mercoledì 19 agosto 2009

Cuccagna di Bure - per l'uomo che non deve chiedere mai

Sabato scorso, a conclusione del palo di Fraine (leggi qui sotto l'articolo), salutando gli amici rivali dei galletti avevamo augurato loro buona fortuna, ben sapendo che il 17 di agosto questi avrebbero partecipato al difficile palo di Bure; si tratta di un palo a cui la Strà ferà non ha mai partecipato data anche la lontananza a casa ed il periodo dell'anno un po' particolare e che, nel "giro" della cuccagna, è ben noto per la resistenza fisica che richiede per la scalata.

Qualche dato tecnico: il palo è alto 15 metri e, solitamente, ingrassato in maniera quasi esagerata. Come se non bastasse il suo diametro è tale che è possibile legarsi in maniera corretta al palo (quello che sul blog è stato più volte indicato come "bloccaggio", la persona che avvinghiata al palo riesce a sostenere il peso dei compagni sopra di lui) soltanto da una certa altezza in poi.

Ecco il motivo per cui, per salire un simile palo, i tentativi di salita salgono a dieci e più, contro i normali quattro o cinque ed i tempi di salita superano abbondantemente i 100 secondi (una infinità se paragonata ai 50 scarsi di un palo più facile della medesima altezza).

In compenso i premi in palio sono veramente DOC: si parla di valpolicella, amarone e recioto…e per chi non l'avesse ancora capito ci si riferisce a vini tra i migliori al mondo!!!

Non resistendo alla curiosità, quest'oggi mi sono immediatamente buttato in rete alla ricerca di qualche news riguardante l'esito della cuccagna di Bure. Ecco quello che ho trovato.

 

 

A Bure la cuccagna parla veneziano

SAN PIETRO IN CARIANO. Un'ora e mezza di gara e ben dodici assalti ai 15,5 metri del palo hanno concluso secondo tradizione la sagra: il successo va alla Serenissima
Secondi i Galletti di Erba, che hanno sfiorato la «vetta» mentre il team di casa si è fatto onore arrivando a 10 metri

 

San Pietro In Cariano. Chi la dura la vince, soprattutto se c'è da scalare un palo di 15 metri e mezzo, reso scivoloso da 18 chili di grasso industriale. L'assalto alla cuccagna di Bure anche quest'anno ha dato spettacolo, chiudendo lunedì una Sagra dell'anguria baciata da bel tempo, clima festoso e conviviale e un costante afflusso di ospiti da ogni parte della provincia.
Ci sono voluti dodici assalti, roba da sfinimento fisico, e poco più di cento secondi agli arrampicatori della Serenissima di Santa Maria di Sala (Venezia) per arrivare in cima al palo e premere il pulsante della vittoria, che pareva stregato ma valeva una serie di prodotti tipici della Valpolicella.
C'erano andati vicino ai 90 secondi, ma avevano ceduto a un metro dal traguardo; prima di loro, agli 80 secondi, la vittoria era in pugno ai Galletti di Erba (Como), ritornati a Bure dopo qualche anno di assenza, ma il gruppo non ce l'ha fatta a un passo dalla vetta. Non è bastato l'incitamento del pubblico e nemmeno il «forza papà» del piccolo Francesco, 3 anni e mezzo, l'irresistibile mascotte dei Galletti, destinato a diventare uno scalatore di cuccagne come il genitore.
Gli atleti di Erba hanno sofferto la fatica più degli avversari veneziani e hanno risentito forse di qualche malumore che si è creato nel gruppo per la vittoria sfiorata. Hanno comunque portato a casa le bottiglie di vino riservate alla squadra che raggiungeva per prima i 10 metri, dove sono arrivati in 60 secondi con leggerezza e agilità.
Lo spettacolo è durato un'ora e mezza, tenendo per tutto il tempo grandi e piccini a faccia all'insù. Dopo pochi assalti si è capito che la vittoria si sarebbe giocata tra Lombardia e Veneto. Bravi comunque anche i componenti delle altre due squadre iscritte al gioco, i Tucani di Palù di Zevio e i ragazzi di Bure «Team…palo», che l'ultima sera di sagra hanno abbandonato le loro postazioni dietro gli stand enogastronomici per mettersi alla prova come scalatori.
I Tucani, tra i 17 e i 23 anni, si sono battuti con determinazione, ma senza portare a casa il risultato; alla fine, la soddisfazione più grande è tenere viva la tradizione, comunque vada. Tifoseria scatenata per il gruppo del paese, che ha rallegrato l'atmosfera con le sue acrobazie sul palo ma ha pure segnato un record: Lele, Miche, Cuge, Ciano, Pado, Carlo, Lambe e Red sono riusciti a arrivare ai 10 metri tra le urla generali.
Del resto, scalatori di cuccagne non ci si improvvisa. Gli intrepidi di Bure si sono allenati e hanno provato varie strategie d'assalto, ma tra i loro avversari c'era gente che non scherza e ha alle spalle una lunga esperienza. Come Enzo Pierobon, 56 anni, capitano e maestro della Serenissima, che affronta sfide in verticale da oltre 25 anni. È stato lui, sorretto da Massimo Stefanoni, 31 anni - preso in prestito dalla squadra dei Gitani di Melara (Rovigo) che non ha potuto partecipare per una serie di infortuni - a fare lo sprint finale e a premere il pulsante dei 15 metri e mezzo tra la soddisfazione generale. Appena scesi hanno abbracciato i compagni di scalata che li avevano portati fin lassù: Fabio Pierobon, 23 anni e figlio d'arte, Dario Agostini e Matteo Ferraresso, entrambi di 26 anni.
Siamo lontani dai 35 secondi che la squadra ha impiegato a Velo per arrivare in cima. Colpa forse del caldo o di una serata storta, ma la soddisfazione è tanta lo stesso. «Non abbiamo mollato, è una vittoria che meritavamo già due anni fa», dice Enzo Pierobon. Già, ma fino all'anno scorso c'erano i campionissimi delle Fonti Prealpi di Almè (Bergamo) a dare filo da torcere a tutti, vincendo sempre. Stavolta erano attesi, ma non sono arrivati a Bure in tempo per la gara. Destino, e la Serenissima ha colto l'occasione per trionfare.

 

articolo tratto da "L'Arena.it" del 19/08/2009 a firma di Camilla Madinelli

 

Stefano – Strà ferà

 

2 commenti:

  1. Il prossimo anno la Strà Ferà posticiperà le ferie per poter partecipare al mega palo di Bure.
    Sarebbe già una vittoria riuscire ad arrivare al tetto di 10 metri per accaparrarsi una cassa del pregiato vino!

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  2. ciao grandissimi.......avete tutte le carte in regola per vincere quel palo io o' impiegato 13 anni per riuscire a toccare quella bandierina con un altra squadra ne le vipere e ne i gitani ma per me l'importante e' il ricordo..la soddisfazione ..tutto quello che ti puo' dare vincere li forza stra fera'......chiama madinelli ti aspetto li ciao

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