Martedì 10 agosto 2010. Tocca a me raccontare il palo di Momo, non per meriti sportivi, ma solo per essere un novarese di adozione. È ormai più di cinque anni che lavoro nella bella città piemontese e un po’ mi sento affezionato. Non che frequenti molto l’ambiente novarese, sapete, dopo il lavoro non vedo l’ora di tornarmene a casa, visti anche i numerosi impegni (allenamenti del palo secondi solo alla cura del ricco orto fonte di tanti piaceri per la mia tavola e degli assidui frequentatori del “cortile Oldani”). Martedì scorso esco quindi dall’ufficio e invece di correre in stazione, mi lascio alle spalle la cupola del duomo e imbocco a passo da pensionato la strada che porta fino al lago d’Orta. Braccio fuori dal finestrino, musica a mille, aperta campagna…mi godo finalmente un viaggio di ritorno comodo. Ma quella sera di agosto la mia gita finisce ben prima a Momo alla festa di Santi Zeno e Tecla. Mi aspetta un palo da 13 metri pieno di grasso. Viste le zanzare la preoccupazione per l’imminente gara è immediatamente accantonata. Il dubbio dopo pochi minuti è quello di essere finiti alla festa della AVIS…Zanzare ovunque, tante e agguerrite e con una predilezione per le caviglie degli sventurati frequentatori delle serata..
Agguerrite anche le quattro squadre: noi reduci dal “solito” terzo posto di Azzago dopo una gara non del tutto convincente; gli Sgurini di Oleggio che da buoni padroni di casa non vogliono sfigurare; gli Elefanti Rosa di Busto Garolfo che cercano la consacrazione arrivando in cima ad un palo e la squadra del paese (Quei da Mom), palisti alla prima esperienza. Sorteggiati per primi dettiamo i tempi delle pulizie seguiti dalla squadra (quasi) di casa e dai nostri (quasi) concittadini. Arranca invece la squadra di Momo, che però raccoglie le simpatie e il tifo del pubblico. La pulizia prosegue veloce fino a raggiungere la sesta posizione: i tempi sembrano ormai maturi. Lasciamo agli Sgurini l’onere e l’onore di provare la cima. L’estrazione li mette dietro di noi e sono obbligati ad anticipare un giro le nostre mosse. La forza stavolta non è però sufficiente a vincere il grasso e la gravità. Gli Elefanti proseguono la pulizia togliendo l’ultimo grasso dalla 6° posizione..
Nel giro da 45 secondi il palo è decisamente più pulito. Calma, il tempo c’è… si arriva alla cima in 41 secondi: Aldo, io, AB, Della e il Capitano, con scavalco degli ultimi tre e AB blocca per tutti. Nel tentativo a tempo libero gli Sgurini si riscattano con una bella salita poco sopra i 40 secondi. Non riescono purtroppo ad arrivare in cima gli Elefanti Rosa che per ben due volte provano l’assalto al palo pulito e per tutte e due le volte arrivano solo a sfiorarne la cima: bravissimi ma dovete continuare a mangiare e crescere..
C’è tempo prima della meritata doccia per una salita in “pila”, permettendo così a Roberto, giovane componente della squadra di casa, di raggiungere la cima della cuccagna mostrando peraltro una più che discreta abilità nella risalita, a dispetto delle pochissime occasioni di cimentarsi nella scalata della cuccagna.
Dopo la meritata doccia calda, ci aspetta la premiazione con ottima e abbondante cena finale. Liscio a volume sostenuto, vin rosso e piatti a raffica fanno passare in un batter d’occhio il dopo gara. S’è fatta l’ora, il giorno dopo si lavora e la strada da fare non è poca. E’ quasi la 1, 30…Non si può fare più tardi di così. Novara mi aspetta e le ore da passare nel letto, anche stanotte, sono proprie poche….
Fabio, Strà Ferà
per il crescere ci sta! mangiare un po' meno se no col cazzo che saliamo! :-)
RispondiEliminaRiccardo (Elefanti Rosa)