venerdì 25 dicembre 2009

Santo Natale 2009

Un augurio di un sereno a Natale da parte di tutti i ragazzi, morose, mogli e tifosi della Strà Ferà di Parabiago ai tanti amici della cuccagna. L'anno che si avvia ormai a chiudersi è stato per tutti noi un'esperienza eccezionale, al di là di ogni immaginazione. Più volte ritrovandoci in questi ultimi mesi dell'anno e ripensando alla "stagione" 2009 ci siamo resi conto che quello che potevamo immaginare come una specie di fantasia, ai tempi delle nostre cuccagne di rione, si era incredibilmente trasformata in una realtà ancor più sorprendente e ricca di emozioni di quanto mai avremmo potuto credere. Da Verona a Carpenedolo, sui per le prealpi bergamasche e quelle bresciane, giù per le colline novaresi e per la Brianza, abbiamo conosciuto tantissime persone e visitato bellissimi posti. Personalmente, se il 2010 ci regalerà anche solo la metà del divertimento e delle cuccagne che questo 2009 ci ha riservato, sarà comunque un anno straordinario!
Un saluto particolare a tutte le squadre con cui abbiamo avuto il piacere di incontrare, senza citarne nessuna per non rischiare ovviamente di dimenticarne qualcuna...


La Strà Ferà

mercoledì 21 ottobre 2009

Erba: croce e delizia

30 ottobre 2009 - Ecco le immagini dell'avvincente e soleggiato assalto alla cuccagna di Erbra 2009: http://picasaweb.google.it/Fotografaldo/Erba2009


20 ottobre 2009 - A qualche giorno dall'intenso fine settimana ecco un breve riassunto di quanto successo in una delle due principali piazze lombarde nelle quali si è disputato l'assalto al palo; sto parlando della festa del Masigott, ad Erba, con la sua supercuccagna che per le Lepri rappresenta il palo di casa. La Strà ferà è riuscita ad esprimersi al meglio delle proprie possibilità: tanto sforzo non è stato però ripagato da una vittoria improbabile ma possibile! Torniamo a casa comunque contenti per la bella esperienza vissuta, l'ennesima di questa stagione assolutamente positiva (l'inverno si avvicina ed è normale incominciare a stilare i primi bilanci).

Fabio, il fante della squadra racconta così la sua domenica pomeriggio:

Fa freddo a Erba alle 5 del pomeriggio, quando ogni membro delle sei squadre è tenuto a firmare il regolamento del palo. Fa freddo, quando veniamo sorteggiati per primi e tirando fuori il fogliettino delle salite ci consoliamo pensando: "Ok, sappiamo cosa fare". Le altre squadre sembrano più rilassate, c'è chi dice di essere malaticcio, chi scherza indossando una parrucca inguardabile...

Appena il giudice si affaccia sul balcone che dà sulla piazza, noi siamo già pronti sotto al palo impazienti, quasi ad esortarlo a muoversi a dare inizio alla gara. Inizia la pulizia. Le squadre si alternano a togliere dal largo palo quel fastidioso grasso nero, reso ancor più appiccicoso dal freddo. Si va veloci, così il tentativo da 35 secondi e quello da 45 secondi passano in un lampo e ci si ritrova a pulire la seconda metà del palo.

Terzo tentativo da 55 secondi: "Si sale o si pulisce il settimo posto? Si era deciso che si puliva, impossibile salire col palo sporco in 55 secondi…". Consapevoli dei nostri limiti puliamo il settimo posto. Dopo la Strà Ferà le altre cinque squadre: la Mescola di Barni non fa meglio; I Rosen Garden di Palosco invece azzardano la salita, ma il palo è ancora troppo sporco e sono solo in 3 a scavalcare: niente da fare; i Malmessi di Lonato salgono senza raggiungere le altezze delle altre squadre; le Mezze Calzette di Erba, volenterose ragazze aiutate da qualche improbabile compagno/a, risalgono un paio di posizioni; infine le Lepri di Erba: sono loro i campioni in carica; squadra completa e forte in tutti i suoi membri, non sono difatti inferiori alle attese. Partono a spron battuto e nonostante qualche incertezza iniziale raggiungono la cima in 52 secondi! Impressionante la salita della lepre dal passamontagna rosso: l'Ibrahimovic della cuccagna. È sorprendente per la velocità e l'agilità con cui sale nonostante sia alto circa 2 metri.

La gente grida per i compaesani che per il quarto anno di fila vincono il palo della Sagra del Masigott. Niente da fare per noi. Il palo è perso, anzi, il palo è vinto alla grande dalle Lepri. A togliere qualsiasi rimorso per la non-salita al tentativo precedente, è la scalata a tempo libero che ci vede raggiungere la cima in meno di 60 secondi. Ma non basta neanche per il secondo posto: i Rosen Garden forti del Robertino (il Messi della Cuccagna) salgono in 49 secondi!

La gara è ormai finita, le posizioni delineate, ma c'è tempo per assistere ancora a due salite memorabili: I Malmessi di Lonato che, scavalcando alla vecchia maniera, raggiungono la cima a 15 metri e mezzo in solo due persone: eroici! E la scalata delle ragazze di Erba, aiutate dalle altre squadre: una di loro (massimo rispetto) sale fino alla penultima posizione, blocca (a 14 m!) e si fa scavalcare dal moroso, il Lorenzo delle Lepri, che raggiunge così la cima. Grandiosa. La piazza ormai in ombra, guarda con ammirazione quella strana coppia ancora illuminata dal sole.

Ricomincia a far freddo. La marea di gente che c'era durante il palo se ne va. Ci si lava alla fontanella in piazza con le persone che guardano e chiedono con insistenza: "Avete vinto voi il palo?", "No, hanno vinto le Lepri…Noo signora, siamo arrivati terzi…Nooo, ma l'anno prossimo vinciamo noi…Si sciura, l'abbiamo vinto noi, non si vede?"…rodendo un bel po'.

Con i piedi ghiacciati andiamo a farci una birra e salamella ma non basta a placare la fame: tentati dalla cucina non riusciamo a resistere ad un piatto di cossoeula con polenta e un tucalin da zola. Eccezionale.

Fabio – Strà Ferà

Concluderei l'articolo dicendo che, se è vero che il freddo l'ha fatta da padrone nel pre-gara, è altrettanto vero che il calore del pubblico presente è riuscito a scaldare cuori e muscoli degli atleti in gara: lassù, appollaiato a 15 metri da terra, guardando verso il basso ho visto una quantità di gente talmente esagerata da non riuscire quasi a credere ai miei occhi…che bello!

Stefano – Strà Ferà

giovedì 15 ottobre 2009

Brianza, terra di cuccagna

14 ottobre 2009 - Il prossimo week-end riserverà per tutti gli appassionati della cuccagna e per tutti i curiosi un doppio attesissimo appuntamento. 2 le manifestazioni che quest'anno cadono in concomitanza, domenica 18 ottobre. Non ci sarà quindi la possibilità per i partecipanti e per gli interessati di assistere ad entrambi gli eventi, ma l'imbarazzo della scelta questo sì!

La Brianza ospita la storica cuccagna di Erba, manifestazione che trova come di consueto una spendida cornice nella Sagra del Masigott, mentre Giussano sarà la piazza nella quale si terrà l'annuale Memorial Alessandro Vertemati.

La Strà Ferà dopo la parentesi "ufficiosa" dello scorso anno si presenterà la prossima domenica ad Erba a ranghi completi, partecipando a quella che per molti versi è stata la cuccagna che ha segnato la nascita della squadra o comunque lo spirito di volersi confrontare con chi della cuccagna aveva già fatto più che una passione. Una cuccagna quindi che per i ragazzi dell'oltreferrovia di Parabiago rappresenta una specie di passaggio fondamentale nella storia del team, una prova d'esame, di maturità.

A Giussano, con l'organizzazione della Fonte Prealpi, si ritroveranno invece numerose alttre squadre, a ricordare la memoria di Alessandro Vertemati, affrontandosi in una specie di Final Series della stagione.

Un invito esteso quindi a tutti coloro che domenica sono perciò alla ricerca di un buon motivo per passare il pomeriggio fuori casa: scegliete dove andare, avete solo l'imbarazzo della scelta. Ma non restate ad annoiarvi sul divano!

Aldo, Strà Ferà

Bracca 2009 - Innasi e indrè de Bèrghem

12 ottobre 2009 - Per i nostri amici della Strà ferà il ritrovo è fissato per le 14e15, solito caffè offerto dal capitano, quindi la piccola compagine monta in macchina e si parte alla volta di Bracca, ameno paesello abbarbicato a mezza costa su uno dei tanti rilievi posti a sentinella all’inizio della Val Brembana. Sono queste le zone di influenza del Fonti Prealpi, squadra della vicina Villa D’alme: è normale che ad ogni festa si colga l’occasione per organizzare una cuccagna e vedere così all’opera gli acrobati in rosso. A Bracca questo fine settimana si festeggia l’arrivo dell’autunno nella ormai tradizionale festa delle castagne.
La strada incomincia a salire, le due macchine toccano paesi mitici che richiamano alla memoria squadre di scalatori della cuccagna che hanno fatto la storia di questo sport: Paladina, Villa d’Almè…tra una battuta ed un discorso serio il viaggio passa veloce e soltanto una lieve preoccupazione sfiora i baldi giovani alla vista della colonna di automobili che già si sta formando in uscita dalla valle: si preannuncia un viaggio di ritorno epico!
La Strà ferà lascia la provinciale ed incomincia ad inerpicarsi lungo una stretta strada a tornanti, strada resa ancora più stretta dalle numerose macchine parcheggiate ai suoi lati: i più arguti incominciano a capire che sarà davvero difficile riuscire ad arrivare a destinazione comodamente seduti in macchina. Vengono ignorati ben due cartelli di divieto di accesso, viene corrotto un vigile urbano posto a sentinella del paese in festa: le due macchine della Strà ferà si ritrovano completamente bloccate in mezzo alla folla che riempie le viuzze di Bracca, folla intenta a curiosare tra le tante bancarelle enogastronomiche. Il provvido intervento dei colleghi-amici del Fonti Prealpi evita il peggio: i due autisti riescono nella difficile operazione di parcheggio, terminata la quale è subito tempo di pensare alle cose serie: il palo incombe con i suoi 13 metri e mezzo di altezza!
La festa è carina: nello spazio di pochi metri quadrati (gli unici quasi pianeggianti del paese) abbiamo l’area di cottura delle castagne, la balere, la cucina ed il tendone mensa. L’orchestra intona la sempre verde “Noter de Berghem”, alla fine della quale lo speaker invita le squadre della cuccagna a portarsi alla base del palo per dare inizio all’assalto: oltre alla Strà ferà ed agli organizzatori del Fonti Prealpi saranno della partita anche le Pantere, già più volte incontrate nell’arco della stagione agonistica. Si incomincia con un tentativo da 30 secondi; l’incremento di tempo tra un tentativo ed il successivo sarà di 5 secondi: Pantere, Fonti Prealpi e Strà ferà si alterneranno in quest’ordine nell’assalto alla cuccagna.
Con il susseguirsi dei tentativi viene portata avanti la pulizia del palo. A terra il pubblico segue con attenzione quanto avviene alle alte quote; lassù in alto chi sta pulendo il palo cerca di compiere l’operazione con la massima professionalità possibile; fare scorrere la mano aderente al palo fino a raccogliere la massima quantità di grasso possibile, quindi distendere il braccio e con un netto colpo del polso lanciare la patacca untuosa sul pubblico là sotto: questi, in sintesi, i movimenti base.
Nel tentativo da 40 secondi la Strà ferà completa la pulizia della quarta posizione, pulizia precedentemente incominciata dal Fonti Prealpi; il tentativo successivo sarà quello che vedrà in cima al palo proprio i rossi di Almè, nel tempo non proprio stratosferico di 44 secondi; anche la Strà ferà toccherà i premi nel tentativo a tempo libero. Ottima prestazione la loro, la squadra gira che è una meraviglia, i movimenti vengono eseguiti sufficientemente bene ed in 53 secondi i ragazzi di Parabiago sono in cima con il solito Bunju.
In entrambi i casi i premi vengono staccati e gettati al pubblico: fortunatamente nulla di pericoloso, stiamo parlando di palloni di plastica e caramelle, immediatamente contesi da una mandria inferocita di bambini.
Anche le pantere tentano la cima ma devono desistere a pochi metri dal traguardo: la pantera impegnata nello scavalco del compagno ha esaurito le proprie forze; è in questi momenti che il vuoto sotto le proprie chiappe pesa come un macigno sulla forza di volontà che obbligherebbe a continuare nello sforzo! Bisogna necessariamente applaudire la squadra che fino all’ultimo ci ha provato.
La gara è finita, la struttura di protezione viene smontata, gli atleti possono levarsi le tute ritornando ad essere uomini “normali”: c’è davvero così tanta differenza tra uno scalatore di cuccagne in divisa e lo stesso scalatore in borghese? A Bracca è successo anche che una persona del pubblico riconoscesse, nel personaggio lercio e visibilmente affaticato appena sceso dal palo dopo un tentativo particolarmente faticoso il proprio direttore di banca. Voci di corridoio dicono che sia corso, scioccato, da uno psicologo…
I nostri amici della Strà ferà non si trattengono poi molto; salutano gli amici rimasti, recuperano una certa quantità di cibo da consumare nel viaggio di ritorno e via verso casa…non molto tempo dopo li ritroveremo in coda lungo la tangenziale di Milano a condividere il destino di molti altri bauscioni milanesi, la maggior parte dei quali si spara queste vie crucis ogni fine settimana solo per poter dire: «ho la seconda casa in montagna e ci passo tutti i weekend».
Qualcuno dei nostri eroi farà allora notare che la tortura dell’attesa in coda non ha nulla da spartire con quella fisica di una gara di assalto alla cuccagna: decisamente meglio riempirsi di grasso e farsi violentare dai compagni che si stanno arrampicando sul tuo corpo: alla prossima cuccagna!

Fano, Strà Ferà

mercoledì 7 ottobre 2009

OTTOBRE - CUCCAGNE E CASTAGNE

08/10/2009 - Siamo arrivati ad ottobre. Salvo pochissime eccezioni, il mese delle castagne che porta con sè l'autunno, segna la conclusione della stagione cuccagnesca.

Per la prima volta quest'anno la Strà Ferà parteciperà ad una classicissime delle cuccagne della Bergamasca. In quel di Bracca, val Brembana, domenica 11, ore 17 si terrà l'atteso palo della cuccagna che vedrà protagoniste diverse formazioni della bergamasca, fra cui i "padroni di casa" della Fonte Prealpi dalla vicina Villa D'Almè.
http://www.valbrembanaweb.com/valbrembanaweb/manifestazioni/ottobre_2009/festa-delle-castagne/festa-delle-castagne.html

http://forum.valbrembanaweb.com/manifestazioni-valle-brembana-f90/festa-delle-castagne-bracca-t3821.html


La domenica successiva, i ragazzi dell'oltreferrovia saranno invece ospiti a un'altra storica ed importantissima manifestazione ai piedi delle prealpi lombarde: la supercuccagna della Sagra del Masigott di Erba. Detentori del titolo da 3 anni sono le Lepri di Erba. Atteso il ritorno ad Erba dei ragazzi del Palosco, dopo il "rientro" in occasione della ferragostiana cuccagna di Fraine.

E infine, data recentissima, domenica 25 la Strà Ferà ringrazierà i fratelli Borsani di Ravello, generosi prestatori d'opera nell'organizzazione delle cuccagna cittadine, con una manifestazione presso il loro nuovo locale, il GINGIA CLUB di Ravello, cui sono invitate le tante squadre della zona con le quali abbiamo avuto il piacere di dividere gran parte delle cuccagne dell'anno in corso. Seguirà, come solito, un lungo e chiassoso aperitivo...


Aldo, Strà Ferà

martedì 29 settembre 2009

Vanzago 2009. Palio dei Rioni e Festa dell'Oratorio

29 settembre 2009 - Le foto della cuccagna di domenica 27: http://picasaweb.google.it/Fotografaldo/Vanzago2009
Grande la presenza di pubblico, complice la splendida giornata di sole e la partecipazione alla manifestazione di 2 squadre locali. Un grazie agli organizzatori (Eleonora, Gabriele, Marco e lo speaker Andrea) per l'ottima cena e per la possibilità che ci è stata offerta di esibirci e divertirci di fronte a un così caloroso pubblico.

02 Ottobre 2009 - La corsa dei bambini sotto al palo per recuperare le caramelle del premio è sicuramente l’immagine più bella e più rappresentativa dello scorso weekend cuccagnistico. Noncuranti del grasso e dei rimproveri dei genitori, ripuliscono in un batter di ciglia il campo. Dopo il successo di Nerviano eccoci all’oratorio di Vanzago dove la cuccagna mancava da anni. La gente accorsa alla festa dell’oratorio partecipa alla manifestazione con entusiasmo, incitando le due squadre locali di ragazzi più o meno giovani che con qualche difficoltà si arrampicano più sulla rete di protezione che sul palo (per gran piacere di Aldo). Non mancano colpi proibiti: i cucagnati sanno che una volta sul palo i loro migliori amici diventano il ginocchio (puntato sulla spalla o sulla coscia) e il colletto (il compagno che sale si aggrappa al colletto di quello attaccato al palo). Ma Vanzago vanta l’introduzione di un nuovo colpo: la spremuta. Ci si aggrappa alla testa del compagno sul palo come se fosse un’arancia da spremere…che male! Ma non devono disperare i neofiti del palo: è solo questione di allenamento e di abitudine. La dimostrazione sono le altre due squadre: la Stra Ferà (organizzatrice, nonché vincitrice del palo) e la premiata ditta BDV + Gli elefanti rosa, per l’occasione riuniti in un’unica squadra. La scalata al palo è stata condotta come al solito in modo che tutte le squadre potessero arrivare a qualche premio, lasciando solo alla fine, spazio alle squadre più esperte di tentare la cima lottando contro il tempo.Gran festa e gran spettacolo a Vanzago: bambini seduti attorno al palo pronti a scattare, genitori più defilati consapevoli del grasso che vola pericolosamente e qualche nonno che non trova dove sedersi in santa pace a gustarsi la cuccagna... La sera continua con un’ottima cena (complimenti per la cucina e il servizio!), una bella cantata e fuochi artificiali fatti sul campo di gara che hanno concluso degnamente una bellissima festa.

Aldo e Fabio, Strà Ferà

lunedì 21 settembre 2009

A Cavallo del Ticino, le cuccagne di Cimbro e Oleggio

21 settembre 2009 - Prime immagini del week-end cuccagnistico passato a cavallo delle provincie di varese e novara, poco distanti dalle sponde del fiume Ticino che segna il confine fra Piemonte e Lombardia.
Abbiamo avuto il piacere di essere ospiti di 2 splendide manifestazioni, molto vicine per spirito a quel modo di vivere la cuccagna che ci anima in quest'avventura che volge ormai verso la fine del 6° anno.
E proprio ieri, in compagnia dei Bradipi e degli Sgurini, la Strà Ferà ha festeggiato la propria 40° partecipazione ad una cuccagna. Sempre per le statistiche, quella di ieri è stata anche la prima cuccagna nel vicino Piemonte, che diventa così la 3° regione, dopo ovviamente la Lombardia, e il Veneto ad essere stata visitata dalla Strà Ferà. E anche se non è arrivata la vittoria sul campo di ieri (o sul palo sarebbe forse più corretto dire), l'ambiente e le persone con cui abbiamo avuto il piacere di passare il pomeriggio e la serata hanno reso estremamente speciale e preziosa la giornata di ieri.
Un grazie particolare al Sig. Gabriele di Oleggio, egregio "padrone di casa".

http://picasaweb.google.it/Fotografaldo/Oleggio2009
http://picasaweb.google.it/Fotografaldo/Cimbro2009

Aldo, Strà Ferà

lunedì 14 settembre 2009

Nerviano 2009, tutti pazzi per la cuccagna

sabato 19 settembre 2009: on-line le nuove foto della cuccagna di Nerviano 2009.
http://picasaweb.google.it/Fotografaldo/Nerviano2009

Lunedì 14 settembre 2009 - Nerviano capitale della cuccagna. Se anni fà, quando abbiamo iniziato, se avessimo pensato a come sarebbe dovuta essere una manifestazione di propaganda perfettam, probabilmente non saremmo stati capaci di immaginarci niente di più di quello a cui abbiamo avuto la fortuna di assistere e partecipare domenica pomeriggio.

Grande l'impegno dei BdV, e non me ne vogliano gli altri, in particolare di Lucio. Una sorpresa per me, non certo per chi come il Della ben lo conosce da anni, nel constatare la sua voglia, il suo impegno e la disponibilità profusi in quest'avventura della cuccagna. Avventura iniziata 1anno fà e che ieri ha portato lui e gli altri ragazzi dei BdV (Enrico "Engry", Marco "Porz", Luca "Ska(zzo)", Lucio, Luca"Touch" (o Tazza, o Naz), Andrea "Dema") a toccare per la prima volta la cima dei 12 metri. Davanti ai loro amici, famigliari, a casa loro. Un applauso, mio personale quindi, ma che posso estendere anche a nome di tutta la Strà Ferà senza paura alcuna di sbagliarmi, a questa squadra nella quale vedo e ritrovo le stesse motivazioni che hanno spinto noi a vivere il divertimento della cuccagna.
E poi, dettaglio non certo secondario, le altre 4 squadre di ragazzi di Nerviano. Fra queste una interamente di ragazze 17-enni, ribattezzate per l'occasione 'le triceratope arancioni' e un'altra di ragazzi delle scuole medie, capaci di araggiungere addirittura la 5°posizione. E un pubblico, complice ovviamente la larga partecipazione locale, veramente numeroso. Una festa della cuccagna, una promozione per questa disciplina/gioco incredibile. E per noi, la grande soddisfazione di aver centrato l'obiettivo.
Per la Strà Ferà un bilancio positivo anche dal punto di vista "agonistico". Buon allenamento, che ha permesso ai ragazzi capitanati dal Bunju, dopo la prima uscita della settimana precedente nel palo di casa, di riprendere confidenza con la quota, riportandosi sui tempi di salita intorno ai 43-45 sec sui 12 metri, senza dimostrare partiacolari problemi e lasciando intravedere possibilità ulteriore miglioramento.
A Fano le redini degli allenamenti, per trovare la giusta formula per l'ulteriore salto di qualità dei ragazzi in tuta blu. Da segnalare l'esordio del goivanissimo Riccardino, fratello di AB e terzo dei Bressan ad indossare la casacca del sodalizio dell'oltreferrovia di Parabiago. La prima salita, in gara, di Aldo al 5° posto e la sempre maggior confidenza di Fabio a guadagnare posizioni in salita.

Numerosi i siparietti all'interno della gara. Gli Elefanti Rosa intenti nei modi meno ortodossi possibili, a lottare contro la rete di protezione nel tentativo di recuperare i premi maldestramenti caduti in trappola della stessa. Caramelle a pioggia sul pubblico per tutta la gara, discesa finale di testa del Bunju, (che gli vale la prima richiesta ufficiale di autografo!!!) e a chiudere coriandoli sparati dalla sommità della cuccagna nella salita a squadre unite con Lucio (finalmente) sulla cima.

Doverosa e attesa la cena finale per tutti i partecipanti, fra teglie che si susseguono inframezzate da alcuni dei gastronomici premi che la strà Ferà sacrifica sul piatto della festa. Al susseguirsi di bottiglie stappate, l'atmosfera si fà sempre più gioviale. Ecco quindi gli Elefanti inscenare il loro ormai consueto siparietto musicale. Lo sgraziato starnazzare di Ricky & Co. attira quindi il curato, coetaneo del nostro capitano, deisderoso di capire quale sia l'origine del fastidioso volume di voce. E come sempre accade in questi frangenti, il microfono viene prontamente strappato con l'inganno all'incerto Don Ivan che perde quindi da quel momento le redini del tavolo cuccagna...

Prossimo appuntamento con la cuccagna organizzata dalla Strà Ferà a domenica 27 in quel di Vanzago.

Aldo, Strà Ferà

venerdì 11 settembre 2009

Nerviano - Festa dell'Oratorio Santo Stefano 2009

Lunedì 14 settembre 2009
Le foto della cuccagna:http://picasaweb.google.it/Fotografaldo/Nerviano2009
Se avete altre foto della manifestazione e desiderate pubblicarle sul nostro blog, potete contattarmi all'email che trovate nel mio profilo, sulla spalla destra del blog.

Aldo, Strà Ferà

Domenica 13 settembre, ore 18.00.
Ben 6 squadre ad animare questa cuccagna, che dopo un anno di pausa e in occasione delle battute conclusive dei lavori di ristrutturazione, torna ad animare la festa dell'oratorio centrale di Nerviano.
Belli daVedere padroni di casa e attesi protagonisti, Strà Ferà ospite d'onore ed Elefanti Rosa sempre in coppia ai cugini di Nerviano. E poi attese ben 3 compagini locali composte da giovani e giocanissimi atleti al battesimo del grasso.

Ma soprattutto, il ritorno di Aldo alla puliza del palo? Questo è almeno il mio personale e interessato augurio. Proprio per questo, accontentando gli altri ragazzi della squadra, ecco a lato il primo sondaggio del blog! Votate mi raccomando!

Aldo, Strà Ferà

martedì 8 settembre 2009

Festa Patronale del Rione Giò dà la Strà Ferà 2009, Parabiago (MI) - LA CUCCAGNA

08 settembre 2009 - Il palo di casa ha per ogni squadra un qualcosa di particolare, un sapore diverso ed unico. La Strà Ferà ieri si presentava al gran completo con un Aldo stranamente agitato, il Bunju praticamente in botta, ed un AB che girava semi nudo per il campo da calcio nonostante la temperatura non proprio estiva. Sarà che c'è tua zia che ti guarda, i tuoi amici che ci tengono a salutarti prima che il tuo corpo e i tuoi capelli puzzino di grasso, sarà che è casa tua e quindi la voglia di essere
protagonista diventa quasi soffocante, sarà tutto quello che vuoi, ma i ragazzi dell'oltreferrovia sembravano un manipolo di sprovveduti 18enni all' esame della patente.

Ero un po' preoccupato per il nuovo regolamento, per la gara... vorresti che tutto sia perfetto, essere sicuro di non sbagliare nulla nei tuoi turni di salita nonostante le 3 settimane di vacanza che depositano quell'invisibile velo di ruggine sui meccanismi così ben oliati della squadra…vorresti donare al pubblico presente uno spettacolo unico, di quelli che ad anni di distanza
la gente ne parla ancora.
Abbinato all'assalto alla cuccagna ecco anche il concorso "indovina l' altezza del palo". Avete presente quei pensionati che "so solo io come va il mondo" credono di saperla sempre un po' più lunga degli altri? Ebbene, ieri sera avreste potuto vederli all'opera mentre cercavano di indovinare l' altezza del palo prendendo a riferimento chi i balconi più vicini, chi le ombre proiettate a terra in un improbabile problema trigonometrico, chi la stella polare…
Alta tensione ed altissima emozione insomma, anche a causa dell' "evento nell'evento", la presenza degli acrobati dei Bradipi di Oleggio, per intenderci quelli che volano sui pali nonostante il nome decisamente fuorviante. Personalmente è stato un onore poter ospitare i Bradipi, che per
noi hanno rappresentato negli anni passati un punto di riferimento, oserei dire un punto di svolta nella storia della nostra squadra. Arrampicavamo sulle spalle dei nostri compagni trazionando alla morte sulle braccia, senza avere la più pallida idea di cosa volessero dire le parole tecnica,
bloccaggio, scavalco…ed eravamo pure convinti di essere forti! Poi ecco che questi bradipi ci portano via un palo salendo in un terzo del tempo impiegato da noi e meravigliando il pubblico con bloccaggi e scavalchi d' alta scuola…insomma, è proprio in questi momenti che capisci che stai
scrivendo sulla pagina sbagliata e nella lingua sbagliata e quello che hai scritto fino ad ora è servito solo a scaldare la penna…

Questi sono i momenti nei quali o getti tutto alle ortiche o metti giù la testa, fai il pieno di umiltà e ci dai dentro per migliorare. La gara è stata strana, nel senso che ad un certo punto, si è deciso,
pensando di dare piena possibilità a tutte le squadre di raggiungere la cima, di permettere la scalata in 5 persone. La decisione giusta, sarebbe forse stata quella di permetterlo sin dall'inizio. Tant'è. 43.5 sec, al limite della soglia dei 45 e la Strà Ferà tocca la cima al 5° turno di assalto. I Bradipi guadagnano la posizione d'onore, coprendo 7 posizioni di scalata. La cuccagna del giorno prima e le nuove leve purtroppo non danno a
Maurizio ed Adriano la possibilità di conquistare la vetta. 3° gradino del podio agli Elefanti Rosa. La loro salita alla 6° posizione è stata un' espressione di testarda e pura ignoranza agonistica. Si sale e si scavalca finchè le braccia non si sentono più. Ai piedi del podio I BDV. Nervosi, sicuramente spiazzati dalla limitazione per gran parte della gara a 4
uomini, sicuramente si sono espressi enormemente al di sotto delle loro potenzialità. Engry, Lucio & Co. sapranno sicuramente trovare i giusti stimoli per la prossima domenica, in occasione della loro prima organizzazione nel palo di casa.

Siparietto tragicomico finale in quella che è stata la salita conclusiva a squadre riunite per la misurazione del palo. Evidentemente l'incertezza sull 'altezza ha mandato in confusione anche i partecipanti, che per un qualche strano scherzo della geometria, al primo tentativo di misurazione pur salendo in 8 si sono poi trovati lontani dalla cima…evidentemente il grasso si era affezionato al nostro palo e non voleva proprio andarsene, oppure qualcuna della voci " al sarà oltu dasdòtt metar tuti", magari aveva sbagliato meno del previsto.

Due parole sul punto di vista dell'organizzazione: rimango fermamente convinto che il palo piazzato in mezzo al campo avrebbe fatto un figurone incredibile. La formula presentata ha sicuramente riscosso un buon apprezzamento da parte del pubblico, che ormai avvezzo da qualche anno alle nostre esibizioni , ha potuto vedere uno spettacolo nuovo.Il resto, migliorerà, col tempo e con l'esperienza. Un grazie poi al Fulvio Raffanini e a tutti i ragazzi che hanno contribuito alla festa e rimpinguare la tavola su cui tutti i partecipanti hanno letteralmente potuto abbuffarsi fra trippa, costate, formaggi ed affettati.
E un grazie a Maurizio, Adriano e agli altri Bradipi, per la bellissima esperienza assieme e per il dopo gara, la chiaccherata e gli aneddoti di cuccagne che oggi possiamo solo sognarci. E ai nostri cugini di cuccagna BDV ed Elefanti Rosa, sempre presenti e di cui, a nome di tutta la squadra,
siamo sempre più orgogliosi.

All'anno prossimo, con la promessa di fare ancora meglio ed offrire al pubblico uno spettacolo ancor più avvincente.

Aldo e Fano, Strà Ferà

lunedì 7 settembre 2009

Festa Patronale del Rione Giò dà la Strà Ferà 2009, Parabiago (MI)

07 settembre 2009 - Stasera ore 21.30 presso la festa patronale della
Parrocchia di Gesù Crocefisso del Rione Oltreferrovia di Parabiago (MI), si
terrà dell'assalto al palo della cuccagna.
Tradizione riportata a Parabiago nel 2003 per iniziativa del nostro attuale
allenatore Stefano Conti, dopo la battuta d'arresto nel 2007 in concomitanza
coi lavori di costruzione del nuovo centro polifunzionale dell'oratorio,
ques'anno si terrà quindi la la 6° edizione della manifestazione. Di anno in
anno il livello delle squadre partecipanti si è via via accresciuto. Nel
2004 proprio il palo dell'oltreforrvia ha segnato il debutto dei ragazzi
della Strà Ferà, squadra nata con il preciso scopo di contendere il titolo
alla squadra dell'oratorio dell'allora duo Stefano-Frenk. Il tempo ha poi
portato a sotterrare l'ascia di guerra fra le 2 squadre cugine (in senso
proprio del termine!) per il comune obiettivo di coltivare e dare ossigeno a
questa nuova passione. Arriviamo così a quest'anno, con l'esperienza
maturata nelle ultime 2 stagioni anche nell'organizzazione di questi eventi,
che ci permetterà finalmente di offrire un nuovo spettacolo alle tante
persone che ogni anno attirate anche dalla splendida cucina dello chef
Fulvio Raffanini (organizzatorre della festa e titolare dello storico locale
Corte Lombarda di Cantalupo) si ritrovano attorno alla cuccagna a riscoprire
ricordi sbiaditi di gioventù e ad applaudire la voglia di mettersi alla
prova dei ragazzi che sifdano la gravità il grasso e la fatica.
Come detto nuova formula. O meglio, formula classica. Una gara.
Tradizionale, con vittoria della cuccagna alla prima squadra che raggiungerà
la vetta. 4 squadre avvezze all'assalto di cuccagne anche oltre i 10 metri e
una di queste protagonista negli anni d'oro di questa disciplina, di sfide
con le squadre bergamasche, bresciane e venete nel campionato italiano di
Palo della Cuccagna. Fondamentale quindi l'estrazione e la tattica che ogni
squadra sceglierà o sarà costretta a scegliere pee indovinare il turno
giusto per tentare l'assalto. E poi la solita incognita: la mano
dell'ingrassatore.
Un suggerimento. Anche se è lunedì non lasciatevi tentare dalla poltrona e
dal facile sonno. Lo spettacolo merità l'uscita di casa e di solito anche il
dopo cuccagna regala sempre piacevoli "siparietti"...

In abbinata alla gara, la lotteria con scommessa sull'altezza esatta della
cuccagna.

Aldo, Strà Ferà

mercoledì 19 agosto 2009

Cuccagna di Bure - per l'uomo che non deve chiedere mai

Sabato scorso, a conclusione del palo di Fraine (leggi qui sotto l'articolo), salutando gli amici rivali dei galletti avevamo augurato loro buona fortuna, ben sapendo che il 17 di agosto questi avrebbero partecipato al difficile palo di Bure; si tratta di un palo a cui la Strà ferà non ha mai partecipato data anche la lontananza a casa ed il periodo dell'anno un po' particolare e che, nel "giro" della cuccagna, è ben noto per la resistenza fisica che richiede per la scalata.

Qualche dato tecnico: il palo è alto 15 metri e, solitamente, ingrassato in maniera quasi esagerata. Come se non bastasse il suo diametro è tale che è possibile legarsi in maniera corretta al palo (quello che sul blog è stato più volte indicato come "bloccaggio", la persona che avvinghiata al palo riesce a sostenere il peso dei compagni sopra di lui) soltanto da una certa altezza in poi.

Ecco il motivo per cui, per salire un simile palo, i tentativi di salita salgono a dieci e più, contro i normali quattro o cinque ed i tempi di salita superano abbondantemente i 100 secondi (una infinità se paragonata ai 50 scarsi di un palo più facile della medesima altezza).

In compenso i premi in palio sono veramente DOC: si parla di valpolicella, amarone e recioto…e per chi non l'avesse ancora capito ci si riferisce a vini tra i migliori al mondo!!!

Non resistendo alla curiosità, quest'oggi mi sono immediatamente buttato in rete alla ricerca di qualche news riguardante l'esito della cuccagna di Bure. Ecco quello che ho trovato.

 

 

A Bure la cuccagna parla veneziano

SAN PIETRO IN CARIANO. Un'ora e mezza di gara e ben dodici assalti ai 15,5 metri del palo hanno concluso secondo tradizione la sagra: il successo va alla Serenissima
Secondi i Galletti di Erba, che hanno sfiorato la «vetta» mentre il team di casa si è fatto onore arrivando a 10 metri

 

San Pietro In Cariano. Chi la dura la vince, soprattutto se c'è da scalare un palo di 15 metri e mezzo, reso scivoloso da 18 chili di grasso industriale. L'assalto alla cuccagna di Bure anche quest'anno ha dato spettacolo, chiudendo lunedì una Sagra dell'anguria baciata da bel tempo, clima festoso e conviviale e un costante afflusso di ospiti da ogni parte della provincia.
Ci sono voluti dodici assalti, roba da sfinimento fisico, e poco più di cento secondi agli arrampicatori della Serenissima di Santa Maria di Sala (Venezia) per arrivare in cima al palo e premere il pulsante della vittoria, che pareva stregato ma valeva una serie di prodotti tipici della Valpolicella.
C'erano andati vicino ai 90 secondi, ma avevano ceduto a un metro dal traguardo; prima di loro, agli 80 secondi, la vittoria era in pugno ai Galletti di Erba (Como), ritornati a Bure dopo qualche anno di assenza, ma il gruppo non ce l'ha fatta a un passo dalla vetta. Non è bastato l'incitamento del pubblico e nemmeno il «forza papà» del piccolo Francesco, 3 anni e mezzo, l'irresistibile mascotte dei Galletti, destinato a diventare uno scalatore di cuccagne come il genitore.
Gli atleti di Erba hanno sofferto la fatica più degli avversari veneziani e hanno risentito forse di qualche malumore che si è creato nel gruppo per la vittoria sfiorata. Hanno comunque portato a casa le bottiglie di vino riservate alla squadra che raggiungeva per prima i 10 metri, dove sono arrivati in 60 secondi con leggerezza e agilità.
Lo spettacolo è durato un'ora e mezza, tenendo per tutto il tempo grandi e piccini a faccia all'insù. Dopo pochi assalti si è capito che la vittoria si sarebbe giocata tra Lombardia e Veneto. Bravi comunque anche i componenti delle altre due squadre iscritte al gioco, i Tucani di Palù di Zevio e i ragazzi di Bure «Team…palo», che l'ultima sera di sagra hanno abbandonato le loro postazioni dietro gli stand enogastronomici per mettersi alla prova come scalatori.
I Tucani, tra i 17 e i 23 anni, si sono battuti con determinazione, ma senza portare a casa il risultato; alla fine, la soddisfazione più grande è tenere viva la tradizione, comunque vada. Tifoseria scatenata per il gruppo del paese, che ha rallegrato l'atmosfera con le sue acrobazie sul palo ma ha pure segnato un record: Lele, Miche, Cuge, Ciano, Pado, Carlo, Lambe e Red sono riusciti a arrivare ai 10 metri tra le urla generali.
Del resto, scalatori di cuccagne non ci si improvvisa. Gli intrepidi di Bure si sono allenati e hanno provato varie strategie d'assalto, ma tra i loro avversari c'era gente che non scherza e ha alle spalle una lunga esperienza. Come Enzo Pierobon, 56 anni, capitano e maestro della Serenissima, che affronta sfide in verticale da oltre 25 anni. È stato lui, sorretto da Massimo Stefanoni, 31 anni - preso in prestito dalla squadra dei Gitani di Melara (Rovigo) che non ha potuto partecipare per una serie di infortuni - a fare lo sprint finale e a premere il pulsante dei 15 metri e mezzo tra la soddisfazione generale. Appena scesi hanno abbracciato i compagni di scalata che li avevano portati fin lassù: Fabio Pierobon, 23 anni e figlio d'arte, Dario Agostini e Matteo Ferraresso, entrambi di 26 anni.
Siamo lontani dai 35 secondi che la squadra ha impiegato a Velo per arrivare in cima. Colpa forse del caldo o di una serata storta, ma la soddisfazione è tanta lo stesso. «Non abbiamo mollato, è una vittoria che meritavamo già due anni fa», dice Enzo Pierobon. Già, ma fino all'anno scorso c'erano i campionissimi delle Fonti Prealpi di Almè (Bergamo) a dare filo da torcere a tutti, vincendo sempre. Stavolta erano attesi, ma non sono arrivati a Bure in tempo per la gara. Destino, e la Serenissima ha colto l'occasione per trionfare.

 

articolo tratto da "L'Arena.it" del 19/08/2009 a firma di Camilla Madinelli

 

Stefano – Strà ferà

 

lunedì 17 agosto 2009

Fraine - palo dell'assunta

Pisogne si trova sull'antico tracciato della Via Valeriana, la strada costruita dai  Romani nella loro avanzata alla conquista del territorio camuno, sulla sponda bresciana del lago d'Iseo. Se utilizzassero il neonato borgo anche come luogo di villeggiatura, dove trovare refrigerio dalla calura estiva delle pianure, a noi non è dato sapere. In ogni caso, in una giornata come quella dell'ultimo ferragosto ben poco ha potuto fare la placida brezza che accarezza i paesi lacustri: anche Pisogne era oppressa da caldo ed afa. Ecco un buon motivo per avviare la macchina e salire di quota: ecco Fraine, ridente località di villeggiatura montana immersa nel verde a pochi minuti da Pisogne. E qui, a quasi 1000 metri di altitudine sul livello del mare, finalmente la frescura tanto ricercata.

Chi fosse passato da Fraine il 15 di agosto non avrebbe trovato soltanto refrigerio e tranquillità, si sarebbe imbattuto anche nella tradizionale festa dei Brigancc, organizzata in occasione della ricorrenza patronale di San Lorenzo.

Cucina, balli, giochi tradizionali: non poteva mancare la cuccagna, vista l'importante tradizione cuccagnesca del paese; erano i ruggenti anni 90 e gli scoiattoli di Fraine gareggiavano nell'allora campionato nazionale di assalto al palo della cuccagna! Tra i ragazzi di allora il simpatico Enrico, l'organizzatore della gara di sabato. Diciamolo: che la manifestazione sia stata pensata da un vero amante delle cuccagne è stato chiaro fin da subito vista l'organizzazione impeccabile.

La Strà ferà si ritrova sotto al palo qualche ora prima della gara, fissata per le 22. C'è chi viene direttamente da casa, chi ha passato il pomeriggio sul lago e chi invece ha trascorso lunghe ore con le gambe sotto al tavolo da amici di famiglia: vorrà dire che a quest'ultimo toccherà una cena frugale! Ceniamo assieme come vuole le tradizione, ci rilassiamo sulle note dei primi valzerini.

Quindi le squadre sono chiamate a cambiarsi d'abito. E' negli spogliatoi che facciamo conoscenza con le altre squadre. Primi fra tutti i galletti dalla provincia di Como, che conosciamo bene a causa delle pettinate che ci hanno rifilato lo scorso anno; ecco poi le edere, giovane compagine veneta che incontriamo per la prima volta e che sappiamo essere piuttosto agguerrita e competitiva. Seguono i Malmessi di Lonato e la squadra locale dei Brigancc di Fraine, dei vecchi volponi delle cuccagne che portano ricamata sulle tute nere una rosa in bella vista…

Il sorteggio vuole che la prima squadra a partire sia proprio la nostra: a noi quindi l'ingrato compito di incominciare a pulire questo pilone di 14 metri ricoperto fin troppo abbondantemente di grasso! Si preannuncia una gara basata non solo sulla velocità di salita ma anche sulla resistenza fisica: il grasso è molto duro e la pulizia non può essere perfetta, come se non bastasse il diametro del palo non consente ai primi componenti della squadra un bloccaggio completo. Stringeremo i denti!

La gara prevede un primo tentativo da 30 secondi seguito da tornate a tempo crescente di 10 secondi ogni volta. Il tentativo chiave è quello da 60 secondi. Dobbiamo tentare la cima, nonostante la sesta posizione, quella che andrà ad occupare il componente che poi, bloccato, dovrà tenere tutti sulle sue spalle,  non sia ancora perfettamente pulita. Se non provassimo adesso le altre squadre arriverebbero comunque in cima e ci soffierebbero la vittoria. Siamo velocissimi ma scivoliamo proprio quando il nono ed ultimo componente si sta involando verso la bandiera della cima. E' un peccato: se non fossimo scivolati saremmo arrivati su in un tempo abbondantemente inferiore al minuto.

I Malmessi ce la mettono tutta ma non riescono a proseguire molto oltre la metà del palo, le Edere terminano il loro tentativo con il rammarico di essere arrivate ad un soffio dalla bandierina. E' così che i Briganti vincono meritatamente il palo di casa soffiando la vittoria ai galletti, buoni secondi. Ultimo giro valevole per l'assegnazione del terzo posto: la Strà ferà replica la buona prestazione della manche precedente, la terza piazza è nostra, le edere dovranno accontentarsi del quarto posto.

L'incertezza data dal simile livello tecnico delle squadre partecipanti ha portato ad una gara incerta fino all'ultimo, sicuramente emozionante.

Segue premiazione in pompa magna e tanti tanti valzerini ancora…a Fraine nessuno vuole davvero andare a dormire: è un peccato dover lasciare la festa e gli amici ma il viaggio in macchina che ci riporterà a casa non è dei più corti e gli occhi già si chiudono. Portiamo comunque con noi un bel ricordo, la coppa del terzo posto da aggiungere in bacheca ed una convinzione: affinché la squadra sia davvero completa urge nominare un dietista ed un psicologo (ricordo a tutti i lettori che la Strà ferà ha già tra le proprie file un team manager, un capitano, un tattico, un tecnico ed un mediatore eletti a seguito di votazioni ufficiali).

Stefano – Strà ferà

 

domenica 16 agosto 2009

Fraine 2009, La Festa dei Brigancc

16 agosto 2009. On-line le foto della spledida cuccagna di ferragosto a Fraine, frazione di Pisogne (BS).
Per chi avesse foto della manifestazione, delle premiazioni o della festa e volesse publicarle, può invirle all'indirizzo


Aldo, Strà Ferà

giovedì 13 agosto 2009

Nuova squadra: I Tucani di Palù (VR)

Un benvenuto ai ragazzi veronesi dei Tucani di Palù. Dopo aver sentito parlare della loro squadra, abbiamo anche avuto il piacere di incontrarli in occasione della cuccagna alla festa di Santa Viola.


Speriamo diventino pure loro degli affezzionati lettori e visitatori del nostro blog. La speranza è infatti quella di rendere questo blog sempre più il blog di tutti gli appassionati delle cuccagna.

Ricordo a tutti che è possibile pubblicare foto delle propria squadra della cuccagna sul nostro blog. E' sufficiente contattarmi alla mail che trovate nel mio profilo e inviarmi le immagini.
Aldo, Strà Ferà


venerdì 7 agosto 2009

Festa di Santa Viola - Azzago (VR)

giovedì 13 agosto
A giudicare dalle visite al blog, l'articolo che mi accingo a scrivere è atteso da molte persone. Fra squadre partecipanti, ex palisti scaligeri accorsi a vedere i rivali di un tempo e il discreto numero di frequentatori della festa, un buon pubblico si è assiepato nei pressi della cuccagna da 15 metri allestita dalla Fonte Prealpi. In molti poi, scorgendo probabilmente il nome del blog sulle nostre polo o cercando in internet foto e articoli della cuccagna, hanno fatto visita al nostro blog nella settimana corrente.
Innanzitutto è giusto dedicare 2 parole alla festa di Santa Viola alla quale abbiamo avuto il piacere di partecipare e di cui abbiamo anche potuto assaporare le prelibatezze della cucina, grazie anche alla splendida disponibilità dell'organizzaizone. La festa si tiene sulla cima di una collina a circa 10-15 min di macchina da verona, sul territorio del comune di Grezzana, frazione di Azzago. Salendo per i tornati si attraversano case e vie dal sapore rurale, fino a raggiungere l'abitato di Azzago, aggrappato a circa 600 metri sulle dolci pendici delle colline veronesi. Il posto è grandissimo, e solo la non limpida giornata e il rischio pioggia hanno tenuto lontano il pienone di gente che solitamente affolla ogni anno questo splendido angolo entroterra veronese. E' la festa del pic-nic, dei piatti della tradizione veronese, del buon vino (fra i vari angoli ristoro-beveraggio c'era anche "l'enoteca"), degli aquiloni, delle tende, della gente che dorme sotto le stelle e della musica. Un palco da non fare invidia a manifestazioni musicali di ben altra caratura e un'organizzazione, per numero e cortesia, veramente encomiabile.
E poi la cuccagna. Verona e il veronese sono una terra dove tale tradizione non si è mai spenta e che regala ancora oggi tante squadre a questa splendido gioco. Fra i partecipanti all'edizione 2009 anche un gruppo di "eredi", figli e nipoti di alcuni componenti di una squadra locale, Gli Scoiattoli, che frequentava e vinceva numerosi menifestazioni negli anni passati. Prima loro "competizione", pochi allenamenti alle spalle, ma una gran voglia di farsi incitare dal pubblico amico e di non sfigurare di fronte ai parenti "graduati".
L' Edizione 2009 contava a nastri di partenza 6 formazioni, a coprire ben 4 provincie nel lombardo-veneto: La Fonte Prealpi e le Pantere dalla bergamasca, I Tucani di Palù e la squadra locale a difendere i colori scaligeri, I Gitani da Rovigo e la Strà Ferà dall'alto milanese.

La gara ha riservato ben poche sorprese, con i rossi di Villa d'Almè in formazione seppur rimeneggiata a vincere comunque la cuccagna agevolmente nel turno da 45 sec, il 4° di salita. I Gitani, anch'essi in formazione rimaneggiata, anche mostrato una buona voglia di tirare la gara, cercando fino a dove le forze li hanno tenuti, di restare una posizione di pulizia avanti alle altre squadre. Per noi della Strà Ferà un risultato strano, diciamo un pò l'opposto di quanto accaduto un mesetto fà a Filago. Vale a dire, buon risultato, con la seconda piazza conquistata grazie alla salita a tenpo libero in cui siamo stati gli unici e raggiungere la cima, ma delusione per la prestazione tecnica, per il tempo realizzato. Ma tant'è. Molti errori, sicuramente troppi, una forma fisica non perfetta per tutti e 4 (Della, Fano, Bunju e AB) della salita finale che hanno prodotto un tempo di 1 minuto e 18 secondi che lascia sicuramente scontenti e che ancora non ripaga dei duri allenamenti che da mesi stanno portando avanti. E poi la mangiata. Piatti spendidi, un'arietta di montagna spendida. E una vista sulla pianura veronese, illunimata nella notte, veramente splendida.
Aldo, Strà Ferà

mercoledì 12 agosto: on-line le foto della cuccagna di domenica 9 agosto!http://picasaweb.google.it/Fotografaldo/AzzagoVRFestaDiSantaViola2009
Aldo, Strà Ferà


Domenica 9 agosto 2009, prima trasferta veneta della Strà Ferà di Parabiago che parteciperà alle ore 17.30 all' assalto al palo della cuccagna ospitato dalla festa di Santa Viola, ad Azzago (VR).

Per maggiori dettagli sul programma della festa e le indicazioni per raggiungerla, potete visitare il sito: http://www.santaviola.com/home.html

Aldo, Strà Ferà

domenica 2 agosto 2009

LA CANOTTIERI MONATE PRESENTA: FESTA SUL LAGO 2009

04 agosto 2009. Come passare una domenica pomeriggio di inizio agosto, ancora fermi a casa in attesa delle ferie, ma con ancora il lavoro a occupare la mente per i giorni a venire?
Dalle nostre parti il lago, o meglio i laghi, sono una buona alternativa alla piscina o ai più insidiosi fiumi e canali. Fra quello di Varese e il Maggiore c'è uno spicchio di lombardia decorato da tanti piccoli specchi d'acqua. Corgeno prima, Ternate poi e infine Monate. Lago, festa della canottieri, caldo e sole. Ed ecco servita la cuccagna sul lago.
Attirati "con l'inganno" di annuncio sul quotidiano Il Giorno della stessa domenica 2 agosto, dove una foto di una classica cuccagna accompagnava il trafiletto riguardante la festa, io, il Della e il Bunju dopo un frenetico giro di telefonate ed ormai euforici per aver trovato un'insperata cuccagna domenicale, ci siamo recati sul vicino lago di Monate, in località Travedona. Ma là giunti i nostri sguardi verso l'alto alla ricerca della sommità del palo, non potevano scorgere "l'estremità" della cuccagna sospasa sul lago. Un attimo di esitazione, un pò di sconforto e anche un pizzico di irritazione. Ma poi, come sempre ci succede, la voglia di divertirsi, la sfida reciproca e la voglia di non tornare a mani vuote dalla trasferta lacustre, ci fà iscrivere. Poi parte la caccia al costume. Riusciamo a mettere insieme 2 paia di mutande, 2 pantaloncini della tuta corti e 1 pantalone da passeggio del figlio di una gentile signora dell'organizzazione. E infine la gara. 20 i concorrenti quest'anno contro i ben 40 della scorsa edizione (tempo inclemente nell'immediato pregara..). Ogniuno con la propria tecnica, concorrente dopo concorrente a pulire il palo reso viscido dal grasso, sfidando il senso dell'equilibrio e le risate del pubblico. I veterani del paese ad animare lo spattacolo con una "rievocazione a tema" dello sbarco sulla luna e a condurre le danze portando a casa il primo premio (grande Marino!). Da parte nostra la promessa (praticamente estorta) agli organizzatori (fra cui il buon Gianluca che si è visto soffiare la vittoria dal socio di cuccagna) di giocarci la rivincita a settembre. Questa volta i metri saranno 12 e non più 10, in verticale e non in orizzontale. E contrariamente a quanto visto a Monate, verrà eccome toccare il palo con le mani! Noi ci siamo divertiti veramente tanto (io personalmente sono anche piuttosto orgoglioso delle mia 4° e ultima camminata terminata più o meno a un paio di metri scarsi dal traguardo) e speriamo di avere quindi ospiti la "Canottieri Monate" alla festa della Strà Ferà a settembre.
Aldo, Strà Ferà
Come da tradizione anche quest'anno non mancherà la festa promossa in collaborazione tra la Canottieri Monate e il Comitato Monatese. Appuntamento atteso, ormai diventato parte integrante dei calendari varesini si terrà l’1,2,3 agosto 2009. Si apre sabato 1 agosto, alle 19.00 con una serata di musica dal vivo e stand gastronomico tradizionale (polenta e formaggina/carpione/filetto persico impanato/ pesche sciroppate di monate/dolci/contorni/ecc.ecc). Domenica 2 agosto, alle 12 ci sarà l’apertura dello stand gastronomico con salamele, patate fritte, bibite, dolci, caffè, birra mentre alle 15.00 ci sarò la tradizionale Cuccagna sul lago con in palio ricchi premi. Dalle 19.00 apertura totale dello stand mentre alle 21 musica dal vivo. Lunedi 3 Agosto, alle 19 ci sarà l’apertura dello stand gastronomico, alle 21 musica dal vivo mentre alle 23.00 il grande spettacolo pirotecnico sul lago.

sabato 1 agosto 2009

Festa del Monte Purga - Velo Veronese

Festa del Monte Purga, da venerdì 31 Luglio 2009 Ore 21:00 per 4 giorni presso gli impianti sportivi di Velo Veronese (VR).
scheda festa:



Segnalazione: Daniela Melotti
"Ti volevo comunicare che domani domenica 2 agosto alle ore 17 a VELO VERONESE ci sarà una manifestazione con assalto alla cuccagna."
Aldo, Strà Ferà

martedì 28 luglio 2009

LE SQUADRE DELLA CUCCAGNA.

28 luglio 2009 - Segnaliamo che da qualche settimana è disponibile sul blog una raccolta fotografica dedicata alle diverse squadre "ufficiali" della cuccagna.
Il collegamento è disponibile sulla spalla destra del blog e all'indirizzo http://picasaweb.google.com/bungiu.strafera
Questa collezione di immagini ha il duplice scopo di far conoscere a chi di questo nostro mondo conosce ancora poco, chi sono i protagonisti e da dove essi provengono.
La speranza è di poter nel tempo, partecipando a sempre più numerose manifestazioni, allargare questo elenco di squadre, grazie anche, e questa è la nostra maggior speranza, alla nascita di nuovi team.
Se qualcuno fosse interessato a pubblicare fotografie della propria squadra, anche se non più in attività (e mi riferisco in particolar modo a tutte quelle squadre che fino a una dozzina di anni fà abbondavano principalmente nella bergamasca), può inviarle al mio indirizzo aldo.santambrogio@gmail.com e io provvederò a metterle on-line.

Aldo, Strà Ferà

lunedì 27 luglio 2009

Bià, un fresco palo per un caldo luglio

26 luglio 2009 - La’ dove il naviglio grande curva a nord verso Milano, dove iniziano ad affacciarsi sul maggiore dei canali navigabili che portano a Milano le ville di campagna delle allora nobili famiglie meneghine, là si trova Abbiategrasso.
Citato nei comuni modi di dire della provincia milanese (…sal vegn da Bià, ciapa la sàpa e scapa a cà), Abbiategrasso, così come molti altri dei comuni che si affacciamo sul canale maggiore, trova e costruisce attorno alla via fluviale che lo attraversa la propria tradizione e la propria storia. Accade così che un gruppo di ragazzi, dopo un trentennio di abbandono e silenzio storico, rievochino per il secondo anno uno dei giochi estivi che maggiormente animano le feste paese. La cuccagna. Cosa, direte voi, mai ci sia di nuovo in tutto ciò? Chi di voi infatti è abituato a leggere il nostro blog, sà benissimo come negli ultimi anni si sia rinnovata la voglia di valorizzare e rivitalizzare le radici storiche e culturali proprie dei nostri territori. E in questo processo di riscoperta del passato, la “riesumazione” di giochi storici quali il palo della cuccagna nell’ambito di feste e manifestazioni cittadine né uno degli esempi più lampanti.
La domanda giusta è: cosa serve per fare una cuccagna? Un palo direi, di legno possibilmente, del grasso per rendere il tutto più difficile e divertente (per il pubblico) e dei premi da appendere all’estremità.
Il palo a cui abbiamo assistito ieri da spettatori aveva tutte queste caratteristiche, ma non assomigliava in nessun modo a nessuna delle ormai tante cuccagne viste o fatte.
Non c’era nemmeno la rete di sicurezza. In effetti non ce n’era bisogno. L’incolumità dei partecipanti era infatti affidata al fresco Naviglio. E il palo era steso in orizzontale, penzolante e ondeggiante sopra le tranquille acque del canale. Abbiamo così assistito, dopo averne letto e sentito parlare già altre volte, alla nostra prima cuccagna in orizzontale. Sfiancante, a giudicare del numero di tentavi che ciascuno dei partecipanti ha dovuto fare per vincere il grasso che minava pericolosamente il loro equilibrio. Ruspante, per i premi veramente “genuini” appesi all’estremità. E fresca, come ho potuto constatare “controllando da vicino” l’acqua del Naviglio a fine gara.
Un bravo quindi a chi ha voluto e saputo riproporre un spettacolo che non manca mai di attirare e divertire un folto gruppo di curiosi. E’ giusto anche segnalare come tale tradizione, sia comunque negli anni sopravvissuta in tanti altre zone d’Italia: nei porti di mare (Cesenatico o Gallipoli), sui laghi (Brivio e Desenzano) o sui fiumi o canali (Abbiategrasso, Boffalora Ticino Bernate). In fin dei conti si tratta di avere a disposizione solo un po’ di acqua. Se c'è quella, un palo e del grasso, si fan sempre saltar fuori.
Unica nota stonata per noi della Strà Ferà: l’organizzazione aveva messo in piedi una scenetta per far credere al pubblico che mancavano 3 dei 6 volontari che si erano iscritti, salvo poi accoglierli in un tripudio di applausi alla loro improvvisa comparsa con tuffo nel Navilglio. E così, galvanizzati dall'idea di poter rinfrescare la calda domenica, non ci è stato permesso di iscriverci e abbiamo dovuto, un pò delusi, assistere alla gara dalle sponde assolate del canale.
Noi comunque, il costume da bagno ce lo eravamo messi. Vuol dire che se vorranno provarci, sfideremo i ragazzi di Bià su una delle nostre cuccagne…

Aldo, Strà Ferà

mercoledì 22 luglio 2009

In differita da Ravello và ora in onda...

23 luglio 2009 - Le foto della manifestazione disponibili su http://picasaweb.google.it/Fotografaldo/Ravello2009


23 luglio 2009 - Dal nostro inviato SKY sul campo di gara.

Molte volte nel corso della sua storia l'uomo ha sfidato il cielo. Cercando di toccarlo. Di farlo suo. Di avvicinarlo. C'è chi come Icaro aveva idee, ma mezzi sbagliati. E chi, invece di ali di cera, per staccarsi da terra utilizza un palo di legno e le sole proprie forze. Aggiunte a quelle dei compagni di squadra.
Tradizione antica. Nobile e popolare. Di quelle da salvaguardare dall'avanzare del tempo e del progresso. Il Palo della Cuccagna è tutto questo. Quello della "Madonna della neve" di Ravello è il più conosciuto e frequentato della zona. Almeno dai rugbisti di Parabiago, che anche quest'anno sono riusciti ad iscrivere una squadra alla kermesse. Nome del team "Il Palo ovale". Tanta volontà. Tanta inesperienza. Pochi allenamenti. Ma risultato incoraggiante. Il risultato minimo dei 6 metri raggiunto senza fatica. Quello dei 7 metri e mezzo solo sfiorato quando contava e infranto quando però l'asticella era salita a quote per ora non raggiungibili. Quote di 9 metri e 12 metri possibili per le altre squadre in gara. Gli "Elefanti Rosa" o "La Strà Ferà", squadra padrona di casa che al solito ha portato a casa il premio più importante con un tempo di valore assoluto stimato sotto i 50 secondi.
La serata è finita davanti a risotto e vino rosso. Con la consapevoplezza di aver reso il cielo un po' più vicino.

MORENO MOLLA


22 luglio 2009 - Come si fa a scrivere un’articolo su un palo a cui non si è partecipato? In effetti non sono il miglior candidato a raccontare come è andata e cosa è successo a Ravello in questa 5° edizione del Palo della Cuccagna. Ma forse riuscirò a raccontare le cose anche da un punto di vista un po’ diverso.

Come dicevamo non c’ero. Il lavoro, purtroppo mi ha portato lontano per un paio di settimane da casa, e proprio in un periodo ricco di appuntamenti della nostra estate di provincia milanese. 2 su tutti: i 5 giorni delle festa del rugby, per me un ricco antipasto delle ferie estive e chiusura ufficiale di ogni stagione agonistica, e la festa di Ravello. Quest’anno era la 5° edizione del Palo della Cuccagna, un appuntamento che anno dopo anno ha sempre riservato agli spettatori divertimento e ai partecipanti ha regalato tante emozioni e altrettanto divertimento.
Io questo palo l’ho vissuto in “differita”. Dai messaggi della mia ragazza e del Bungiu, dalle mail dei ragazzi del rugby che hanno partecipato alla cuccagna, dalle impressioni dei ragazzi degli Elefanti Rosa e dei BDV che ormai fanno gruppo fisso con noi in questi appuntamenti locali.. Sd ogni gara, ad ogni allenamento dimostrano tutti i loro progressi. Che sia arrivato anche per loro il momento di spiccare il volo?




Cosa raccontare a chi allora non c’è stato come me, ma non ha nemmeno potuto sapere come è andata? Che la gente si è divertita. E’ forse la risposta più semplice e più completa. Basta guardare le foto. Spettatori e partecipanti. Tutti. Per un’ora non erano a Ravello. Erano in vacanza. E quando si è in vacanza e ti trovi ad assistere o a essere coinvolto in qualcosa che ti diverte, il tempo scorre via velocissimo. E quando ti rivedi nelle foto ti sembra sempre di avere un sguardo ebete e un sorriso da cretino!

Uno potrebbe pensare che anno dopo anno le cose diventino più semplici, che l’organizzazione ormai rodata permetta di mettere in piedi l’evento con facilità e poco impegno. Ma non è così. Tutt’altro. Le squadre innanzitutto. Quest’anno la sParcol dopo il clamoroso esordio dello scorsa stagione non ha saputo ritrovare gli stimoli necessari per rimettersi in gioco. E così il loro posto è stato occupato dalla squadra del “Palo Ovale”. Tanti kg e tanti cm, la tecnica ancora da sgrezzare, ma la voglia di divertirsi ai massimi livelli. E poi la gara. La speranza di poter dare lo stesso spettacolo degli scorsi anni alla gente sempre numerosa che sia accalca a un metro dalla rete ormai pretende. Un occhio sempre al cielo, che in luglio spesso riserva improvviso e poco gradite sorprese, un altro all’orologio e l’orecchio teso al telefono. Fino a quando Ernesto non estrae l’ordine di salita, hai sempre paura che qualcosa possa saltare. Poi finalmente inizia il divertimento. E se riesci a evitare il grasso, beh allora, hai solo da goderti la tua ora di vacanza!

E poi il Bunju. Finalmente a testa in giù, fra i commenti esterrefatti dei concittadini. E qualcuno sembra già aver trovato un nuovo soprannome ai ragazzi della Strà Ferà:”Ki li…và k’in brai ki lì. A sa rampegham me i ratùni. Te da stà tentu. Sa te lasa verta la finestra, tà vegnan su dal balcon e tà vervan la cà. In tanmè i ratuni…

Questo palo io me lo sono potuto solo immaginare. Ma anche se ci fossi stato, scordatevi che vi avrei comunque raccontato tutto. Il bello è esserci!

Aldo, Strà Ferà