Uno spazio virtuale per ritrovarsi lasciare commenti, fotografie e filmati, per tutti quegli appassionati di questo tradizionale gioco che ancora anima le feste di campagna, le sagre, le feste rionali, un posto per tutti quelli che con un pò di malinconia rimangono aggrappati alle tradizioni... Aiutateci a tener vive la tradizioni, partecipate al blog, perchè questo diventi anche il vostro spazio!
sabato 24 dicembre 2011
AUGURI DI BUON NATALE DALLA STRA' FERA'
mercoledì 2 novembre 2011
La bacheca del Blog - Istruzioni per l'uso
Come in un museo o nella propria azienda, a volte si può trovare un libro firme o una bacheca dove poter lasciare una dedica o un consiglio o un avviso. Penso sia un altro modo di poter dimostrare la propria voglia di contribuire e partecipare attivamente a questa nostra inizitiva. Magari anche con domande, o solo anche con un saluto (come piace fare a me quando mi trovo all'estero per lavoro e ho un pò di nostalgia delle cose di casa...).
Un grazie anticipato. Ciao.
Aldo, Strà Ferà
mercoledì 19 ottobre 2011
La cuccagna sul web - Fonte Prealpi on-line!
lunedì 17 ottobre 2011
E' ufficiale, ce l'abbiamo piccolo!
I lettori del nostro blog si domanderanno il perché, visto che non è il primo palo che facciamo e non è nemmeno la prima volta che ci presentiamo sulla piazza di Erba, per cui bisogna fare qualche precisazione per far capire il perché di tanta euforia.
Come da tradizione la terza domenica di Ottobre è da sempre per noi della Strà Ferà “prenotata “ per un appuntamento imperdibile: il super palo della cuccagna del Masigott ad Erba. Questo palo è per noi legato affettivamente da ricordi perché nel lontano 2004 la squadra era appena nata e salivamo alla vecchia maniera: tutta forza di braccia e zero tecnica. Poi una sera andiamo a fare un palo a Turbigo: palo basso, da cinque persone ed incontriamo i Bradipi di Oleggio che con una sonora pettinata ci fanno vedere come si sale. Da quel momento capiamo che dobbiamo rivedere tutto il modo di salire e soprattutto imparare a scavalcare. Un bel giorno di Ottobre Aldo mi chiama e mi dice che ad Erba c’è un palo di 16 metri con squadre che fanno i numeri da circo per salire….. Gli dico ok anche se per me ha sparato una sonora minchiata ed ha millantato una delle sue solite porcherie: 16 metri di palo per me era impensabile che esistesse….. Quando siamo arrivati ad Erba abbiamo visto spuntare da una casa di due piani un palo pieno di grasso con in cima una bandiera italiana ed abbiamo capito che pali di quell’altezza esistevano davvero (io quando l’avevo visto forse mi era scappata una bestemmia o qualcosa di molto simile).
In più in quell’occasione abbiamo visto affrontarsi, purtroppo per l’ultima volta, i campioni di casa delle Lepri con i campioni d’Italia: i bergamaschi del Fonte Prealpi con la loro inimitabile tuta rosso fuoco; fu una battaglia epica, vinta sul filo dei secondi dai bergamaschi con le squadre che si davano battaglia a suon di scavalchi ad una velocità che ci era apparsa folle vista l’altezza a cui si svolgevano.
Quella volta abbiamo pensato “Chissà se prima o poi ci saremo anche noi a provare una cosa simile”: ed ecco che qualche anno dopo, e dopo un bel po’ di gavetta, eravamo sotto a quel palo ormai mitico per noi, con la squadra un po’ aggiustata all’ultimo momento per quel primo timido tentativo, ma con tanta voglia di fare. Inutile dire che da quell’anno in poi abbiamo sempre visto vincere le Lepri di Erba dandoci delle sonore paghe in termini di secondi…
Torniamo a noi: ritrovo fissato a casa della mia morosa alle 14:30 per caffè e grappini, così intanto proviamo ad abbozzare le ultime tattiche quando ecco che Stefano, “il tattico”, tira fuori un foglietto sul quale è riportato un diagramma di flusso contenente le diverse tattiche di salita che variavano a seconda delle possibilità che ci si sarebbero presentate….. Solo un ingegnere poteva arrivare a tanto!!! Fra le altre cose va detto che del foglietto non ce ne siamo fatti nulla, tranne che una grassa risata ed un ottimo ed incontestabile motivo per prenderlo per il culo per un anno intero.
Arrivati ad Erba l’agitazione sale e l’attesa snerva un po’ tutti: vedo il Lorenzo delle Lepri che va avanti e indietro dalle squadre cercandone i capitani per fare l’estrazione, chiama le Aquile che ancora non si vedono, parla con gli organizzatori…. Le squadre schierate quest’anno non saranno cinque ma sei: due del paese, poi noi, le Lepri, le fortissime Aquile e finalmente ad Erba i Campagnoli! Ovvio che con queste squadre nulla si può dare per scontato, per cui ci si dovrà concentrare al massimo e darsi battaglia fino all’ultimo secondo.
L’estrazione ci favorisce in quanto per prima viene estratta una squadra del paese, poi noi e a seguire le Aquile, Campagnoli, Lepri e poi l’ultima squadra del paese; si parte con un tempo di 35 secondi ed un incremento a giro di 10 secondi.
Finalmente si parte e si entra nel pieno della competizione: i primi due giri serviranno a pulire il palo dall’abbondante grasso nero graffittato (ormai una caratteristica del palo di Erba) e al giro da 45 si arriva a pulire bene il 6 posto mentre sul settimo resta ancora un bel po’ di grasso.
Arriva il giro da 55 ed è il momento delle decisioni importanti: sappiamo che dopo di noi ci sono tre squadre che non si lasceranno sfuggire la ghiotta occasione, per cui si decide di tentare la cima del palo.
Aldo ci farà da solido piantone, poi io, AB, Fabio e Stefano: la pila a cinque procede spedita e senza impedimenti; poi via con gli scavalchi e in breve sono alla sesta posizione in attesa che gli altri tre compagni mi superino: li sento rapidi passare sopra di me e vedo AB che dopo una pulizia ultra veloce del settimo posto si blocca saldamente, poi Fabio e Stefano raggiungono l’ottava e la nona posizione in pieno grasso. Parto con un po’ di foga ed apro il piede ad Ab che era sistemato nel grasso, ma non cede ed io procedo dritto verso la cima fra le urla e l’incitamento della folla e delle altre squadre. Arrivo alla tanto sognata cima in 50 secondi circa e vedo la bandierina rossa sopra la mia testa che svolazza allegramente, allungo la mano e con un bestemmione mi accorgo che non ci arrivo per un soffio…. Mi allungo strisciando sul palo anche con la faccia e riesco solo a sfiorarla con un dito pieno di grasso lasciandone l’impronta nera a testimonianza che ce la potevamo fare ma purtroppo dobbiamo desistere con la morte nel cuore.
Scendiamo, siamo felici come non mai perché finalmente una salita in grazia di Dio, ma non è bastata per portare a casa il palo del Masigott. Gli altri mi consigliano che dovevo mettere il piede in testa a Stefano, ma l’ultima volta che l’ho fatto l’ho mandato in giro per due settimane con il collo storto ed avanti a Voltaren per un po’ di giorni, quindi non me la sento e lascio perdere. Peccato, avremmo voluto dedicare l’eventuale vittoria ad Andrea dei Galletti per una pronta guarigione, ma forse è stato meglio così.
Dopo di noi provano le Aquile e i Campagnoli ma non arrivano in cima nel tempo imposto; provano le Lepri: non sono nella formazione ottimale visto che l’Andrea è assente causa infortunio e partono ma durante la salita sono un po’ imprecisi, qualcuno strattona un po’ forte ed apre il piede a chi è legato. Arrivano alla nona posizione che mancano 10 o forse 9 secondi scarsi: iniziamo a pensare che forse non ce la potrebbero fare ed invece…. Invece parte Diego che si stacca dagli altri per raggiungere la cima, scavalca e parte velocemente ma così velocemente non l’abbiamo mai visto salire…. Sale fra le urla e gli incitamenti dei suoi compagni di squadra che gli gridano di volare mentre ormai il conto alla rovescia è iniziato inesorabile…. Nove, otto, sette sei, cinque , quattro, tre cima raggiunta!!! Vediamo il Lorenzo che esulta ed appena sceso poco dopo è al telefono: secondo me è al telefono con Andrea per dargli la bella notizia che il palo del Masigott, anche per quest’anno, porta i colori delle Lepri, per cui meglio ancora che una dedica da parte nostra è stata la vittoria della sua amata squadra. I complimenti della Strà Ferà vanno alle Lepri, ma soprattutto a Diego che con il suo 1,95 metri di altezza più che correre sembrava un cavallo che galoppava pur di riuscire a stare nel tempo dei 55 secondi.
Alla fine salita a tempo libero: noi cambiamo salita con Aldo che parte con uno scavalco da primo e mettiamo dentro anche la mascotte della squadra Riccardino. Il cronometro si ferma ad un minuto e 16: tenuto conto che il palo lo abbiamo fatto non da 10 ma da 11 persone, con Aldo che scavalcava da primo e Riccardino che si è sparato allegramente uno scavalco ed ha tenuto due miei passaggi direi che la prestazione è stata ottima e ci aggiudichiamo il terzo posto dopo dietro alle Lepri, ai Campagnoli 1min e 10sec per 11 posizioni e davanti alla Aquile, retrocesse dalla giuria per aver deciso di usare le corde e risparmiarsi un ulteriore scavalco una volta arrivati un po’ troppo corti alla 10°.5° e 6° posto alle atre 2 squadre di Erba, che non avrebbero per niente sfigurato in altre competizioni. Si veda che la zona è terreno fertile per i “cuccagnari”, vedremo se nel futuro le nuove leve saranno anche in grado di togliere alle Lepri la corona cittadina.
Durante il ritorno mi viene in mente di un articolo che avevamo scritto il 25/06/2010 in occasione del palo di Filago che si intitolava “Avercelo lungo aiuta” perché in quell’occasione avevamo sfiorato la vittoria mancando la bandierina per 15/20 centimetri; poi penso al Robertino che a Songavazzo aveva sfiorato la cima scendendo con in mano un filo strappato alla bandierina, poi lo ripenso a Vailate dove gli mancava una manciata di centimetri per aggiudicarsi la cima e penso che ormai io e il Robertino del Palosco facciamo la coppia di quelli che non ci arrivano per un soffio… non si può proprio dire che quest’anno abbia piovuto tanto, quindi è da escludere che i pali siano cresciuti…Per cui dopo Erba è ufficiale che noi della Strà Ferà ce l’abbiamo piccolo…. Il braccio…..
E almeno per una volta il Fabio potrà tornare a casa e rispondere sereno all’Oldani Senior: no, oggi non abbiamo perso…peccato solo abbia vinto un’altra squadra.
Bungiu e Aldo, Strà Ferà
p.s articolo ufficiale, foto e video della gara su: Provincia di Como
http://www.laprovinciadicomo.it/videos/Video/14225/
p.p.s: senza polemica, ma per me al cronista gliel’hanno raccontata la gara. Perché se ci fosse stato penso che l’articolo avrebbe avuto un altro taglio…
venerdì 14 ottobre 2011
Masigott 2011 - Erba
Presenti i campioni in carica della Lepri (Erba) che difenderanno il titolo in loro possesso consecutivamente da 5 anni.
La sagra coincide con la festa ottobrina di Sant'Eufemia che si svolge nella piazza del mercato di Erba, in provincia di Como. Bancarelle con prodotti tipici e non, giochi popolari e gli spettacoli dei gruppi folkloristici fanno da contorno all'attrattiva principale della manifestazione: i 'Masigott', tipico dolce erbese preparato con una miscela di farina di castagne e farina di granoturco.
Aldo, Strà Ferà.
domenica 9 ottobre 2011
Vailate - La fatica del palo quasi inviolato
Ieri sera quando l'Andrea dei Galletti, ancora "fermo ai box", in veste di presentatore scandiva il susseguirsi delle manche a ritmo di 10 sec. pensavo che quei 2 ragazzi italiani che avevano bivaccato in parete e che quasi ci avevano rimesso la pelle per il freddo erano dei grandi, ma che sul palo di ieri forse nemmeno loro ci sarebbero arrivati alla cima..con la buona pace della gente che riscaldata dalla trippa e del vin brulè si era assiepata ad assistere alla "lunga" scalata della cuccagna di Vailate.
Palo da 15 metri, già testato a Lonato la scorsa primavera. 10 persone piene, anche se le file di palloni appesi alla cima cercavano di ingannare ed incoraggiare le squadre a provarci in uno in meno. Lepri di Erba e Palosco (Robertino e Giorgio), Strà Ferà (con dotazione di nuove superfelpe a combattere l'aria autunnale che è piombata a spazzare via la lunga estate), Malmessi di Lonato (che avranno alla fine il loro bel da fare a ripulire il palo e la struttura durante lo smontaggio) e Vipere. A proposito: un saluto a Massimo , ex capitano dei Gitani e ex-vipera che mi dicono diventerà presto papà. Ci credo poco che non lo rivedremo sotto un palo...
La gara è presto raccontata. Benchè lunga (oltre 1 ora e mezza) la gara è stata un lungo succedersi di giri di attesa. Intervalli da 10 sec e tempo di partenza da 30 facevano presagire una gara che si sarebbe conclusa nell'arco delle 3 salite, entro il canonico minuto (citazione: oltre il minuto di salita ogni secondo è puro eroismo). E invece così non è stato. Il grasso, trasformatosi praticamente in "mastice" ha reso il palo impulibile. Le salite delle varie squadre fino al 5° posto erano accompagnate da cascate di grasso filante. Le teste e i passamontagna dei "cuccagnari" sembravano verniciati di miele! Le Vipere dal canto loro, memori proprio della gara di Lonato dove tentarono il bloccaggio al 6° con molto grasso ancora in quota e una posizione di bloccaggio forse non ancora sufficientemente pulita, hanno condotto una gara di attesa e controllo. Oltre ai ragazzi di Rovigo solo i Malmessi avevano 5 uomini che potessero scavalcare. Anche Lepri e Strà Ferà, hanno invece attaccato un pò di più il palo, ma con scarsi risultati. Il grasso impossibile aveva creato ormai una patina praticamente inamovibile e le tute, diventate color grigio topo per la segatura e le cenere non avrebbero permesso di tenere nemmeno su un pino..E quando pensavo che avrei assistito al 1° palo "inviolato", ecco le vipere Vipere che in 56 sec, durante un tentativo a tempo imprecisato (forse 90 sec..) hanno saputo trovare la sequenza giusta, la capacità di bloccare ottimamente al 6° e risalire pulendo ancora, posto per posto per quanto possibile e arrivando ai 15 metri, soli nelle serata. Le Lepri 2 giri prima, la tentavano in 9, ma stavolta Robertino arrivava veramente "corto"...In compenso dopo aver fatto 4 salite senza nemmeno sporcarsi scendeva avvolto da testa e piedi di un denso strato di "melassa". Nessuna delle altre squadre, nemmeno a palo pulito (chiedetelo ad Andrea &Co. dei Malmessi se hanno trovato pulito il palo durante lo smontaggio!!!), stanche per le numerose salite e con le tute letteralmente lerce non hanno saputo portare a casa la cima della cuccagna di Vailate.
Una cuccagna non è solo come una partita e una gara con le altre squadre, ma è e rimane per prima cosa una sfida con il palo. E battuti da qualche altra squadra, a volte non si riesce nemmeno ad avere ragione del palo. E' questa la vera sconfitta del cuccagnista. Dover chinare la testa e lasciare la cima della cuccagna inviolata..Onore a chi ci ha provato, complimenti ai vincitori.
Aldo, Strà Ferà
venerdì 7 ottobre 2011
Cuccagna di Concorrezzo 2011 - Fotografie
Grazie come sempre a tutti i ragazzi che hanno partecipato e che ci hanno aiutato a smontare la struttura a fine gara (complimenti al cuoco per la pasta di mezzogiorno, apprrezzata).
Un saluto a Don Pasquale, il nostro parroco.
https://picasaweb.google.com/115893701250257403701/Concorrezzo2011
Aldo, Strà Ferà
giovedì 8 settembre 2011
CUCCAGNA DELLA STRA' FERA' - PROGRAMMA DELLA FESTA
lunedì 5 settembre 2011
Festa del Rione Oltreaferrovia di Parabiago 2011 - La cuccagna de la Strà Ferà.
martedì 16 agosto 2011
Sagra dell'Anguria 2011 - Cuccagna di Bure
Ma la cuccagna di Bure da anni pare stregata. Dopo sette vittorie consecutive, infatti, dal 2002 al 2008, si confermano campionissimi della frazione carianese gli atleti della Fonti Prealpi di Almè (Bergamo), che si sono guadagnati prodotti tipici locali. Gli scalatori hanno toccato la cima al quinto assalto, durante la manche degli 80 secondi, ma gliene sono bastati 74, a tre minuti dal tempo massimo di un'ora di spettacolo stabilito dagli organizzatori per vivacizzare la gara e non stancare il pubblico. Un'eternità, se si considera che il loro record a Bure è di 58 secondi; già durante il quarto assalto a 60 secondi avrebbero potuto fare un blitz in cima, ma hanno rinunciato forse perché lo show potesse continuare un po'.
Il caposquadra Walter, poi Ezio, Luca, Piero, Giovanni e Daniel scalano avvolti da tute color rosso, calzettoni di lana coordinati e passamontagna. Salgono sul palo uno sopra l'altro come se fosse la cosa più naturale del mondo. Daniel ha 24 anni ed è il più giovane del gruppo, composto da quarantacinquenni con alle spalle centinaia di cuccagne conquistate e decine di manifestazioni organizzate in tutto il Nord Italia per tenere viva la tradizione di questo gioco popolare che affonderebbe le radici nella tradizione celtica.
Nel palmarès in Valpolicella della Fonti Prealpi, tre volte campioni italiani, manca solo la medaglia del 2009, ma non perché abbiano fatto flop. Attesi a Bure come sempre, non sono arrivati in tempo per la gara, consegnando la vittoria alla squadra Serenissima di Santa Maria di Sala (Venezia).
Non che sia mancata la competizione, quest'anno. A tenere testa ai pluripremiati ci hanno pensato in particolare i Malmessi di Lonato (Brescia), i Campagnoli di Santa Maria di Zevio e i Tucani di Palù. La squadra bresciana ha raggiunto per prima il traguardo dei 10 metri, durante la manche degli 80 secondi, dando prova di capacità tattiche e fiato da vendere. Agguerriti anche i veronesi Campagnoli, tutti ventenni, che hanno sfiorato la cima del palo. La squadra è nata da un paio d'anni per scherzo, a Santa Maria di Zevio, uno dei paesi veronesi dove continua la tradizione della cuccagna. Il capitano Davide insieme ad Alberto, Renzo, Enrico, Andrea e Michele ha dato vita a una formazione con energia da vendere e tanta voglia di scalare. Giuria e organizzatori li hanno ritenuti meritevoli di un premio speciale.
Altre due squadre, però, entrambe di Bure, si sono battute fino alla fine dimostrando molto entusiasmo per un gioco che rischia di finire nel dimenticatoio ma che continua a piacere alla gente, vista l'enorme affluenza alla sagra e la forte partecipazione emotiva alla gara.
Sulla cuccagna sono tornati anche quest'anno i ragazzi «Team…palo», pronti a dare spettacolo con capelli di paglia o da Babbo Natale, ognuno con un nome «da battaglia»: Steve, Cuge, Pado, Marega, Gelpo, Red, El Mike, Ciano. Così come Le talpe, nuova formazione di Bure guidata da Gigi Fasoli con Ale, Enrico, Claudio, Denis e Artù. Chissà che, a forza di allenamenti, non possano essere di Bure i prossimi campioni.
Ci sono voluti dodici assalti, roba da sfinimento fisico, e poco più di cento secondi agli arrampicatori della Serenissima di Santa Maria di Sala (Venezia) per arrivare in cima al palo e premere il pulsante della vittoria, che pareva stregato ma valeva una serie di prodotti tipici della Valpolicella.
C'erano andati vicino ai 90 secondi, ma avevano ceduto a un metro dal traguardo; prima di loro, agli 80 secondi, la vittoria era in pugno ai Galletti di Erba (Como), ritornati a Bure dopo qualche anno di assenza, ma il gruppo non ce l'ha fatta a un passo dalla vetta. Non è bastato l'incitamento del pubblico e nemmeno il «forza papà» del piccolo Francesco, 3 anni e mezzo, l'irresistibile mascotte dei Galletti, destinato a diventare uno scalatore di cuccagne come il genitore.
Gli atleti di Erba hanno sofferto la fatica più degli avversari veneziani e hanno risentito forse di qualche malumore che si è creato nel gruppo per la vittoria sfiorata. Hanno comunque portato a casa le bottiglie di vino riservate alla squadra che raggiungeva per prima i 10 metri, dove sono arrivati in 60 secondi con leggerezza e agilità.
Lo spettacolo è durato un'ora e mezza, tenendo per tutto il tempo grandi e piccini a faccia all'insù. Dopo pochi assalti si è capito che la vittoria si sarebbe giocata tra Lombardia e Veneto. Bravi comunque anche i componenti delle altre due squadre iscritte al gioco, i Tucani di Palù di Zevio e i ragazzi di Bure «Team…palo», che l'ultima sera di sagra hanno abbandonato le loro postazioni dietro gli stand enogastronomici per mettersi alla prova come scalatori.
I Tucani, tra i 17 e i 23 anni, si sono battuti con determinazione, ma senza portare a casa il risultato; alla fine, la soddisfazione più grande è tenere viva la tradizione, comunque vada. Tifoseria scatenata per il gruppo del paese, che ha rallegrato l'atmosfera con le sue acrobazie sul palo ma ha pure segnato un record: Lele, Miche, Cuge, Ciano, Pado, Carlo, Lambe e Red sono riusciti a arrivare ai 10 metri tra le urla generali.
Del resto, scalatori di cuccagne non ci si improvvisa. Gli intrepidi di Bure si sono allenati e hanno provato varie strategie d'assalto, ma tra i loro avversari c'era gente che non scherza e ha alle spalle una lunga esperienza. Come Enzo Pierobon, 56 anni, capitano e maestro della Serenissima, che affronta sfide in verticale da oltre 25 anni. È stato lui, sorretto da Massimo Stefanoni, 31 anni - preso in prestito dalla squadra dei Gitani di Melara (Rovigo) che non ha potuto partecipare per una serie di infortuni - a fare lo sprint finale e a premere il pulsante dei 15 metri e mezzo tra la soddisfazione generale. Appena scesi hanno abbracciato i compagni di scalata che li avevano portati fin lassù: Fabio Pierobon, 23 anni e figlio d'arte, Dario Agostini e Matteo Ferraresso, entrambi di 26 anni.
Siamo lontani dai 35 secondi che la squadra ha impiegato a Velo per arrivare in cima. Colpa forse del caldo o di una serata storta, ma la soddisfazione è tanta lo stesso. «Non abbiamo mollato, è una vittoria che meritavamo già due anni fa», dice Enzo Pierobon. Già, ma fino all'anno scorso c'erano i campionissimi delle Fonti Prealpi di Almè (Bergamo) a dare filo da torcere a tutti, vincendo sempre. Stavolta erano attesi, ma non sono arrivati a Bure in tempo per la gara. Destino, e la Serenissima ha colto l'occasione per trionfare.
lunedì 15 agosto 2011
Ferragosto - Grigliata e Cuccagna a Santa Viola
Se siete da quelle parti non potete perdervela. Non dimenticate nemmeno di portarvi una bella felpa, la sera l'aria si rinfresca non poco e fra grigliate e gli altri magnifici piatti della tradizione veronese non si torna a casa certo presto!
Fateci avere qualche foto, mi raccomando!
Aldo, Strà Ferà
sabato 13 agosto 2011
Fraine 2011 - Sagra dei Brigancc
A stasera, in compagnia dell'Egidio di Fraine che aspetta un anno intero per vivere questa serata!
Aldo, Strà Ferà
giovedì 11 agosto 2011
A Caglio la Strà Ferà non ce la fa….
Partiamo da Parabiago con la voglia e la spensieratezza che già caratterizza il clima di ferie che si respira nonostante il fatto che stiamo ancora lavorando tutti tranne Riccardino che, da vero stundente, è a casa a farsi la punta al pisello dalla mattina alla sera: fra l’altro mercoledì 10/08/2011 è il suo quindicesimo compleanno, per cui quale miglior modo per fargli gli auguri se non quello di portarlo a spasso a ungersi di grasso e a sfasciarsi le braccia se non un bel palo da 15 metri?
Arrivati Asso Aldo, il nostro mirabile Team Manager, ci fa accostare perché secondo lui siamo arrivati….. Telefona ad Andrea per sapere dove di preciso si trova il palo e scopre con sua grande sorpresa che il palo non è ad Asso ma a Caglio…. Fortunatamente è a soli 8 km, per cui dopo gli insulti tirati ad Aldo ripartiamo in direzione Caglio. La Strà Ferà non ce la fa nemmeno ad arrivare a luogo della manifestazione senza sbagliare.
Caglio è una ridente cittadina in provincia di Como, consta di 448 abitanti che risiedono abitualmente ed ha una cosa in comune con Parabiago: il loro Santo patrono è SS. Gervasio e Protasio, proprio come Parabiago; ma il bello è che Caglio fa parte della Comunità Montana Triangolo Lariano ed è arroccata a circa 800 metri sul livello del mare…. Peccato che nessuno lo sapeva e noi, per fidandoci del nostro Team Manager Aldo non abbiamo portato manco una felpa! Mentre saliamo i tornanti vedo termometro dell’auto che gradualmente scende fino a 15 gradi e noi siamo tutti in maglietta a maniche corte e calzoncini corti; gli abitanti girano con abiti che più che autunnali sembrano addirittura invernali visto che tira pure vento freddo e pungente. Quando scendiamo dall’auto l’unico ad essersi portato qualcosa di un po’ più pesante è proprio colui che dovrebbe proteggere la squadra: il Team Manager se ne stava caldamente sotto un’altra maglietta bella spessa e pesante… inutile dire gli insulti volati e i ceffoni (io cercavo disperatamente di beccarlo a sassate ma non ci sono riuscito).
Al campo di gara ci accorgiamo che nonostante la temperatura il pubblico non manca e ci dirigiamo verso il bar per una grappa che speravamo ci scaldasse un po’….
Il palo svetta solitario nel centro del campo da calcio con i suoi 15 metri, ricoperto da grasso nero nella prima metà e poi da grasso verde stile Hulk nella seconda metà alta (e quel grasso sarà quello che farà più dannare le squadre presenti); 5 squadre presenti, fra le quali con nostra gran sorpresa c’è una squadra femminile (e che femmine!!!!): gli Sgurini da Oleggio che vengono estratti per primi, Strà Ferà seconda, le Crazy Woman partiranno per terze, chiudono le fila la squadra del paese di Caglio, che si sono presentati in tenuta ginnica da calcetto, e ultime le Lepri.
Si parte coi giri di pulizia con 20 secondi a disposizione per ogni squadra e poi gli incrementi saranno da 10 secondi a giro. Durante i giri di pulizia osserviamo le ragazze con l’occhio lungo perché salgono bene e veloci, e fra le loro fila troviamo la ragazza del Lorenzo, che già in altre occasioni abbiamo visto salire come una gazzella e…… la sorella del Pier degli Sgurini!!! Che fra l’altro si è fatta ancora più bella e ha dato prova che il palo della cuccagna è una questione di famiglia visto che ha tenuto perfettamente un bloccaggio ed ha pure scavalcato...
Si arriva al giro da 50 secondi: il grasso in alto è ancora tanto e noi nel giro buono vogliamo provare in tre, con Aldo come piantone e Riccardino secondo mentre io, AB e il professor Della che scavalchiamo; si parte, arrivo al settimo posto in mezzo al grasso a 25 secondi e mi blocco aspettando gli altri due…. Aspetto… Aspetto… Aspetto…. Non arriva nessuno: il professor Della, depistato dalla bellezza della squadra femminile non tiene sul giunto e scendiamo. “Peccato” dico tra me e me “volevo vedere come ce la cavavamo nel grasso”.
Le Lepri ci provano a loro volta: in 5 che scavalcano e sono pure rapidi come il vento, tant’è che Roberto si blocca alla sesta posizione in 20/25 secondi ma quando il nono sta salendo la pila umana si gira e fanno su un risottone e non si capisce più chi è il settimo e chi deve scavalcare chi, per cui anche il loro tentativo va in fumo.
Alla squadra si risolleva il morale: il giro successivo è da 60 secondi e non possiamo di certo lasciarci sfuggire l’occasione!
Gli Sgurini provano ma non arrivano molto in alto, quindi tocca a noi…. Stessa formazione di prima, arrivo al settimo posto (sempre un po’ impaltato di grasso, ma tenevo bene) e sento che dal basso il Robertino del Palosco grida “dai che è bella” ed iniziano a prudermi le mani perché inizio a crederci anch’io quando vedo AB all’ottavo posto sopra di me. Parte il professor Della a scavalcarmi ma lo sento un po’ fiacchetto… E’ lento, non ha sangue nelle braccia e gli è finita la benzina perché a furia di guardare la squadra femminile tutto il sangue, invece di scorrergli nei muscoli delle braccia gli è andato da un’altra parte…. Niente non ce la facciamo e si scende.
A questo punto le Lepri non possono più sbagliare e a 57 secondi arrivano in cima ad un palo che è stato davvero sfiancante, altro che allenamento…. Salita finale a tempo libero anche per noi e poi finalmente la meritata sigarettina del dopo palo fra baci e abbracci (mentre il Riccardino, nei sui 15 anni appena compiuti, mangia letteralmente con gli occhi la sorella del Pier) con le altre squadre.
Ci si dà appuntamento in quel di Fraine per sabato 13/08/2011 ore 21:30 circa per un palo di tradizione e che ha alle sue spalle 60 anni di storia.
A Fraine!
Bungiu, Strà Ferà
martedì 9 agosto 2011
Quando i veci" hanno ancora cartucce da sparare, ovvero il Far West di Palosco
Già a Dalmine piove e non poco…. A pochi km di distanza da Palosco piove ancora……. Incredibile ma vero: a Palosco tanta umidità ma niente pioggia!
Il palo, organizzato dal Fonte Prealpi, è quello delle grandi occasioni: 15 metri di splendore boschivo ricoperto da buon grasso, timer elettronico con tanto di pulsante in cima al palo per non creare eventuali confusioni sui tempi di arrivo.
E così ci ritroviamo sotto al palo in 5 squadre per l’estrazione: la Strà Ferà, che è estratta per prima, Il Rosengarden di Palosco secondo, Campagnoli terzi, Fonte Prealpi quarti ed per ultimi le Aquile d’Acciaio, 2° squadra locale, fondata all’occorrenza per rendere il tifo più rustico (il loro piantone non ha smesso mai un secondo di gridare incitamenti ai suoi compagni di sventura). Il Rosengarden, padrone di casa, di presenta quasi al completo. Ci sono il Robertino e l’Adelio e il Biondo (come lo chiama l’aldo). In prestito per la serata un altro dei ragazzi del giro “Fontre Prealpi”, già compagno in passato più e più volte dei ragazzi di Palosco. In 4, senza riserve. Pochi ma buoni.Si parte con tempi da 30 secondi con un incremento di 5 secondi a giro e il palo lo si disputa in 4 persone per salita: ovviamente i primi giri servono alla pulizia del palo e farci entrare in clima gara sudando come cammelli… Aldo pareva uscito dalla sauna e AB sembrava si fosse fatto un bagno in qualche rongia.
La Strà Ferà c’è, siamo tutti carichi nonostante le defezioni e gli imprevisti: il Della, il nostro emerito professore, è da poche ritornato sul suolo italico in arrivo dall’America senza ovviamente aver chiuso occhio, per cui appena arrivati a Palosco cafferino per tutti e per il Profesur un bel caffè doppio; Fano non c’è perché a Roma visto che la sorella prende i voti come suora (e lui ha fatto voto di castità ad libitum fino a quando non vinciamo un benedetto palo); Fabio, il nostro fante sempre sacrificabile, è disperso sui monti da qualche parte in compagnia di lupi mannari e Yeti.
Riccardino , il nostro piccolo segaiolo del gruppo, nonché fratello di Ab, sale bene, è scattante e si vede che ha l’ormone che impazza, per cui decidiamo tutti assieme che farà la sua prima comparsa ufficiale nella salita finale insieme a noi “grandi”.
I giri si susseguono e le due squadre di punta, Fonte Prealpi e Rosengarden, si studiano a vicenda cercando di capire quali sono le intenzioni e le tattiche degli avversari: al giro da 45 secondi l’aria diventa elettrica... Noi decidiamo per una pulizia del 7 posto sperando in qualche errore delle squadre dopo di noi. Non ci sentiamo di pulire e regalare il palo così bellamente, dall’altro non vogliamo nemmeno tirare il freno a una gara che fino al giro da 40 ha gasato la gente accorsa in piazza già a partire dal primo giro a razzo del Palosco. Il detto “chi visse sperando morì…”non tarda però ad avverarsi. Robertino e soci, tuta nera e gialla, sanno che Walter e soci non lasceranno né a noi né a loro una seconda possibilità. Sono davanti, sono a casa loro, sono carichi. Ci provano. In 4, 3 a scavalcare, tanto grasso ancora da togliere(come a Erba), Robertino 2° Adelio 3°. Fino in cima. Adelio nel grasso pieno (quando scende non si vede la differenza fra passamontagna e faccia). Robertino 8° che lo riscavalca. Inizia il passaggio a 39-40. Ce la fa, si deve però aggiustare un po’ la mano sinistra. Siamo a 13 metri da terra e belli imbrattati di grasso. Il biondo sembra il campanile dell’orologio che scandisce i rintocchi. “Vai Ade, blocca Roby, parti adesso… Arrivano al pulsante rosso della vittoria a 46 secondi!!! Un secondo in ritardo e non possono portare a casa la meritatissima vittoria, tant’è che il pubblico presente era già impazzito per la squadra locale non accorgendosi che il tempo era scaduto. Un secondo, il tempo di premere il grilletto ed il Far West di Palosco ha inizio. I Campagnoli non tentano nel giro da 45 e si tengono per il giro a tempo libero (questo punto il palo è pulito, difficile che possano riprovarci per la vittoria a 50 secondi). Tocca quindi al Fonte Prealpi che non deve assolutamente sbagliare. Un tentativo a testa, un solo colpo da sparare.
Si preparano tutti e quattro i componenti in tuta rossa sotto il palo e la concentrazione è alle stelle. Partono e iniziano a salire molto bene la prima parte del palo, nella seconda parte rallentano un poco tant’è che sembrano quasi arrivare fuori tempo… E invece il pulsante della vittoria decreta inesorabile e senza appello la vittoria del Fonte Prealpi a 45 secondi spaccati. Dal nostro canto non ci resta che arrivare in cima per prendere qualche caramella e qualche pallone per i bambini che col naso all’insù non aspettano altro: 59 secondi e siamo in cima con tempi ben lontani dalle due squadre che si son date battaglia. L’unica consolazione resta il fatto di aver centrato dall’altezza di 10 metri un po’ di pubblico con del sano grasso. Tiè. Nel giro a tempo libero il Rosengarden bissa i 46 sec. Stesso ordine di salita, stesso tempo. Grasso o non grasso. Dopo il Giovanni dei Malmessi e un tizio delle vipere visto a Carpenedolo 3 anni fa, stasera ho rivisto uno bloccare nel grasso. In tanto grasso. Chapeau. Dire che il pubblico era in fermento era poco: era da parecchio tempo che non vedevo una gara così serrata dove il minimo errore può far perdere tutta la squadra e il pubblico partecipava con urla ed incitamenti durante la salita e fra un giro e l’altro aspettava in silenzio il via dello speaker.
Sabato sera anche il meteo si è accorto che era una serata speciale, tant’è che ha risparmiato Palosco mentre nei paesi limitrofi pioveva: chissà a quando la prossima rivincita da Far West?!
Bungiu, Strà Ferà
sabato 6 agosto 2011
PALOSCO - FESTA DI SAN LORENZO
Stasera quindi, ore 22,30 palo di casa del Robertino e del Palosco, nome storico della cuccagna.
PALOSCO FESTEGGIA SAN LORENZO CON SPETTACOLI E FOLCLORE
In piazza Castello, sagra patronale in onore di San Lorenzo con stand gastronomici, passeggiate culturali, giochi d'altri tempi, folclore...http://www.ecodibergamo.it/stories/Tempo%20Libero/476410/
Aldo, Strà Ferà
martedì 26 luglio 2011
Fonte Prealpi festeggia nel giardino di casa
Ieri sera siamo stati ospiti di Walter ad una splendida rimpatriata. E il fonte Prealpi non era nemmeno la squadra di casa perchè sorpresa delle sorprese la squadra di casa era proprio quelli di Bruntino: il vecchio pilone era quello della squadra storica del Walter quando lui era ancora un "principiante" del palo.... Una tuta rosa del "Cristal Club" che fasciava fin troppo il vistoso piantone ed altre figure storiche della cuccagna bergamasca erano lì per cimentarsi di nuovo su un palo alto 15 metri, peccato che nonostante fossero più di 15 anni che non toccavano un palo unto di grasso ci hanno fatto vedere come si sale...
Cambiati aspettiamo sotto il palo in attesa che si trovi un microfono funzionante intanto che il Walter tira qualche Madonna per l'organizzazione
lacunosa: trovato il microfono salta la corrente e la cosa più bella è sentire il Walter che ricomincia con la trafila di Santi e Madonne (e intanto speriamo che l'incazzatura gli porti via un po' di concentrazione per darci qualche chance in più a noi). Fabio mi dice: stasera è come essere al marakanà di Belgrado (stadio capace di contenere ai tempi della Yugoslavia oltre 100.000 persone). Non ce n'erano 100.000, forse nemmeno 1000, però le tribunette del campo da calcio e le file di sedie ben gremite facevamo un bell'effetto e il tifo era davvero da stadio bello grezzo.
Intanto che aspettiamo il sospirato microfono iniziano i preparativi
tattici: le fortissime Aquile e la squadra locale di Bruntino (che saranno anche fuori allenamento ma hanno dalla loro oltre al fisico eccezionale anche tanta tanta esperienza), come noi, cercano di capire quale possa essere la tattica migliore sul palo da 15 metri da salire al massimo in 4 per squadra e con tempo da 30 secondi con incremento di 5 secondi a giro.
Sappiamo che la squadra da battere restano sempre le tute rosse del Fonte Prelapi, anche se sarà dura rubargli un palo proprio in casa loro......
I primi giri di pulizia procedono bene e spediti: il grasso scivola abbastanza bene e non è viscoso e sul palo si tiene abbastanza.
A 40 sec rompiamo il giro e puliamo sia il 6° che il 7° posto. Dobbiamo fare la gara, non possiamo aspettare che siano gli altri a pulirci il palo. Io 4°, Fabio, il Bungiu e fano che mi scavalca e arriva l 7° a pulire. 10-11 sec buoni per prepararci il posto per la salita entro i 50 secondi ma....
Le aquile, da un paio di gare nei colori "vintage" e ieri con il nuovo passamontagna rosso-blu come noi non tentano a 45 secondi sperando forse in qualche errore del Fonte Prealpi....
Tocca ai super favoriti. Walter tende la rete per avere un po' più di spazio nel buco della rete di sicurezza: è il segnale che provano la cima. Partono a razzo e con due scavalchi sono già alla sesta posizione in 20 secondi; poi però qualcuno sulla pila si gira un po' visto il grasso ancora copioso e la salita rallenta un poco... E noi, assieme alle Aquile, lì a sperare che non ce la facciano col tempo che inesorabile continua la sua corsa e invece....
A 45 secondi spaccati il pulsante posto in cima al palo decreta la vittoria del Fonte Prealpi.
Non ci resta che passare al giro a tempo libero ormai privi di qualunque aggressività agonistica.
Anche se un altro palo è perso il bello deve ancora venire: il dopo palo si presenta come una mangiata vecchio stile solo che il tutto si svolge a mezzanotte e con una temperatura che aiuta a non trasudare ciò che stiamo mangiando. Arrivano nell'ordine i primi, poi costolette di maiale alla griglia con patatine fritte e salamelle e il top è quando arrivano degli squisiti piatti di polenta taragna!!! Ovvio che non ci siamo fatti sfuggire nulla, nemmeno le birre che arrivavano senza dover chiedere niente a nessuno, tant'è che il nostro Riccardino, 15 anni ad Agosto, si beve due birre e poi cade addormentato in macchina al ritorno come se fosse letteralmente svenuto.
Per finire in bellezza caffè corretto al limite del ritiro da patente. Ma dopo gnocchi e polenta taragna era il minimo per riuscire ad arrivare almeno alla macchina, peraltro parcheggiata al limite di un precipizio e a qualche km di distanza dalla festa.
Mi mia nò!!
Il caffè e la grappa ci scaldano nel tragitto a piedi alla macchina e cogliendo l'occasione di rimirare la valle in un breve momento di meditazione (cunt'i bragi basà a pisà in cumpagnia) ci accomiatiamo da Bruntino ringraziando calorosamente gli organizzatori per averci viziato a tavola come non accadeva da tempo.
Aldo e Bungiu, Strà Ferà
venerdì 15 luglio 2011
FESTA DI RAVELLO - CUCCAGNA PRO-AM
mercoledì 6 luglio 2011
AVPS VILLAGE - VIMERCATE
martedì 28 giugno 2011
Cuccagna di giugno a Lonato del Garda - Sagra di San Giovanni Battista
Arrivati a Lonato, in prossimità della festa vedo delle fiamme alte qualche metro provenire dalla zona "spiedo". Prime avvisaglie che la festa non era certo "alla buona", ma c'era di mezzo un' organizzazione in grande stile. Vedo il palo. Alto, molto alto. Bandiera tricolore e dei Malmessi sulla cima. Ci avviciniamo al "prato di gara" e comincio a scorgere i volti noti delle altre squadre. Massimo e i 2 fratelli delle Vipere, Andrea e gli altri Malmessi. Penso: eccoci qui, le stesse 3 squadre di gennaio, sarà una cosa alla buona, anche se l'altezza del palo non mi rassicura particolarmente. Io e AB diamo un'occhiata più da vicino alla struttura. Saranno 16 metri di palo (come di conferma l'organizzatore). E poi c'è il pulsante e il tabellone del tempo. Di lì a qualche minuto vedo il Roberto dei Galletti...e poi un viso già visto poche altre volte, ma che son sicuro di aver incontrato in qualche manifestazione. Eh sì.. le cose cominciano a quadrare. Grande festa, grande cuccagna. Le squadre son ben 5 e dopo anni ho il piacere di rivedere i ragazzi di Gussago, i Diavoli. Sapevo si erano messi a riposo (figli, infortuni, mogli..le solite cose che ammazzano una squadra...). E grasso duro, assai duro. L'atteggiamento comincia a cambiare, la gara sarà vera e per nulla una passaggiata.
Tempi da 30 sec, incrementi di 10 sec a manche. Siamo estratti in fondo. Non abbiamo i favori di partire davanti, ma forse l'oridine di partenza può darci qualche vantaggio in + rispetto all'essere 3° o 4°. Partono le Lepri, vincitori della scorsa edizione che per l'occasione schierano lo "straniero" di giornata, Robertino del Palosco e anche la ragazza di Lorenzo (chissà cosa le ha promesso per convincerla a fare le cuccagne oltre che ad accompagnarlo...). 2° le "Vipere gitane", poi i padroni di casa, i Diavoli e per 5° la Strà Ferà.
Stiamo indietro, come diversamente non potremmo fare. Solo le vipere sembrano voler rubare tempo alle Lepri pulendo alto. Sono 2° e non possono certo fare una gara solo di attesa. Sanno anche di avere nelle braccia dei buoni tempi sotto al 1", l'incognita come sempre è da dove bisognerà bloccare nel grasso. Arriviamo al giro da 60 sec. Le Lepri non ci provano. Gli manca il Ricky e l'Andrea, sono solo in 4 a scavalcare, il 6° posto è più sporco (di grasso da riporto) che pulito. A questo punto la decisione delle Vipere diventa inevitabile: aspettare ancora un giro vorrebbe dire regalare il palo senza nemmeno provarci. Salgono bene, hanno 60 sec. Bloccano al 6°, col massimo che sembra ben piantato.Risalgono fino all'8°. Poi decidono di bloccare al 9°. Troppo grasso per tenerne su 5, abbastanza tempo per pulire quanto basta il 9° e tenere uno scavalco. Penso sia questa la decisione presa. La pulizia del 9°non è però così efficace e a pochi secondi dai 60 con il pulsante distante mezza persona le Vipere scivolano a terra. Ne mancano ancora 2 di squadre prima di noi. Le Vipere hanno pulito notevolmente la cima del palo. Tocca ai malmessi e poi ai Diavoli. Ma non ci provano. Nessuna delle 2. Più spaventati forse dal tentativo andato male ai ragazzi di Melara che dalla possibilità di soffiare il giro alle Lepri. E' il nostro turno. Ci diciamo: sono i nostri tempi, anche se si sbaglia qualcosa nessun problema, basta continuare a salire e in 1 minuto siamo sù. Manca Fano, quindi siamo in 4 a poter scavalcare (in tempi ragionevoli). Riccardino ben impaltato dai giri di pulizia inizia a gridare prima che il Della abbia staccato ancora il piede dalla base. Io sono sotto, spettatore non pagante nel giro buono. Ma già dal ritmo con cui saliamo in pila capisco che qualcosa non gira. Fabio si "impalta". Io lo guardo da giù e non capisco. Scavalca, non come un fulmine ma scavalca. Ma poi finsice la benzina. Come la crisi del ciclista sul tappone dolomitico. Purtroppo la risalita diventa lenta, il tempo di bloccaggio + lungo e purtroppo allo scadere dei 60 sec siamo a 1 posizione e mezza lontani dalla cima. E' andata male.
Rinizia il giro e con 70 sec le Lepri non si lasciano scappare il bis. Tutte le squadre a questo punto tentano la cima e chiudono entro il tempo max. Miglior tempo (in assoluto) alle Vipere con 54 sec a palo pulito. Strà Ferà che chiude al 5° posto, stanchi e un pò delusi.
Non resta che consolarci a birra e grigliata, non ci sono nemmeno le morose e poi io ho guidato all'andata!!
Complimentissi ai Malmessi per la manifestazione, da inserire a pieno titolo nella TOP 10 dei pali! 5 squadre di buon livello, tempi ampi che permettono a tutti di vincere. Bravi, bella gara e ottima organizzazione! e mi raccomando: mai più il grasso verde di gennaio però!
Aldo, Strà Ferà
venerdì 10 giugno 2011
Brembilla, Festa di Sant'Antonio 2011
venerdì 3 giugno 2011
Secondo Palio di Città Alta - Cuccagna Bergamo Alta 2011
Per articoli e foto:
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/444344/
http://www.bergamonews.it/bergamo/articolo.php?id=42934
Aldo, Strà Ferà
4 e 5 giugno 2011 - L'invito a partecipare è aperto a tutti in particolar modo a chi vive in Città Alta. Fra i momenti da non perdere c'è soprattutto quello dedicato al palo della cuccagna. L'anno scorso, sempre di domenica, centinaia di famiglie si erano riversate al centro di Piazza Vecchia per assistere alla gara a squadre del gioco popolare che si è svolto in tantissime sagre paesane di una volta e pure in Città Alta fino al 1986. I partecipanti (non più di quattro per squadra) dovranno raggiungere, con la sola forza delle gambe e delle braccia nel tempo stabilito, la cima del palo di 14 metri d'altezza che è interamente ricoperto di grasso e quindi molto scivoloso.
mercoledì 1 giugno 2011
Nuova stagione, nuova mascotte. Pronti per l'abbuffata di cuccagne!
01/06/2011 – Strà Ferà. La bilancia e gli amici (per non parlare della morosa..) mi dicono che devo mettermi a dieta. Qualche chiletto forse l’ho pure messo su (incolpevolmente…). Vedremo, vedremo..però almeno di cuccagne vorrei potermene fare una bella scorpacciata senza dover fare troppe rinunce.
Ci siamo. Ormai è arrivato il caldo da “rabatòn”, i moschini cominciano a infastidirmi e camicie a maniche lunghe e cravatta sono ben chiuse nell’armadio. Inizia la parte seria della stagione. 4 mesi, estate, vacanze, e pali della cuccagna. Ogni settimana, fino al clou della pieno agosto, dove si presenteranno (qualcuno dice speriamo, qualcun altro invece spera di no) le settimane eroiche con cuccagne a cottimo, una giorno sì e l’altro pure!Nuova stagione che porta con se la sfida di confermare i risultati, per me ottimi dello scorso anno e possibilmente migliorandoci ulteriormente. Per 2 anni di fila siamo riusciti a fare ben 22 cuccagne, vedremo se riusciremo a migliorare anche questo record. Rimane poi attiva la nostra attività di propaganda. Dopo un anno di “riposo” in cui non siamo riusciti a reclutare nuove squadre, quest’anno proveremo a dare impulso anche a questa attività (che personalmente giudica la più importante per la “sopravvivenza” di questo gioco tradizionale).
Quest’anno come squadra ci siamo fatti un regalo. Con l’aiuto estremamente professionale Simone De Iulii ex compagno di rugby e sfuggente palista e del team creativo di Smoking Bungalow (http://www.smokybungalow.com/), abbiamo “partorito” il nuovo logo del team. Ci hanno dedicato del tempo, il gioco per loro è diventato appassionante e il risultato non fa che confermare la qualità delle idee e della mano di questo gruppo di creativi milanesi.
Il soggetto della mascotte non cambia, i tratti creativi e lo stile fanno decisamente un salto di qualità. Un grazie quindi a Simone ai ragazzi di Smoking Bungalow per aver creato e vestito il nostro “asnin da la strà ferà”.
Aldo, Strà Ferà
venerdì 25 marzo 2011
Festa della Madonna di Marz - San Damiano di Cogliate
lunedì 17 gennaio 2011
Si ricomincia fra il Freddo di Lonato e il caldo del Falò da Sant'Antoni
venerdì 14 gennaio 2011
I tifosi della Strà Ferà aumentano
14/01/2011
Cari amici della Cuccagna Buon anno a tutti voi!
Non c’è modo migliore di iniziare l’anno dando la stupenda notizia che il nostro amico e compagno di tante avventure nel grasso Alberto Bressan (ma tutti noi lo conosciamo più semplicemente come AB) è diventato papà; l’8/01/2011, alle 23:55 circa (che sonno!) è nata Elisa: mamma Daniela ha impiegato un po’ di tempo per portare a termine il “lavoro” ma devo dire che la fatica ne è valsa proprio la pena: vedere foto per credere!
Così quest’anno ci sarà una nuova tifosa ai pali della cuccagna che guardando verso l’alto il suo papà sporco di grasso potrà gridare: “Forza papà”! Naturalmente tutti i componenti della squadra, che da oggi sono zii adottivi, saranno tenuti a spupazzarsela e a cambiare i pannolini, così Aldo può già allenarsi….
Un abbraccio corale da parte di tutti ai genitori e alla piccola Elisa.
P.S.: adesso però ci devi fare il maschietto, se no il ricambio generazionale dov’è???
Il Capitano