lunedì 29 ottobre 2007

Arsago Seprio, Festa della Madonna 2007

La festa della leva. E' una tradizione che si stà via via perdendo, sicuramente più radicata nei piccoli paesi a vocazione agricola in cui il senso della comunità è ancora forte e punto di riferimento e nella piccole comunità montane (se avete mai provato ad andare a bormio sicuramente avrete notato che su quasi tutte le entrate delle tantissime gallerie c'è una scritta del tipo: W la lava del 1981...w il 1985..). Ad Arsago Seprio, ma sò anche per certo, fino ad almeno a qualche anno fà, anche a Cassinetta di Lugagnano (a sud di Milano, direzione Magenta, ci potete anche trovare la celebre Osteria del Ponte, con non sò esattamente quante stelle sulla guida Michelin...) fra i festeggiamenti della leva per i 19 anni (in effetti pensavo si facesse per i 18 come a Cassinetta..) c'è anche la gara di arrampicata sul palo della cuccagna.
Cronista di eccezione quest'anno è stata Emanuela, la cui sorella Elisa quest'anno era fra quelli che i premi li dovevano prendere arrampicandosi...e che l'anno prossimo invece potrà divertirsi ad alzare ed abbassare i premi a quelli della prossima leva. Se contiamo poi che il papà della Manu ha pure prestato e guidato il trattore per portare una bella masnadata di diciannovenni a riempirsi di grasso...non potevo proprio non farle scrivere un articolo!
Parola alla manu quindi
“ROB D’ARZAG”


Arsago Seprio, 21 ottobre 2007

….in lontananza un rumoroso gruppo di ragazzi si avvicina con urla di festa e tanti fischietti assordanti, tra mille colori, tutti baldanzosi e sprizzanti di gioia, eccoli apparire all’orizzonte, su quel carro rosso e blu, trainato da un grosso trattore….
Può sembrare un sogno,una storiella inventata e invece si tratta dell’arrivo dei coscritti, classe 1988, che per i loro 19 anni festeggiano la terza domenica di ottobre con l’arrampicata sul Palo della Cuccagna. Tradizione antica di tempi remoti di un piccolo borgo in provincia di Varese. Fin dal 1895 ad Arsago Seprio, dopo la processione per le vie del paese con la statua della Madonna, portata a spalla dai diciottenni, ci si ritrova tutti all’oratorio ad ammirare con il naso all’insù le gesta di questi ragazzi. Eroi per un giorno, alla conquista di conigli, fagiani, e perché no, anche di qualche completino intimo, appesi sulla vetta!!!
….eccoli di nuovo con il loro entusiasmo, hanno acchiappato il bottino e ora se ne tornano felici e contenti “all’ovile”, mostrando al pubblico le loro ambite prede, dopo venti minuti di arrampicate e discese su quel palo reso altamente scivoloso dal grasso puzzolente….
Così ci si disperde tra le vie adornate a festa, tra una bancarella di caldarroste e una di frittelle, tra mostre di pittura e qualche giro sugli autoscontri, mentre il sole tramonta e già si inizia a ricordare il bel pomeriggio trascorso, aspettando che arrivi quello del prossimo anno.

Emanuela Giaccherello

mercoledì 24 ottobre 2007

Erba (CO) - Sagra del Masigott 2007

Terza domenica di ottobre e arriva anche la Sagra del Masigott.
Siamo ad Erba, a metà strada fra Como e Lecco, in piene prealpi lombarde. Appuntamento di fine stagione, anche perchè comincia a far freddo e le giornate si sono di parecchio accorciate..3 anni fà venimmo io e il Bungiu a curiosare, un mio amico di erba mi aveva detto che in ottobre alla festa del paese si faceva una bella cuccagna..quest'anno sono tornati Alberto e Fano che ben imbacuccati hanno fatto filmati e foto. Non c'era la suqdra bergamasca della Fonte Pralpi, ma c'erano come ovvio i padroni di casa delle Lepri...e stefano ci racconta come è andata (voto 6+ al tema di prima media: cosa hai fatto ieri pomeriggio che era domenica)...
Se dovessi descrivere in poche parole la Sagra del Masigott la definirei una bella festa di paese dal tipico sapore autunnale. Mi spiego: ciò che mi sembra di percepire in maniera molto chiara è che tutte le persone oggi presenti siano consapevoli che, fra pochi giorni, con l’arrivo del freddo, quello vero, ed il ritorno dell’ora solare ci si chiuderà in casa…ed arrivederci all’anno prossimo!
Il vento ha ripulito l’aria ed il cielo è terso come raramente accade qui da noi; la luce radente proiettata dal sole, già basso sull’orizzonte, riesce ancora a dare un po’ di calore e crea dei contrasti di colori fantastici, che solo in questa stagione si possono ammirare. Sì, è proprio il caso di sfruttare questa bella giornata, è proprio il caso di scendere in piazza, alla Sagra del Masigott…abbiamo la cucina, con i suoi piatti tipici (fra i dolci non può mancare il caratteristico pane detto “Masigott”), le bancarelle di dolciumi, l’angolo delle caldarroste…è l’ora più calda del pomeriggio, la gente è numerosa e gremisce la piccola piazza. Una banda sta suonando brani famosi ed orecchiabili, marciando sta lasciando la piazza, la gente piano piano si avvicina al palo della cuccagna: ci siamo, sta per iniziare lo spettacolo per me più atteso.
Stiamo parlando di un palo “importante”: in cifre siamo attorno ai 15 metri di altezza…e almeno il doppio di fatica per raggiungerne la cima.
Quattro squadre a contendersi la vittoria: le lepri di Erba, campioni uscenti con la salita dello scorso anno effettuata in 59 secondi; Quei del Masigott, squadra locale anch’essa; i Cervi di Oleggio ed i Diavoli di Gussago.
Prima manche della durata di 35 secondi, per le successive si andrà ad aumentare il tempo del tentativo precedente di 10 secondi ogni volta.
Tutto regolare nei primi “giri”, le squadre si alternano nell’ingrato compito di pulire il palo dal grasso che lo ricopre in abbondanza.
Il pubblico è attento, applaude ed incita con moderazione: tutti capiscono che siamo solo all’inizio e che il bello deve ancora venire.
Siamo alla terza manche: 55 secondi per arrivare il più in alto possibile: Quei del Masigott la buttano sull’allegria, si arrampicano vestendo delle simpatiche parrucche e, allo scadere del tempo, bloccati sul palo, tirano fuori dalle loro tute dei cartoncini su cui si legge chiaramente la scritta “APPLAUSI”.
Ilarità generale, applausi a nastro.
Un bel bravi ai componenti della squadra Quei del Masigott per la simpatia e l’autoironia.
I Cervi ed i Diavoli ci danno dentro ma non riescono ad arrivare all’altezza appena toccata dalle Lepri, che sono arrivate a pulire il palo per circa due terzi della sua altezza.
Eccoci al tentativo da 65 secondi; potrebbe esser quello decisivo, la gente lo sa, la tensione è palpabile, il silenzio negli attimi che precedono il via è totale. I ragazzi delle Lepri sono concentratissimi. Si parte: in un attimo sono tutti e cinque uno sopra l’altro e si incomincia con il duro esercizio degli scavalchi, esercizio che le Lepri eseguono alla perfezione, con velocità ed eleganza. Tutti gli automatismi sono oliati alla perfezione.
Ad ogni metro guadagnato l’incitamento dei presenti aumenta sempre più e l’iniziale mormorio si trasforma presto in tifo sfrenato.
E’ la cima, 56 secondi dopo il via.
I Diavoli ed i Cervi pur mettendocela tutta ed arrivando molto in alto non riescono a toccare la cima del palo.
La folla applaude calorosamente anche loro, se lo meritano.
Come è giusto che sia tutti i partecipanti si stringono la mano e si complimentano l’un l’altro.
Bravi, bravissimi tutti quanti.
Lo spettacolo è finito, il sole è appena tramontato e sta incominciando a fare freddo, la gente commentando le varie salite incomincia a sfollare, anche lo speaker saluta tutti e dà l’arrivederci all’anno prossimo.
Stefano & Alberto (strà ferà)
Guardate nei links, ci sono i video e le foto di questa splendida cuccagna...

venerdì 5 ottobre 2007

Gli Elefanti Rosa

Il buon riccardo ha ceduto ai miei insistenti inviti e mi ha finalmente inviato un'articoletto sulla sua neonata squadra di palo della cuccagna..come leggerete più avanti la cose è ovviamente nata, come sempre succede quando si parla di feste e giochi, con una battuta, una mezza provocazione...e da buon rugbysta riccardo non ha lasciato cadere il guanto di sfida. Ora lascio la parola a lui...



Nell’anno 2007 si è aggiunto una nuova squadra nel campo del pali della cuccagna. Essa è composta da ragazzi esordienti in questa disciplina; ancora poca tecnica per noi ma c’è una grande volontà di migliorare nei prossimi anni.
Gli Elefanti Rosa sono nati per caso: tutto iniziò quando un veterano di questa disciplina e giocatore di rugby (Aldo degli Stra’ Ferà) mi ha parlato di questa festa e del palo che si svolgeva a Ravello per la Festa della Madonna della Neve, invitandomi a creare una squadra per parteciparvi. L’idea mi piacque molto e in poco tempo si formò questa squadra composta da ragazzi della zona. Mancava solo un nome che potesse rappresentare il carattere di ogni nostro ‘palista’: a uno di noi venne in mente dal cartone animato Dumbo la scena di quando il protagonista si ubriacò e sotto effetto dell’alcol vide proprio degli elefanti rosa che lo fecero rabbrividire. Piccola riunione e il nome fu trovato.
L’esordio a Ravello non fu dei migliori a causa della poca esperienza, della mancanza di tecnica e da un solo singolo allenamento svolto; sembravamo una masnada di uomini che si accovacciavano uno dietro l’altro. Però c’era un gran divertimento tra di noi che alla fine ci ha fatto apprezzare questo ‘sport’ popolaresco. (Nota positiva da ricordare l’apprezzamento da parte del gentil sesso dei colori delle nostre maglie rosa tanto da permetterci di nominarci la squadra più ‘fashion’ di Ravello).
L’obbiettivo dell’anno prossimo è di cercare di raggiungere la cima e per questo ci alleneremo molto e siamo sicuri che saremo molto agguerriti e tra la folla echeggerà il canto di vittoria degli Elefanti Rosa:


Son qua, son qua
i Rosa Elefanti già.
Tre per tre
Eccoli avanzano.
Quaggiù, laggiù.
Arrivan di su e di giù.
Son qua, son qua
Continuano ad avanzar
Come il mar
Mangiano ed ondeggiano.
Di qua, di là.
I Rosa Elefanti van.
Cosa farò, cosa farò?
Dove fuggire potrò?
Io non ho paur di vermi
Ne di serpenti ne di germi
Ma i rotondi pachidermi
Mi fan rabbrividir.
Non son tipo da svenire
Ne da farmi intimorire
Ma vederli comparire
I Rosa Elefanti fanno mal
Tanto mal.
Mandali via
Mandali via
Quale orror
Che terror
I Rosa Elefanti nooooooooo!!!

Ricky, Elefanti Rosa
Aldo, strà ferà




lunedì 1 ottobre 2007

I Galletti di Figliaro (CO)


Nel mio continuo cercare e curiosare su internet sono riusciti a scovare qualche informazionesu una squadra del comasco di cui avevo già trovato notizia su alcuni articoli forse già qualche anno fà.
Sulla Varesina, la statale che collega Como con Varese si trova Beregazzo con Figliaro, un comune del comasco di poco meno di 2500 abitanti.
E qui, a mia conoscenza, si trova l'unica squadra di palo della cuccagna del Varesotto/Comasco (a esclusione delle squadre di Erba..) I galletti di Figliaro.
Solitamente li si può vedere all'opera in occasione delle festa patronale di Figliaro, durante la quale si tiene il Palio delle Torri fra le 3 contrade del paese la seconda domenica di settembre e all'inizio di maggio in occasione della cuccagna (mi sembradi aver letto da qualche parte su internet di addirittura 16 metri!) che viene allestita durante la rievocazione storica della Pace di Lomazzo, a memoria di uno storico trattato di pace siglato nell'anno 1286 fra la città Ambrosiama e la capitale Lariana.

Quest'anno si sono anche esibiti durante la giornata medioevale di Galliano (CO) che si è tenuta alla fine di aprile.