lunedì 21 luglio 2008

7°Festa della Dea - Cuccagna alla festa dell'Atalanta

Bergamo - 20 luglio 2008

Qui un pò di immagini della cuccagna che i ragazzi della curva nord dell'Atalanta hanno ospitato sabato sera all'interno della 7° festa della Dea tenutasi nel parcheggio esterno dell'Orio Center...

...non sò quanta gente ci fosse, ma quando è comparso sul palco Cristiano Doni, capitano nerazzurro, fra bandiere e fumogeni era come trovarsi allo stadio!!!
Aldo, Strà Ferà

giovedì 17 luglio 2008

Cuccagna Ravello 2008 - una storia romantica

Ravello - Sono le 21:30, ci avviciniamo al fatidico momento.

Dopo mesi di durissimi allenamenti tenutisi alla cascina di Ravellino per gentile concessione del Signor “zio dell’Aldo” e della squarda della Stra Ferà (allenamenti ai quali sarebbe il caso di dedicare qualche riga), dopo avvicendamenti nella squadra dovuti ad infortuni ed impegni sportivi (ovviamente meno seri del Palo…) e dopo un’attesa a dir poco frenetica, siamo qui tutti riuniti tutti intorno al nostro magico totem, la cui altezza è suggestivamente sottolineata da fari che ne illuminano la cima. Il palo ci ha stregati, giorno dopo giorno, col suo fascino unico che unisce la rozzezza esteriore della prova di forza, stremante e “sporchissima” alla raffinatezza nascosta della bella donna che si concede solo a chi possiede tecnica e la esprime nell’armonia e nella leggerezza nei modi.

Il tempo non è clemente con noi, il cielo è carico di nuvole ed i lampi fanno brillare per alcuni istanti il grasso che ricopre copioso il Palo. Attimo dopo attimo, quando il pubblico prende posto dietro alle transenne, lo speaker impugna il microfono ed i ricchi premi vengono posizionati a fianco del campo di gara, l’emozione prende lentamente il posto dell’incertezza e della delusione: la gara si farà! Tutte le squadre sono invitate ad indossare le divise sfruttando gli spogliatoi premurosamente messi a disposizione dall’organizzazione: una porzione di asfalto ed un muretto adiacenti alla zona occupata dal pubblico.

Ed eccoci al dunque, siamo finalmente pronti, la pressione sale ai massimi livelli quando viene sorteggiata la sequenza con cui questi moderni cavalieri affronteranno la (neanche troppo) moderna giostra. Elefanti Rosa, Stra Ferà, sParcol, Diciassedici. Siamo terzi e partiremo dopo i campioni indiscussi che, a meno di clamorosi scivoloni (sul grasso), domineranno la manifestazione. Chi parte prima di noi sicuramente ci darà una mano, più o meno volontaria, nella pulizia del Palo. A proposito, la pulizia: non abbiamo mai provato ad affrontare il Palo ingrassato e la tecnica per rimuovere l’insidia del grasso ci è abbastanza oscura. Tranne qualche filmato visionato durante sedute di training e gli assai preziosi consigli delle teste di serie, non abbiamo idea di come la mancanza di attrito possa ostacolare la nostra già non eccezionale tecnica. Solo in un’occasione abbiamo conquistato la vetta del Palo…ed era completamente pulito!

Si parte: le squadre che ci precedono hanno fatto la loro parte, emozione al massimo e via…il primo abbraccia il palo, io (il secondo) vado su e cerco di pulire come meglio mi riesce. A meno di una piccola incomprensione col terzo che cerca di salire “a tradimento”, arriviamo allo scadere del tempo a disposizione tutto sommato in scioltezza. Il ghiaccio è rotto, il pubblico è con tutti gli atleti, l’atmosfera è un po’ più rilassata. Ormai siamo in ballo, non ci resta che conquistare la vetta!

Alla salita successiva, il Palo si presenta pulito fino ad un’altezza che potrebbe permetterci, senza troppi problemi, di conquistare un premio in quattro. Il primo abbraccia il Palo un po’ più intimamente, secondo, terzo, quarto, premio, giù: ce l’abbiamo fatta. Siamo praticamente contenti come un centometrista che vince l’oro olimpico.



L’atmosfera è fantastica: il pubblico applaude e tutte le squadre incitano gli avversari.


Siamo di nuovo qui col primo abbracciato al palo, ma coi premi più in alto. Il primo è ormai in realtà fidanzato col Palo, secondo, terzo, quarto, quinto, premio, fantastico, giù!


Su coi premi, serve lo scavalco, la tecnica più temuta perché nasconde mille insidie: riuscirà bene il blocco? La distanza tra i due atleti sarà giusta? Chi scavalca metterà piedi e mani al posto giusto oppure vanificherà la stretta dello scavalcato facendo precipitare rovinosamente entrambi verso terra? Via, il primo ha ormai incassato il “sì” alle nozze da parte del Palo, secondo, terzo, quarto, quinto, parte il quarto…blocco vigoroso, scavalco, premio, fantastico, stupendo, giù! Oltre all’oro olimpico c’è anche il record mondiale con tanto di giro d’onore sulla pista!


La stanchezza inizia a farsi sentire, anche se l’emozione per la gara ed il suo finora buon andamento attenua un po’ la sofferenza. In prova non avevamo mai ripetuto per così tante volte in poco tempo la scalata.


Parte la Stra Ferà, due scavalchi, l’ultimo è in cima, tende la mano per prendere il premio e da sotto la base si stacca in modo imprevisto: la squadra ospite, conscia della sua supremazia, decide di non stravincere e lasciare a tutti gli avversari un turno completo di scalata per attaccare la vetta più ambita, quella dei dodici metri. Mentre i componenti della squadra ospite si scambiano amabilmente qualche “chiarimento” sull’accaduto, partiamo.


Il primo è sull’altare col Palo, secondo, terzo, quarto, quinto, parte il terzo per scavalcare il quarto quando la stanchezza ha la meglio sulla tecnica e sulla forza…la stretta si allenta, si scivola. Mentre i due alla base del palo sono ormai lontani ad incitare i loro compagni lanciati verso la gloria, ecco che invece si delinea uno zero: lo scavalco non porta ad un guadagno in altezza, il quinto è quasi irraggiungibile, lassù da solo da pochi secondi che sembrano ore. Viene agganciato e quasi superato, ma è allo stremo delle forze precipita col compagno che tentava di oltrepassarlo…
Ecco la prima lezione di oggi, una lezione che mille allenamenti non avrebbero potuto insegnarci: l’insidia più temibile non è il grasso, non è la pressione della gara, ma la stanchezza che si accumula nei muscoli scalata dopo scalata, cogliendo di sorpresa chi si appresta a compiere un’azione apparentemente scontata e sente le forza abbandonare le sue braccia davanti ai suoi occhi increduli e davanti ai suoi compagni che vorrebbero essere lassù ad offrire un appoggio, ma nulla possono.


Nuovo giro, la Stra Ferà conquista il premio in vetta e noi affrontiamo l’ultimo tentativo senza troppe speranze, dato il livello delle forza, ormai davvero minimo. Il primo ed il Palo convivono ormai come una coppia che, dopo anni di matrimonio, vive la routine quotidiana senza aspettarsi niente di eclatante, ma con una grande serenità al posto della forse più comprensibile rassegnazione. Secondo, terzo, quarto…vi risparmio il seguito: è la fotocopia della scalata precedente.


Nemmeno troppa delusione: sarà per un’altra volta, il divertimento è stato tantissimo. La fierezza e l’orgoglio per l’impresa compiuta sono incommensurabili. Ci siamo fatti onore e l’espressione di ammirazione del pubblico ne è la prova. Questa è la cosa più bella: la gente che ti guarda come una specie di eroe, indipendentemente dal risultato conseguito…e anche tra le squadre c’è il sentimento di una vittoria collettiva: abbiamo vinto tutti perché ci abbiamo provato.


Questa è la vera lezione della giornata.




Alberto l'Indomabile, sParcol





 

martedì 15 luglio 2008

Palo a Villa Cortese, 14 luglio 2008

Classico palo da oratorio alla sua 22° edizione (a sentire lo speaker), 5 squadre autoctone a contendersi i premi posizionati a 8 metri da terra.

Un bel bravo quindi ai ragazzi di Villa Cortese che al richiamo della gara non si tirano indietro: non è facile al giorno d'oggi trovare così tante persone disposte a cimentarsi in questo gioco.

Quantomeno stravaganti i nomi delle squadre, abbiamo tra gli altri "gli umidi", "gli amici di Timon", "i ragazzi del rugby"…altrettanto stravagante la tecnica di salita: evidentemente la partecipazione della Strà Ferà nelle due ultime edizioni ha lasciato il segno, tutti a cercare di copiare la tecnica (quella vera, con la T maiuscola), quasi tutti a sbagliare in pieno.

Ne sono seguite spettacolari cadute, grandi sbilanciamenti e giochi bulgari per mantenersi in asse.

Risultato: la prima squadra ad arrivare ai premi, dopo quasi un'ora di gara, è stata l'unica squadra che saliva con il metodo "classico" della piramide umana.

Un bel bravo quindi al pilone di questa squadra che mi dicono essere il prete dell'oratorio di Villa Cortese.

Per finire, un bravo anche alla squadra degli "amici di Timon", la stessa squadra che tre giorni prima aveva partecipato al super palo di Ravello con il nome Diciassedici. Evidentemente volevano operare sotto mentite spoglie!

Insomma, palo rocambolesco e molto entusiasmo sia da parte dei partecipanti che da parte del numeroso pubblico.

Stefano, Strà ferà

lunedì 7 luglio 2008

Ravello di Parabiago - Cuccagna 2008

Il Palo anche quest'anno è finito..in attesa dell'articolo potete cominciare a godervi le foto che raccontano molto di quello che è stato....http://picasaweb.google.it/Fotografaldo/Ravello2008 e poi ancora

http://picasaweb.google.it/walter.dellavedova/20080711CuccagnaRavelloParabiago

...abbiate pazienza, arriveranno anche i filmati!!

dedicato a tutti quelli che: il palo di ravello

aldo, strà ferà

Venerdì 11 luglio 2008 si terrà presso l'oratorio di Ravello la 4° edizione del Palo della Cuccagna, nell'ambito della Festa della Madonna della Neve (da giovedì 10 a lunedì 14 luglio 2008).
Questa'anno si cimenteranno nell'assalto al nuovo palo alto quasi 12 metri, 5 squadre. La Strà Ferà, squadra di casa, difenderà il titolo di fronte agli Elefanti Rosa di Busto Garolfo e alla squadra di Villa Cortese, rispettivamente alla seconda e quarta presenza al palo di Ravello, e alle 2 nuove matricole SParcol di Canegrate e Rugby Parabiago U19 ( in realtà questo è una specie di ritorno, dopo la presenza alle prime 2 edizioni con la squadra seniores).
Vederemo come andrà....sperando ovviamente nella presenza, anche all'ultimo minuto di qualche altra squadra locale come lo scorso anno (Casa Facile di Cesare Sala e I Borsani).

Possibile rivincita domenica 13 al Palo di Villa Cortese, che quest'anno inaugurerà l'uso della rete di protezione!

Ci vediamo venerdì!

Aldo, Strà Ferà

domenica 6 luglio 2008

Filago 2008 - Palo della Cuccagna

Con un pò di ritardo mi accingo a raccontarvi la serata di Filago, primo palo della cuccagna del 2008 e prima cuccagna con squadre abituate a confrontarsi spesso con altezze e tempi di salita che per noi ragazzi dell'oltreferrovia sono ancora piuttosto proibitivi..


I commenti al post lasciati dal Bunju e da Fano forse raccontano meglio delle parole che devo sforzarmi di trovare le emozioni di quella serata. Principalmente l'emozione e la contentezza di aver incontrato altre persone che sono appassionate di questo "passatempo" a metà fra gioco e sport, fra esercizio di forza e dimostrazione di tecnica, che tanto ci appassiona..

Per la cronaca sportiva, la Strà Ferà è arrivata terza, ma soprattutto è arrivata. 90 secondi per raggiungere il culmine del palo, 13.5 metri, altezza mai provata fino ad allora. Il diametro ridotto del palo (17 cm) ci ha decisamente facilitato le cose e ci ha permesso di utilizzare energie che su un palo ben più largo come il nostr di Ravello, mai sarebbero emerse. E poi i applausi della gente che ha riconosciuto l'impegno e la voglia della squadra esordiente, che non ha provato a vincere, come hanno invece tentato coraggiosamente I Diavoli di Gussago nella tornata da 40 sec. nel tentativo di soffiare la gara alla poi vincitrice Fonte Prealpi (Walter alla bandiera in 42 sec. prima della rituale discesa di testa) o come invece non hanno potuto, perchè penalizzati da un'estrazione sfortunata nell'ordine di partenza, i ragazzi della Aquile di Cividate (50 sec nel
tentativo "libero"). Ma pur non cercando la vittoria nel Palo, siamo tornati da Filago con il sacco pieno e tanta soddisfazione. Portato a casa l'obiettivo di non essere "pettinati" e "spennati", abbiamo avuto finalmente il piacere di gareggiare e condividere le emozioni di un Palo anche con i più forti.


Faremo tesoro di questa esperienza e la useremo nel nostro "girar per pali", aiutando i paesi e gli organizzatori della nostra zona a riportare lo spettacolo e l'attrazione della cuccagna al centro delle loro feste.



un pò di foto della serata...http://picasaweb.google.it/Fotografaldo/Filago2008

Aldo, Strà Ferà