fila gli Sgurini, la Strà Ferà a mordere le caviglie dei primi, il Fonte Prealpi e Le Pantere a chiudere. I primi giri, che di solito servono sia per scaldare i muscoli che per pulire il palo, sono stati tutt'altro che facili: il grasso era davvero duro (palo ingrassato 2 giorni prima) e persistente, incollato al palo in maniera incredibile... Per cui tutte le squadre hanno dovuto rimboccarsi le maniche e darsi alle grandi pulizie.
Si parte con un tempo da 30 secondi con un incremento ad ogni giro di 5 secondi: si sale, si sale, si sale.... Quando arriviamo al giro da 45 secondi gli Sgurini di Oleggio non provano la salita. Noi sappiamo che dopo di noi il Fonte Prealpi la cima l’avrebbe guadagnata con ampio margine e, quindi carcatissimi ci proviamo.Via con la sparata finale! In 3 a scavalcare, il Della in Canada, Aldo alla base a gridare. In 43 secondi siamo alla posizione dell'ottava persona, con AB che blocca (in un modo un pò "scivoloso" direi) e sopra Stefano posizionato ed io pronto per partire...Troppo pochi 2 secondi e il tentativo finisce lì. Ma il pubblico, fino a quel momento un po’ freddino, si scalda e ci applaude. Direi che in 50 secondi, forse qualcosa meno, saremmo stati in cima.
Tocca al Walter. 39 secondi e gli Acrobati toccano la cima del palo ed si aggiudicano la vittoria. Cavolo, ... 11 secondi fra noi e loro (se in 50 ci fossimo arrivati): un abisso. Da colmare. Con il tempo e con gli allenamenti.
Nel giro a tempo libero le Pentere imitano la Strà Ferà dello scorso anno. 1’30 sec per la cima, gli ultimi 2 che sembrano scalare l’everest. Braccia rotte, fiato finito, ma la cima non sfugge. E poi noi. Prendiamo lo smacco della serata: arriviamo soltanto terzi, con gli Sgurini di Oleggio che guadagnano la cima in 63 secondi mentre noi in 64!!! Un sacco pieno di errori nell’ultima salita da caricare e portare a casa. Che incazzatura!!!!. Le sconfitte bruciano, ma motivano. Nello sport bisogna saper perdere. Ma ne vale sempre la pena. Per una cuccagna, questo ed altro.

Bunju & Aldo, Strà Ferà

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