lunedì 30 agosto 2010

Video 2010 on-line

Mi scuso per il tremendo ritardo con cui pubblico i primi video del 2010. Con un pò di pazienza arriveranno tutti.

Per ora sono disponibili quelli delle feste di:
Busto Garolfo, Bergamo Alta, Busto Arsizio e Azzago.

Nella sezione fotografica sono invece disponibili le foto di tutte i pali di questo 2010.
E' poi presente sul blog la galleria della foto delle squadre della cuccagna, una raccolta di tutte le squadre che abbiamo avuto il piacere di incontrare ai quasi 60 pali che la Strà Feà ha disputato dal suo esordio nel settembre 2004.
Ricordo a tutti che atraverso i "tag" è possibile ricercare per nome di squadra sia i video sia gli articoli in cui è citato il nome della squadra in oggetto. Sulla galleria immagini è attivo invece il servizio di ricerca "tag persona" così da facilitare i tanti concorrenti a ritrovare le foto che li hanno immortalati nello scivoloso cimento..

Aldo, Strà Ferà

lunedì 23 agosto 2010

Un sogno che si avvera - Il primo Titulo

Fraine 14 e 16 agosto 2010
Un anno dopo la splendida sorpresa che ci aveva riservato la piccola frazione di Fraine, ci ritroviamo sotto il medesimo palo ma con uno stato d'animo ben differente a causa della pioggia che incessante continua a cadere su tutto il nord Italia e non risparmia nemmeno la splendida cornice del lago d'Iseo... Eppure il giorno di Ferragosto 2009 ricordo benissimo come siamo rimasti tutti sorpresi nel trovare un luogo ancora così intatto, lontano dalla frenesia delle grandi città e dai luoghi di culto di villeggiatura: un posto dove ognuno ha un nome, ci si scambia un sorriso o un cordiale "buongiorno" anche con chi non si conosce, gli organizzatori della festa sempre pronti ad accogliere le tue richieste e a rifornirti di tutto il ben di Dio che le cucine riescono a sfornare.
La piazzetta è sempre la stessa, raccolta tutta attorno la festa ma stavolta è semideserta a causa del maltempo e lui, il palo, è sempre là, oggi solitario più che mai, ad attendere le squadre: alto circa 15 metri, ricoperto da uno spesso strato di grasso duro se ne sta in mezzo all'arena sperando, come noi, che il tempo migliori un poco. E invece.... Il tempo passa e la pioggia anzichè diminuire, aumenta sempre più creando veri e propri laghetti dove l'anno prima un sacco di coppie davano il via a balli e canti popolari: la decisione da prendere è per tutti un boccone amaro: sono le 23:00, la poca gente che c'era stà ormai rincasando e con gli organizzatori si decide di ritentare per il 16 Agosto cercando di trovare almeno 4 squadre per poter disputare la gara ed assegnare i bellissimi trofei che ogni anno Egidio, organizzatore nonchè factotum del palo della cuccagna, fà appositamente preparare per le squadre partecipanti. Sembra farlo apposta, ma quest'anno era un evento particolare perchè si festeggiavano i 60 anni di ricorrenza dell'assalto al palo della cuccagna in quel di Fraine, tant'è che era presente anche TeleBoario, un'emittente televisiva locale chiamata a riprendere i momenti più salienti di questo compleanno particolare.(http://www.teleboario.it/tbNews.asp?idV=3077)



Imboccando la strada del ritorno in macchina siamo un pò tutti delusi per il rinvio della gara, ma la gita fuoriporta è perlomeno valsa la pantagruelica mangiata che la Strà Ferà si è offerta al posto della gara: ravioli, trippa, stufato d'asino con polenta, carne salata coi fagioli, carne di cavallo, torte fatte in casa, non ci siamo fatti sfuggire nessuna leccornia e in più ad attenderci c'era il nostro tifoso numero uno, nonchè sponsor ufficiale della squadra, Giorgio Bressan con Riccardo (il nostro più giovane elemento della squadra, nonchè fratello di Ab e di Paolo, uno dei primi componenti della prima Strà Ferà).

Il 16 Agosto finalmente arriva e mentre ci ritroviamo a salire i tornanti che portano a Fraine riesco a risentire (finalmente!) le belle sensazioni dell'anno prima ammirando lo splendido paesaggio del lago d'Iseo circondato dalle montagne; una volta arrivati poi alla festa un pò di movimento c'è e il merito va ancora una volta agli organizzatori e ad Egidio che ha fatto dare l'annuncio tramite radio e tramite TeleBoario che il palo è stato rinviato, causa maltempo, al 16 Agosto, facendo stampare anche a tempo di record dei manifesti con l'annuncio dello spostamento della gara.
Il palo ovviamente è la che attende, ma le squadre???
Come per il 14, oltre a noi della Strà Ferà incontriamo Andrea dei fortissimi Galletti,.La sua squadra oggi è pò rimaneggiata, a causa di un altro palo organizzato dalle parti di Como. Ci sono un paio di nuovi elementi che destano, giustamente, la preoccupazione della Strà Ferà: uno, se non sbaglio, era stato visto salire come un gatto l'anno prima con la squadra del Rosengarden, l'altro invece era uno dei vecchi componenti dei Galletti (e noi pensiamo che probabilmente non fa pali da un pò di tempo, per cui arrugginito....)
Terza squadra si sono presentate le agguerrite Aquile che siamo riusciti a chiamare in extremis per salvare la manifestazione: complici le ferie e la chiamata del giorno prima, si presentano in tre più due elementi delle resistenti Pantere di Mornico.
Quarta ed ultima squadra è la migliore: grazie al ritrovato Walter Borghi, che nonostante l'infarto di due mesi prima fuma, beve, bestemmia e si diverte come al solito (per me il migliore della serata) è nata la squadra delle Bisce di Fraine, (messa in piedi il giorno prima) per l'iniziativa e la caparbietà proprio di Walter che è riuscito a racimolare 5 elementi da mandare al cimento col palo e il grasso.
Ci si cambia intanto che Beppe Rota, inviato di TeleBoario, intervista le squadre. Noi nel frattempo studiamo la tattica di salita: si parte con 30 secondi con incremento di 10 secondi a giro; siamo i primi estratti, secondi i Galletti, terze le Bisce di Fraine e per ultime le Aquile.

Il cileo è terso, le stelle lucciano, la squadra è concentrata nonostante gli 11 gradi che mi fanno tremare dentro la mia tutta puzzolente e si parte.
Come al solito i primi giri sono di pulizia ma qui nasce il primo vero problema: il grasso, dopo una settimana e la pioggia battente, è diventato durissimo, il più duro che abbia mai trovato, quindi ci si gioca la salita non tanto sulla velocità ma sulla resistenza... Al giro da 60 secondi la sesta posizione, quella per noi cruciale, è ancora avvolta in uno spesso strato di grasso nonostante la pulizia del giro prima, per cui decidiamo di non tentare; i Galletti invece ci provano, forti del Roberto che è abituato a bloccare sul grasso: salgono rapidi e precisi, tant'è che a circa 35/40 secondi Roberto è all'ottavo posto, si blocca per permettere all’ ex delpalosco di scavalcare e raggiungere la cima. Ma scendono. Roberto, seppure fortissimo, non poteva tenere nel grasso pieno dell'ottavo posto e soprattutto con un grasso così duro.
Nota a parte: l'elemento mezzo spelacchiato che si son portati dietro e che noi pensavamo fosse arrugginito è stato il migliore e il più forte.... Eravamo lì a guardarlo con le orecchie basse perchè saliva saltando, teneva duro ed era impressionante.
Provano le Bisce ma arrivano a stento alla quinta posizione; è il turno delle Aquile che tentano la salita ma il grasso è ancora troppo e già verso la 6° posizione ci sono segnali circa i problemi della loro tenuta sul ghiaccio.
Giro da 70 secondi: chiamo la squadra a raccolta e dico che è il nostro giro buono ricordando che di tempo ne abbiamo in abbondanza. AB deve tenere la sesta posizione inchiodandosi al palo e tenerne su 3; sotto di lui metto il mio asso nella manica, il Fante che farà da "tappo" nel caso in cui AB e la pila perda qualche centimetro per il grasso. Si parte, la pila in cinque risulta veloce, partono gli scavalchi e vedo AB bloccare come un toro alla sesta posizione; passano senza problemi e velocemente il Della e Fano e siamo all'ottava posizione ed ora tocca a me..... Mi viene in mente l'anno prima, stavamo per vincere, stesso palo, stessa posizione ma la pila finale non aveva retto e siamo scesi mentre io dovevo arrivare in cima: quasi mi viene un blocco psicologico ma fra me e me mi dico che se non passa poi avrei avuto Aldo che appena sceso mi avrebbe aspettato con un bastone, quindi meglio farselo passare.
Parto e sento Fabio duro come il cemento che non cedeva nemmeno di un millimetro: ottimo visto che sopra qualcosa si è perso dato l'abbondante grasso. Fabio ha fatto davvero da tappo come avevo pronosticato. Arrivo al Della e vedo che Fano si blocca all'ottavo per la paura che stessero scendendo tutti. In realtà son poi rimasti tutti inchiodati al palo fino alla fine..... Salgo su Fano che incredibilmente tiene sul grasso il mio peso e non mi sembra vero: sono alla tanto sognata bandierina che però non ne vuole sapere di venir via.... La strappo con tutte le mie forze a 50 secondi passati, forse 52 e capisco che quest'anno finalmente potrò alzare la coppa del primo classificato!!!
Una discesa a testa in giù liberatoria fa scordare la fatica della vetta.

C'è anche la gara di velocità che si aggiudicano i Galletti che ne hanno ancora: noi decidiamo per una puntata tranquilla, mischiando un po’ i ruoli e mandando alla 5° posizione anche Aldo, fermo nella sparata finale. Arriviamo in cima ad un minuto, lontani dal tempo dei Galletti e delle aquile. Ma la nostra gara e il nostro trofeo sono già al sicuro. La testa è ai festeggiamenti.
Ci ritroviamo tutti davanti al tavolo delle premiazioni: finalmente arriva il nostro turno e posso stringere, abbracciare e sollevare la coppa che mi sembra enorme, luccicante come non mai e soprattutto nostra.
Finiamo in allegria, con grappe e cantate a squarciagola con le altre squadre ma con un pò di malinconia perchè un sogno si è avverato: vincere la mega coppa di Fraine!

Bunju, Strà Ferà

giovedì 19 agosto 2010

Torre Boldone: il palo "eroico"

Torre Boldone, 11-08-2010. La giornata non prometteva nulla di buono: al mattino la pioggia non ha dato tregua e i timori che “Giove Pluvio” ci rovinasse la festa serale non ci ha abbandonato fino a quando non eravamo col naso all’insù a guardare la cima del palo posta a 15 metri di altezza.

Per la Strà Ferà quella di Torre Boldone era una nuova piazza che ha saputo regalarci una serata all’insegna del divertimento ma anche della fatica fisica pura: per colpa della Giulia, morosa, nonché futura moglie, che ci ha rubato Stefano per portarselo al mare una settimana e Oldani Senior che ha obbligato Fabio a starsene a casa a preparare la salsa verde, la squadra si è presentata con soli 4 elementi per un palo davvero impegnativo, all’appello erano presenti Aldo, AB, il Della e il sottoscritto pronti per una gara dal fiato corto e pochi momenti di riposo.

Grande elemento di curiosità e di felicità è stato il ritrovare le fortissime Aquile di Cividate al Piano che non incontravamo da ben tre anni: l’ultima volta era stato a Filago nel 2008 ed avevano fatto una bellissima gara ricca di emozioni.

Ci si cambia dietro al palco mentre avviene l’estrazione delle partenze: prima estratta la super favorita Fonte Prealpi di Villa D’Almè che era anche l’organizzatrice della manifestazione, seconda la Strà Ferà e terze le Aquile.

Si parte con giri da 30 secondi con incremento di 5 secondi a giro il che non ci dà un attimo di respiro a livello fisico: ad ogni giro di pulizia si scende col fiatone e non si ha modo di riprendere fiato che tocca di nuovo a noi, in più senza avere qualche riserva che conceda qualche giro di riposo.

Arriviamo al giro da 50 secondi, quello decisivo, e Fonte Prealpi tenta l’arrembaggio finale: sale bene nella prima parte del palo ma nella seconda metà, dove si inizia a scavalcare, qualcosa si inceppa nell’ultimo passaggio e l’ultimo uomo del fonte Prealpi giunge in vetta pigiando il tasto di arrivo sul filo del rasoio a 50 secondi. Tocca a noi, si parte con Aldo come piantone in quanto già spremuto ad oltranza nei giri di pulizia precedenti, Alberto, il Della e il sottoscritto; bene i primi scavalchi individuali ma quando ci si ritrova con tre posizioni ancora da coprire la stanchezza ha il sopravvento: Alberto parte e raggiunge l’ottava posizione, si lega ed aspetta paziente che arriviamo noi ma il Della sbaglia e non riesce a passare, parto io e mi ritrovo alla nona posizione senza riuscire a toccare la cima per 40 cm…. Mi lego ma né io né Ab abbiamo più forza nelle braccia e così siamo costretti a malincuore ripiegare.

E’ il turno delle Aquile che senza colpo ferire si aggiudicano il secondo e meritatissimo posto dando prova di una salita lineare, continua, senza intoppi: insomma proprio bella da vedere.

Il post gara, come al solito, si è svolto in maniera conviviale con le altre squadre, ovviamente parlando di palo della cuccagna, con le gambe sotto al tavolo gustando le prelibatezze locali tipiche della bergamasca, con arrosti, casoncelli, ottimi formaggi ed una bella birra fresca che lava via la fatica della serata. Un grazie quindi anche agli organizzatori della Festa del Cuore di torre Boldone per la generosità e per questo momento di aggregazione ludico-sportiva.

Bunju, Strà Ferà

BURE 2010 - E' ancora Fonte Prealpi

 

19 agosto 2010. Insieme alla cuccagna di Fraine (BS) e quella di Erba (CO), la manifestazione di Bure rappresenta per gli scalatori di cuccagna un ambito trofeo e una classica irrinunciabile. Ecco dall’ARENA.IT la cronaca di cosa è successo lunedì sera nell’edizione 2010.

Cuccagna, bergamaschi primi

SAN PIETRO IN CARIANO. La grande sfida al palo di Bure, alto 15 metri, è stata vinta dal team della Fonte Prealpi
I campioni sono tornati in gara e hanno messo in riga i bresciani di Lonato, i Campagnoli di Santa Maria di Zevio, i Tucani di Palù e i due team locali

18/08/2010

 

Paese che vai, cuccagna che trovi. Quella di Bure durante la Sagra dell'anguria, la sera dopo Ferragosto, offre l'intenso spettacolo dell'assalto a un palo alto 15 metri e mezzo, reso scivoloso da 20 chili di grasso industriale. È capace di mettere alla prova gli scalatori più esperti, ma attira anche arrampicatori alle prime armi, giovani e desiderosi di arrivare in cima prima di tutti. Solitamente l'assalto al palo conclude la sagra di Bure, invece quest'anno la festa è stata prolungata fino a stasera, con menu sempre ricchi e tante sorprese.
Ma la cuccagna di Bure da anni pare stregata. Dopo sette vittorie consecutive, infatti, dal 2002 al 2008, si confermano campionissimi della frazione carianese gli atleti della Fonti Prealpi di Almè (Bergamo), che si sono guadagnati prodotti tipici locali. Gli scalatori hanno toccato la cima al quinto assalto, durante la manche degli 80 secondi, ma gliene sono bastati 74, a tre minuti dal tempo massimo di un'ora di spettacolo stabilito dagli organizzatori per vivacizzare la gara e non stancare il pubblico. Un'eternità, se si considera che il loro record a Bure è di 58 secondi; già durante il quarto assalto a 60 secondi avrebbero potuto

clicca qui per leggere il resto dell'articolo oppure vai su http://www.larena.it/stories/Provincia/175662__cuccagna_bergamaschi_primi/

Camilla Madinelli

Aldo, Strà Ferà

 

mercoledì 18 agosto 2010

Momo (NO) - Festa di San Zeno e Santa Tecla 2010

Martedì 10 agosto 2010. Tocca a me raccontare il palo di Momo, non per meriti sportivi, ma solo per essere un novarese di adozione. È ormai più di cinque anni che lavoro nella bella città piemontese e un po’ mi sento affezionato. Non che frequenti molto l’ambiente novarese, sapete, dopo il lavoro non vedo l’ora di tornarmene a casa, visti anche i numerosi impegni (allenamenti del palo secondi solo alla cura del ricco orto fonte di tanti piaceri per la mia tavola e degli assidui frequentatori del “cortile Oldani”). Martedì scorso esco quindi dall’ufficio e invece di correre in stazione, mi lascio alle spalle la cupola del duomo e imbocco a passo da pensionato la strada che porta fino al lago d’Orta. Braccio fuori dal finestrino, musica a mille, aperta campagna…mi godo finalmente un viaggio di ritorno comodo. Ma quella sera di agosto la mia gita finisce ben prima a Momo alla festa di Santi Zeno e Tecla. Mi aspetta un palo da 13 metri pieno di grasso. Viste le zanzare la preoccupazione per l’imminente gara è immediatamente accantonata. Il dubbio dopo pochi minuti è quello di essere finiti alla festa della AVIS…Zanzare ovunque, tante e agguerrite e con una predilezione per le caviglie degli sventurati frequentatori delle serata..
 
Agguerrite anche le quattro squadre: noi reduci dal “solito” terzo posto di Azzago dopo una gara non del tutto convincente; gli Sgurini di Oleggio che da buoni padroni di casa non vogliono sfigurare; gli Elefanti Rosa di Busto Garolfo che cercano la consacrazione arrivando in cima ad un palo e la squadra del paese (Quei da Mom), palisti alla prima esperienza. Sorteggiati per primi dettiamo i tempi delle pulizie seguiti dalla squadra (quasi) di casa e dai nostri (quasi) concittadini. Arranca invece la squadra di Momo, che però raccoglie le simpatie e il tifo del pubblico. La pulizia prosegue veloce fino a raggiungere la sesta posizione: i tempi sembrano ormai maturi. Lasciamo agli Sgurini l’onere e l’onore di provare la cima. L’estrazione li mette dietro di noi e sono obbligati ad anticipare un giro le nostre mosse. La forza stavolta non è però sufficiente a vincere il grasso e la gravità. Gli Elefanti proseguono la pulizia togliendo l’ultimo grasso dalla 6° posizione..
Nel giro da 45 secondi il palo è decisamente più pulito. Calma, il tempo c’è… si arriva alla cima in 41 secondi: Aldo, io, AB, Della e il Capitano, con scavalco degli ultimi tre e AB blocca per tutti. Nel tentativo a tempo libero gli Sgurini si riscattano con una bella salita poco sopra i 40 secondi. Non riescono purtroppo ad arrivare in cima gli Elefanti Rosa che per ben due volte provano l’assalto al palo pulito e per tutte e due le volte arrivano solo a sfiorarne la cima: bravissimi ma dovete continuare a mangiare e crescere..
 
C’è tempo prima della meritata doccia per una salita in “pila”, permettendo così a Roberto, giovane componente della squadra di casa, di raggiungere la cima della cuccagna mostrando peraltro una più che discreta abilità nella risalita, a dispetto delle pochissime occasioni di cimentarsi nella scalata della cuccagna.
Dopo la meritata doccia calda, ci aspetta la premiazione con ottima e abbondante cena finale. Liscio a volume sostenuto, vin rosso e piatti a raffica fanno passare in un batter d’occhio il dopo gara.  S’è fatta l’ora, il giorno dopo si lavora e la strada da fare non è poca. E’ quasi la 1, 30…Non si può fare più tardi di così. Novara mi aspetta e le ore da passare nel letto, anche stanotte, sono proprie poche….
 
Fabio, Strà Ferà
 
 

martedì 17 agosto 2010

CUCCAGNA A SANTA VIOLA 2010

Spazio alle giovani leve, sui pali e sul blog!!
 
Azzago - 8 agosto 2010. Tutti alla sagra di Santa Viola ad Azzago!!!!! Che per la sua 36° edizione ripropone l'ormai storico palo della cuccagna.
5 squadre a contendersi quella bandierina rossa posta là in cima a 15 metri d'altezza, le ormai storiche Fonti Prealpi da Bergamo, gli Strà Ferà da Parabiago(MI), i Campagnoli da Santa Maria di Zevio (VR), i Malmessi da Lonato (BS) e i Sempre Onti da origini incerte ma comunque considerati i padroni di casa perchè provenienti da qualche paese limitrofo.
Il sorteggio favorisce, come se ne avessero bisogno, le Fonti Prealpi, a seguire i Malmessi, Sempre Onti, gli Strà Ferà e ultimi i Campagnoli; le scalate partono dai 40 secondi per poi salire di  5 secondi in 5 secondi fino alla prima squadra che si aggiudica la scalata, poi il tempo è libero e la classifica viene data in base al tempo di scalata di ogni squadra...
C'è una bellissima giornata, il clima perfetto e le squadre sono più agguerrite che mai e il pubblico pian piano si avvicina al campo di battaglia per sostenere i propri favoriti o solo per assistere allo spettacolo...
Si parte,tutto tranquillo.. le prime fasi sono solo di presentazione in fin dei conti, perchè già da li si può stimare la velocità e la forza delle squadre avversarie.
Arriva il giro dei 55 secondi... e il Walter (capitano delle Prealpi) si alza dalla sua postazione e si mette il passa montangna... brutto segno.. le speranze per le altre squadre di aggiudicarsi il primo posto scendono vertiginosamente, quasi si fossero buttate dal burrone che dista poco più di 20 metri dal campo gara...
Parte il conto alla rovescia e via partono... velocissimi come ormai ci hanno abituato, arrivano al decimo uomo, non ci arrivano, e subito un sorriso pervade tutte le altre squadre, ma hanno ancora tempo e lo sfruttano bene, smorzando quel barlume di speranza che ci aveva pervasi un attimo prima, arrivando in cima in 53 secondi.
Parte il tempo libero... provano subito i Malmessi ma scivolano forse per il grasso portato giù dai vincitori, poi i Sempre Onti, ma per quanto si impegnino non riescono a raggiungere la cima... arriva il turno della Strà Ferà arrivando in cima totalizzando un tempo di 69 secondi e infine i Campagnoli che partono spediti e impiegano 57 secondi a raggiungere la cima classificandosi quindi secondi...
A conclusione della gara tutti a cambiarsi e poi via ai tavoli per recuperare le energie usate e a concludere la serata tra chiacchere e risate, che accompagnano sempre ogni evento...
 
Davide, Campagnoli & Aldo, Strà Ferà
 

Avercelo lungo aiuta...La storia dei 20 cm che cambiarono la serata della Strà Ferà..

Filago (BG) 25 giugno 2010.
 
Bloccare + alti per guadagnare 10 cm ciascuno o bloccare bassi per rendere + agevole lo scavalco al compagno ed essere così più veloci?
52 sec nel giro da 55 dicono che il tempo c’era. Quello che però mancava erano i 20 per toccare la bandierina. Solitaria, sventolava sulla cima, vicina tanto da illudere tutti noi alla base e penso anche gli spettatori e le altre squadre di esserci finalmente arrivati, tanto lontana da non farsi toccare nemmeno sacrificando alla causa la cervicale di Fano.
La cuccagna di Filago, luglio 2010. 3 anni fa il nostro esordio nel circuito “pro”. Lo scorso anno un 3° posto dietro a Fonte Prealpi e agli Sgurini per 1 solo bruciante secondo. Quest’anno…pochi centimetri.
 
Un sorteggio non fortunato che ci aveva messo in coda ai rossi di Villa d’Almè e ai cugini in tuta blu di una “mista-bergamasca”, estratti per primi. La maggior incertezza per i nostri rivali sono i ranghi ridotti. 4 persone a squadra. Il minimo sindacale. Quando si è in pochi le forze devono essere oculatamente dosate su tutte le salite. Non c’è il morto come a briscola chiamata o il sorbetto fra il primo e il secondo. Fino al fine non ci si alza da tavola dice la mamma. La cuccagna è pur sempre un palo di ricoperto di grasso chi è avvezzo alla disciplina sa bene quanto sia importante indovinare una tattica che ti possa portare a evitare il grasso pieno...Anche soli pochi centimetri scivolati sul grasso possono rendere la tuta talmente scivolosa da non permettere di reggere gli scavalchi dei compagni. E’ frustante sentirsi impotenti scivolare giù..a me è capitato spesso, credeteci.
Sorteggiati per 3° non possiamo che cercare di accelerare la gara. La speranza è di pulire una posizione che possa ingolosire gli avversari a provare la conquista della cima con un tempo “stretto”. Per contro sappiamo pure di avere di fronte 2 squadre a cui non manca nulla, a partire dall’esperienza e la capacità di leggere le gara.
 
Si arriva così fra turni di pulizia vari al giro da 45. Fonte Prealpi tenta la cima. Ma la stanchezza e il grasso quando ti si presentano di fronte assieme sono ossi duri da battere. Uno scavalco non impeccabile, qualche secondo in più del solito appesi al compagno e non bloccati al palo a scaricare peso, ed è così che a 2 posizioni dalla cima i favoriti della serata si trovano a percorrere in anticipatamente palo in direzione opposta a quella voluta, congelati ancora nella posizione dello scavalco, fra il brusio di sorpresa degli habitué.
 
Ci guardiamo in faccia. Sono solo 3 anni che facciamo cuccagne a questo livello ed è la prima volta che vediamo fallire i ragazzi di Almè nel giro “comandato”. Ci troviamo sinceramente un pò impreparati. A più di qualcuno la gara sembrava essere finita con il giro da 40 sec. E invece abbiamo un’altra occasione. L’occasione. Il calcio di rigore. 45 sec per coprire i 13,5 metri che ci separano dalla cima in 4. Per i nostri tempi attuali ci sentiamo un po’ tirati. Non possiamo però nemmeno aspettare un altro giro. Vediamo.. ci si può arrivare forse in 8? Siamo un po’ più alti di loro, blocchiamo un po’ più alti di loro, c’è sempre il collo di stefano su cui salire, la bandiera magari quest’anno è solo a 13, 40….via, si parte, le gambe e le braccia girano bene, io grido come un folle per spingerli su. A 42 Andrea dà prova di equilibrio a oltre 12 metri da terra imitando la + nota etoile della scala roberto bolle. E’ sulle punte, in equilibrio molesto sulla boccia di Fano, la cui cervicale lo sta per mandarlo all’altro mondo…io non grido più, esce solo aria dai polmoni, la voce è finita al primo scavalco di AB. Ma perché Andrea non la stacca quella c.zz..di bandierina rossa? gli si sarà mica accorciato il braccio??? grido: appenditi alle corde! salta!!! prendila, prendila!!! Coprendo la voce dello speaker che dice STOP!! 45… li vedo scendere, senza la bandierina. Rigore tirato sul palo…Delusione bestiale..
 
Riprende il giro. I secondi a disposizione stavolta sono 50. Poco dopo qualcuno con una tuta blu e una bandierina rossa e un vago accento della bergamasca ci si avvicina e ci dice: è come se lo aveste vinto voi stasera, bravissimi, veramente. Ma io continuo a guardare Andrea. E penso: caro il mio bancario pacia-nèbia. ce l’hai proprio corto…il braccio.
 
Aldo, Strà Ferà
 

giovedì 5 agosto 2010

AGOSTO, UNA SCORPACCIATA DI PALI

Bijing – 5 agosto 2010
Per i ragazzi della Strà Ferà e per gli appassionati di cuccagna il mese che è appena iniziato non coincide nient’affatto con quello delle ferie.
Agosto un mese che riserva molte feste e con esse la possiblità di partecipare o assistere al palo della cuccagna.
Noi saremo impegnati in una tournè, quasi un tour de force, che ci porterà da domenica prossima 8 agosto in quel di Azzago (Verona) fino al giorno 16 al palo di Barni (Como). In mezzo altri appuntamenti fra le provincie di Novara e Bergamo.
Domenica 8: Azzago (Verona)
Lunedì 9: Palosco (Bergamo
Martedì 10: Momo (Novara)
Giovedì 12: Valbrembana (Bergamo)
Sabato 14: Fraine (Brescia o forse Verona..)
Lunedì 16: Barni (Como)
 
Vedremo se i ragazzi di Parabiago, dopo un inizio di stagione tutt’altro che brillante con le uscite di Carpenedolo e di Bergamo che hanno lasciato un po’ di amaro in bocca per le modeste prestazioni, riusciranno a mettere in mostra i miglioramenti fatti invece vedere a Filago e a dimostrate quindi di aver finalmente raggiunto un buon livello di competitività anche nelle gare tecnicamente e tatticamente più impegnative.
 
Per gli appassionati, non dimenticatevi che sempre lunedì 16 si terrà il tradizionale Palo di Bure (VR), alla festa dell’anguria, una vera classica cui partecipano ogni anno squadre di notevole livello.D’altronde un palo da 17 metri non può che richiamare solo gente del mestiere..
 
Aldo, Strà Ferà