giovedì 18 novembre 2010

Pomponesco - Conclusione stagione agonistica Strà Ferà

Il 14 Novembre si è conclusa la stagione agonistica della Strà Ferà.

La piazza prescelta non poteva che essere quella di Pomponesco, un piccolo paese di 1.750 abitanti in provincia di Mantova, geograficamente collocato nel triangolo d’oro della bassa pianura padana fra Parma, Modena e Mantova appunto: un paese a forte industrializzazione con tantissime aziende che sono il fiore all’occhiello dell’Italia che lavora,  dove a farla da padrone però è ancora l’agricoltura e i suoi frutti. Non poteva esservi un evento migliore per concludere degnamente una stagione ricca di fatica ma anche di tante soddisfazioni che non la “Festa del Ringraziamento”, una festa che ci ha fatto praticamente sentire a casa date le nostre origini contadine visto che è una sagra tutta dedicata all’agricoltura, alle sue tradizioni, alla cultura, al folclore ed alla gastronomia di estrazione contadina: già il solo fatto di essere in pianura, con il Grande Fiume che ci avvolgeva, le grandi distese di coltivazioni delimitate dalla robinie, la nebbia che scendeva bene nei polmoni ci ha fatto partire col sorriso.

All’arrivo, dopo due ore e mezza di gran tirata in macchina (e secondo me gli autovelox ancora se la ridono…) ci accoglie Nico, uno degli organizzatori al quale va il grazie corale di tutta la squadra per il gentile invito e per l’accoglienza riservataci: ci viene offerto il pranzo che non è proprio indicato per una prestazione atletica… Si parte da un antipasto di salame e coppa mantovana per poi passare a ravioli in brodo, pasta al ragù, stufato e braciole di maiale, dolci (salame di cioccolato, i brutti ma buoni, i biscotti “ossa dei morti”) ed infine il caffè, il tutto condito ovviamente da un frizzantissimo Lambrusco. Il problema vero è che fra gli antipasti c’erano i famigerati “ciccioli” ai quali non ho saputo resistere e me ne sono pappati una quantità industriale: solo a posteriori sapevo che si sarebbero rivelati parte integrante del palo della cuccagna e causa della mia defaillance…. Ma procediamo con ordine.

Dopo il pranzo-abbuffata, durante il quale il nostro supporter d’eccezione nonché mecenate della Strà Ferà e grande intenditore di maiali (visto che fa il contadino e macellaio), al secolo Zio Gigi, confermava l’ottima qualità dei prodotti serviti, ci siamo avviati a visitare la sagra.

Il centro della festa era la graziosa piazzetta di Pomponesco, molto simile per struttura a quella del più ben noto comune di Brescello distante soli pochi chilometri, piccola e molto raccolta circondata da una doppia fila di porticati al di sotto dei quali prendevano posto diverse bancarelle. E qui nasce il primo motivo di “spasso”….. Causa il continuo friggere di ciccioli e di gnocchi fritti, l’arrostire porchette ma soprattutto lo sciogliere in continuazione la “Sugna” (tessuto adiposo surrenale del porco, poverissimo di tessuto fibroso e di poca consistenza, in pratica lo scarto più merdoso del maiale) l’aria che si respirava (a fatica) nella graziosa piazzetta era a dir poco nauseabonda, mi ricordava vagamente l’odore di Aldo dopo il rabattone da caldo preso in Puglia nel 2003 oppure l’ascella pezzata del miglior Fabio.

L’attrazione principale erano naturalmente i trattori: presenti in gran quantità , di varie forme e dimensioni hanno attratto la folla alcuni per la loro mole, altri per il loro valore storico, altri per l’effettivo utilizzo nella vita quotidiana in mezzo ai campi; ci siamo soffermati sui Landini d’epoca, quelli cosiddetti a “testa calda”, che avevano un modo tutto particolare e dal sapore di altri tempi per l’accensione: proprio uno di questi, nel tentativo di risalire una sponda di prato per raggiungere la sovrastante strada si è improvvisamente ribaltato! Nulla di grave per il conducente che con uno zompo felino è saltato giù dal mezzo: io in compenso mi sono cagato addosso perché ad un paio di metri di distanza, proprio sulla direttiva del trattore, c’era parcheggiata la mia macchina!!!

Al centro della piazza stava bello ed immobile il palo, ma a prima vista mi sembrava che qualcosa non andasse, forse nella forma: ci avviciniamo e scopriamo che il palo era quadrato con solo i bordi un pò limati tanto per non spezzarci del tutto le ossa delle gambe: già sorridevo all’idea del bloccaggio che avrebbe fatto Aldo, praticamente con le gambe distese come un cinghiale da fare arrosto (e il posto lo permetteva).

Tre le squadre partecipanti: oltre alla Strà Ferà ritroviamo due vecchie amicizie, i Gitani e le forti Vipere di Melara ed a quel punto capiamo che la competizione non sarebbe stata affatto scontata. Passano i minuti e l’orario previsto, le 17:00, si avvicina. Ma io mi sento un pò strano….. Anzi, mi sento un po’ una merda….. AB mi dice che sono bianco come un cadavere, ed in effetti mi sento la pancia gonfia ed un leggero senso di nausea: decido di fare qualche giro per cercare, con il movimento, una facile ed irreprensibile digestione ma mentre cammino attorno alla piazza insieme a Riccardino mi accorgo che sudo copiosamente freddo…. La nausea, grazie all’odore persistente di Sugna, si trasforma in un senso di vomito tremendo…. Le ore passano ed il palo finalmente inizia alle 18:30. Siamo sotto al palo tutti e 4 (io, Aldo, AB e Riccardino) ma io penso solo alla gran voglia di vomitare visto che per ingrassare il palo indovinate un po’ cosa hanno utilizzato?!?!?!? LA SUGNA che hanno bollito tutto il giorno! Così ora anche il palo sa di morto. Basta, io non ce la faccio e li pianto in asso e su consiglio del T. M. mi ricambio e mi compro una coca cola per cercare di digerire. E’ la cosa più terribile: essere in un tendone sentendo le urla di incitamento della folla mentre gli altri cercano di raggiungere la cima e tu non sei lì ad insozzarti di grasso ops, di Sugna!

La Coca Cola fa il suo effetto: mentre parlo con le galline (le varie mogli e morose che ci portiamo dietro) mi viene un conato trattenuto solo dalla mia mano; corro fuori dal tendone e dietro uno dei meravigliosi trattori tiro fuori il meglio di me (sembrava che avessi bevuto un litro di Nelsen Piatti). Con le galline decido di rientrare a casa prima degli altri visto che sono ridotto come uno straccio…. Ma mentre mi allontano li vedo salire al quinto posto sul palo pieno di grasso animale e fra me e me penso “non posso avvicinarmi così tanto al Fabio e a Fano”, per cui rubo le mie cose alla morosa (che s’incazza come una iena visto che 5 minuti prima avevo vomitato), corro nel tendone e mi cambio al volo: con due giri di nastro isolante fermo le protezioni sulle gambe alla cazzo di cane e mi butto nella mischia assieme alla squadra. Ormai in cima ci sono già arrivati gli altri, ma almeno la cima la dobbiamo guadagnare pure noi: Riccardino (alias Temperino che ha 14 anni ragazzi, un mito visto che scavalca e blocca, anche se ormai gli abbiamo rovinato la crescita ossea) per primo, io secondo, AB terzo Aldo 4. Partiamo: la pila da 4 inizia bene, poi parte Riccardino che sale bene, peccato che col mio bloccaggio al pelo, visto la larghezza del palo e la forma squadrata di certo non aiuta,  quasi mi si spezzano le ossa della caviglia e del ginocchio…. Parto io, tutto sommato salgo e mi lego al palo: per sbaglio respiro e sento l’odore della Sugna sul palo e giuro che per poco non vomitavo ancora…. Sale veloce AB mentre Aldo resta bloccato sulla quarta posizione con Riccardino sopra: Ab si blocca e sembra nuotare nella Sugna, riparto ed arrivo finalmente alla cima! Finalmente l’ultimo palo della stagione è concluso e posso permettermi di pensare di vomitare in santa pace ma come doveva accadere sto bene e non mi sento più male.

Alla fine di tutto pensiamo di andare a farci una bella doccia calda rigenerante visto che il buon Nico ci ha messo a disposizione gli spogliatoi: peccato che l’acqua era gelata ed onde evitare di star male ancora opto per una prudenziale lavata di faccia a basta, mentre AB si lava a pezzi fra i Santi e le Madonne che volano.

All’uscita ripenso a quale grande stagione abbiamo fatto, a quali e a quanti pali abbiamo partecipato, ai bellissimi posti che abbiamo visitato ed alle tante belle sagre che abbiamo visto: salutiamo tutti i concorrenti ripromettendoci a vicenda di ritrovarci tutti assieme sotto un palo pieno di grasso la prossima stagione 2011 e poi salutiamo Nico che ci ha dato la possibilità di partecipare a questa bella sagra. Mi offre uno gnocco fritto che, causa il mio stomaco non ancora a posto, devo rifiutare ma che mi riprometto di mangiare il prossimo anno sperando di fare una figura migliore di quest’anno.

 

P.S.: la mia morosa è ancora incazzata e non me la dà ancora….

 

 

Dott.  Andrea Moroni (Bungiu, Strà Ferà)

 

 

domenica 7 novembre 2010

Cuccagna Romagnola - Dedicato a tutti quelli che..si inventano una cuccagna!

Pubblico una delle tante mail che riceviamo sul blog con richieste i suggerimenti e consigli su come organizzare una cuccagna, su dove trovare il palo, la rete..e la bella risposta a mò di ricettario di Fano.

Ciao ragazzi, Siamo un gruppo di Macerone di Cesena che da qualche anno ci siamo appassionati anche noi alle cuccagne. Noi solitamente abbiamo pali molto più corti e un modo diverso di salita, infatti normalmente le squadre sono composte da tre massimo quattro persone e solo l'ultimo sale per raggiungere la vetta con l'aiuto di uno straccio di yuta. Non appena abbiamo visto i vostri metodi di salita ma soprattutto i vostri giganteschi pali c'è subito piaciuta l'idea di impare anche a noi. La nostra maggior difficoltà sta nel trovare pali così lunghi e rivedendo i vostri video ci siamo accorti che la maggior parte dei pali sono giuntati. Volevamo sapere come fate a fare le giunte in modo sicuro ed affidabile, in modo da iniziare ad allenarci un pò seriamente, con la speranza di trovarci magari tutti insieme sotto ad un palo di 16 metri come quello di Erba.Per il momento ringraziamo, siamo davvero contenti di avere trovato altri appassionati che al posto di fare sport "da fighe" si appassionano al grasso della cuccagna.
Fabio di Mac erone


Caro amico di Cesena, sono Stefano, un componente della squadra della Strà Ferà e mi fa piacere sapere che tramite il blog creato dal team manager della squadra (Aldo) riusciamo a raggiungere persone al di fuori dei piccoli confini del nostro paesello.
Mi fa anche piacere sapere, e parlo a nome di tutta la squadra, che anche al giorno d’oggi esiste qualche ragazzo a cui piace questo bel gioco della nostra italica tradizione.
Mi chiedi informazioni su come preparare un palo della cuccagna.
Ti spiego qui di seguito alcuni concetti fondamentali, lascio a voi un po’ di fantasia nell’applicare quello che ti sto dicendo.
Anzitutto il palo: è sufficiente incominciare con un palo in legno dell’altezza di 8 o 9 metri (di quelli dell’ENEL per intenderci). Sono relativamente facili da trovare, non è necessario praticare alcuna giunzione con altri pali perché hanno già una buona altezza e sono del diametro giusto.
Il diametro del palo dovrebbe essere compreso tra 18 e 22 cm circa. Queste dimensioni assicurano un comodo bloccaggio attorno al palo, altrimenti si rischia di non riuscire a tenere uno scavalco del compagno oppure di farsi male.
Ancoraggio a terra: saldare ad una piastra quadrata di lato 1 metro o poco più un tubo in cui infilare il palo.
Il palo per comodità non deve entrare forzato nel tubo. Verrà bloccato in un secondo tempo con dei cunei di legno.
Il tubo al limite può essere incernierato alla piastra, in modo che il palo possa venire infilato a terra e quindi ruotato in piedi.
E’ necessario infine ancorare il palo a terra con 4 tiranti legati alla cima del palo.
Utilizzare per un tiraggio ottimale delle cinghie con cricchetto di quelle che usano i camionisti per bloccare il carico trasportato.
Se il palo sarà montato tutto l’anno all’esterno è meglio cospargerlo di grasso ogni tanto, il grasso lo proteggerà dalla pioggia e dalla neve nella stagione invernale.
Nel caso in cui vogliate invece cimentarvi su pali più alti è meglio optare per la soluzione che prevede l’unione di due spezzoni di palo
un palo da 12 metri composto da 2 spezzoni da 6 metri è la misura più indicata perché facilmente trasportabile se smontato.
Noi ci siamo procurati i due spezzoni da un boscaiolo della provincia di bergamo; ti consiglio di rivolgerti a qualche boscaiolo o segheria perché è più facile trovare spezzoni già del giusto diametro evitando così lunghe operazioni di piallatura.
I due spezzoni vanno comunque sicuramente piallati in superficie e levigati per togliere ogni possibile scheggia (molto pericolose!). Se presentano crepe profonde riempile con segatura e vinavil.
Quindi è necessario lavorare le due estremità da unire.
L’estremità inferiore va “tornita” (noi abbiamo usato un flessibile con disco abrasivo tipo carta vetrata) ed infilata forzata per circa mezzo metro in un tubo di metallo lungo circa un metro ed avente lo stesso diametro del palo in modo che una volta calzato sul palo le due superfici possano raccordarsi bene senza creare delle discontinuità.
Anche l’estremità inferiore va tornita ed infilata non forzata nello stesso tubo.
Un accorgimento. Nel tempo il legno potrebbe gonfiarsi oppure subire un leggero ritiro. Il risultato è che la metà superiore del palo o entra troppo forzata nel tubo di raccordo oppure ci balla dentro.
Noi abbiamo risolto così il problema: abbiamo trovato un secondo spezzone di tubo lungo mezzo metro che entri molto preciso nel tubo di giunzione e l’abbiamo calzato forzato nella estremità superiore.
Tenendo sempre ben ingrassata la giunzione i due tubi entrano precisi ma molto facilmente.
Due parole sulla rete di protezione: abbiamo comprato una rete quadrata lato 6 metri a Mont’Isola sul lago d’Iseo dove ci sono parecchi artigiani che costruisco reti. E’ di tipo elastico, come quella che usano i trapezisti al circo. E’ancorata a terra in 8 punti utilizzando dei grossi picchetti. E’ comodo utilizzare come pali i puntelli dei muratori, regolabili in altezza.
Un consiglio: da un palo della cuccagna non bisogna mai cadere, tenete sempre un buon margine di sicurezza e se proprio si è stanchi morti si scende.
Che altro dire? Guarda con attenzione i video pubblicati sul blog. Guarda e cerca di imitare: è quello che abbiamo fatto anche noi con le squadre più titolate.Una volta imparato poi è necessario far nascere altre squadre e tornei nel vostro paese ed in quelli vicini!
Ciao e … tienici informati sulle evoluzioni!

Fano, Strà Ferà

domenica 24 ottobre 2010

Auguri Della


Tanti auguri professò...e fami no fam figùr lalanscì in mez di americàn!
La Strà Ferà

Settembre - Strà Ferà e tanto altro ancora


E' arrivato ottobre, l'autunno è alle porte e la stagione delle cuccagne volge al termine.Con l'autunno arriva la pioggia, la nebbia (la mia tanto amata scighera) e la sera ruba spazio ogni giorno che passa alla luce del giorno.
Ottobre mese di castagne e cuccagne. Appuntamenti "storici" Bracca e la Sagra del Masigott di Erba.
Settembre è ormai finito. Un settembre molto particolare per i ragazzi della Strà Ferà. Diversi gli avvenimenti importanti che hanno caratterizzato il mese appena terminato.
2 in particolare quelli extra-gare che hanno riempito di emozione lo spirito della squadra.
In ordine di tempo, la partenza del Della per gli USA. Emigrante a tempodeterminato, per necessità. Cervello in fuga, cuccagnista in esilio. Chissà se con il suo entusiasmo e il suo coinvolgentecarattere riuscirà, dopo la pizza e l'espresso, ad esportare oltre oceano anche il costume popolare dell'albero della cuccagna?Ce lo auguriamo, anche per legittimare la nostra voglia di andare a trovare il professor Della Vedova oltre oceano e gemellarcimagari con la squadra universitaria di "wooden pole" di Princeton, se mai esisterà..
Chi lo sà. Domenica 3settembre , un emigrante di successo è tornato con la sua nuova squadra a calcare i campi, di pallacanestro, su cuiè diventato famoso in Italia. Il Gallo, al secolo Danilo Gallinari, ex-idolo dell'Olimpia Milano, oggi sinbolo della squadra di basket di New York è tornato a Milano a sfidare i suoi ex-compagni. Partito in cerca di fortuna è tornato da celebrità.Chissà che il Della non riesca a ripetere il miracolo!
E poi, a pochi giorni dalla partenza del nostro "Gibbons", il matrimonio di Fano e Giulia. Consumato all'insegna del tanto bere e del tanto cantare,fra vociare di strumenti della banda ed esibizioni canore del nostro capitano-baritono. Complice l'adeguato tasso alcolico, i presenti hanno potuto assistere ad una della rare esibizioni della prima voce della Strà Ferà. Omaggiando agli sposi, il Bunju ha strappato applausiesibendosi nell'aria "Udite O rustici", tratta dall'opera "Elisir D'amore" di Gaetano Donizzetti. Scelto il tema delleopere per battezzare i tavoli degli invitati, gli sposi avevano appunto riservato per il proprio tavolo la celebre opera del maestro bergamasco.
Certo non solo di cena di addio e banchetti nuziali ha vissuto la Strà Ferà in questo passato settembre. C'è stato anche il tempo per le cuccagne.Complice però anche la concomitante assenza del Fante(a sommarsi a quella del Della e di Fano), sperso per un mese lungo il cammino che dai Pirenei francesi porta porta a Santiago de Compostela, i reduci si sono affacendati più tirar sù e giù reti per le feste oratoriali della zona,che a cimentarsi in tattiche e manifestazioni di livello come nei mesi precedenti.
All'inizio del mese i festeggiamenti del Rione Oltreferrovia (che dà appunto il nome alla nostra squadra), ci hanno però ragalato per il 2° anno una manifestazione di livello piuttosto interessante. Dopo I Bradipi di Oleggio cui è toccato l'onore di inaugurare la presenza di una squadre "pro" allanostra manifestazione di casaori zona, quest'anno è stata la volta dell'altra squadra di Oleggio, Gli Sgurini, e dei Malmessi di Lonato del Garda.
Molto bella e tirata la gara, con una prestazione ottima in particolare dei ragazzi bresciani. Conquistano la 2° piazza, dopo aver saputosfruttare a dovere il favorevole ordine di salita. Sfiorano per un sol secondo la vittoria. Al Della, in procinto di partire, è riservato l'onore di essere eletto capitano di giornata e il piacere di sollevare la coppa del 1° posto. La cima è sua, e con essa tutta la soddisfazione degli altriragazzi della Strà Ferà per aver saputo dimostrare allo "straniero" venuto da Nerviano, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto importante eapprezzata sia stata e sarà la sua presenza nel team. Complimenti anche agli elefanti Rosa per aver conquistato la loro prima cima da 12 metri. Squadra in crescita e che potrà regalare delle sorprese se saprà continuare a stare unita ed allenarsi. Nota a margine: mai visto Fano in una cuccagna essere schiacciato dalla tensione quanto quella sera nel ruolo ancancorman-presentatore.
Si dice che i piaceri si fanno agli amici.E così la domenica successiva, reduci dal matrimonio del giorno precedente, siamo a Nerviamo per aiutare i Belli da Vedere,quest'anno assenti dal "circus della cuccagne" a mettere in piedi la struttura e assicurare che per l'ennesimo anno si tenga regolarmente la cuccagnadell'oratorio Santo Stefano di Nerviano. I primi passi nell'arrampicata al palo il nostro Della li ha mossi qui.
Negli ultimi anni di rugby giocato ho stretto amicizia con alcuni ragazzi delle nuoveleve rugbysti che sono riuscito a coinvolgere, anche se solo part-time, nel giro cuccagna. Fra questi il volto noto del rugby made in Sky, Moreno Molla da Mesero.E siccome di far piacere agli amici non ci si stanca mai, domenica 26 settembre, grazie all'idea e alla volontà del buon "Doreno" e si sua sorella Veronicaa Mesero ricompare la cuccagna.
Dalle parole di chi di professione scrive articoli e pubblica interviste una cartolina della splendida serata.
“Stairway to heaven” cantavano nel 1971 Robert Plant e i suoi Led Zeppelin. Una scala verso il paradiso.Una scala che, a volte, può essere umana. Con braccia e spalle a fare da gradini. E un paradiso fatto di limiti personali superati.Prova dopo prova. Dopo innumerevoli anni il Palo della Cuccagna è tornato ad innalzarsi nel cielo di Mesero.Voluto fortemente dagli organizzatori della Festa degli Oratori. Simbolo di una tradizione da riscoprire per non andare perduta.Sfida sconosciuta ai bimbi più piccoli che hanno guardato con occhi spalancati i più grandi cimentarsi in una prova letta magari nei libri di favole o ascoltata dai racconti dei nonni. 5 squadre. Una chiaramente superiore alle altre. La “Strà Ferà”. Magnifica nello spettacolo offerto e nell’organizzazione dell’evento.A loro va il grazie più grande della comunità di Mesero. Con una menzione particolare al più piccolo del gruppo.Nemmeno 14 anni e già pali da 10 metri scalati con l’abilità di un veterano.Per loro tanti applausi e un record mancato alla fine quando la scalata ai 9 metri della Cuccagna meserese è stata compiuta in 23 secondi.Peccato. 3 secondi in meno e la vittoria sarebbe stata totale. Presente, per la seconda volta nella sua storia, la formazione del “Palo Ovale”, emanazione del Rugby Parabiago che con il Palo della Cuccagna ormai sembra andare di pari passo, tanti sono gli atleti prestati saltuariamente o continuativamente a questi eventi. I 5 rugbisti si fermano a mezzo metro dalle buste coi premi e da un ottimo risultato raggiunto in un secondo tempo con l’aiuto della “Strà Ferà”. Sarà per la prossima volta.Le altre tre squadre erano composte da neofiti totali. 100 % del paese. Più bella notizia non poteva esserci.“Scorpions”, “Ostre ma l’è volt” e “Pagliacci” ci hanno provato. Con ogni mezzo. Con tutte le forze. Giovani e adulti.Gli oltre 200 spettatori hanno incitato, riso, preso paura per qualche scivolata, cercando di spingerli anche solo un centimetro più in su.I veri vincitori, alla fine della serata, sono loro. Contenti, sfiniti, affascinati da una sfida mai tentata in precedenza.C’è già chi, tra i più giovani, ha preso accordi per allenamenti nei mesi a venire per preparare al meglio l’edizione 2011. Già.Per tutti l’appuntamento è all’anno prossimo. La sfida è anche questa.Far sì che non si debbano ancora attendere altri 15 anni prima che questa giostra torni a Mesero. E vedere lo stesso entusiasmo, la stessa passione e lo stesso divertimento vissuti domenica 26 settembre 2010.

MORENO MOLLA, Il Palo Ovale

Aldo, Strà Ferà

mercoledì 8 settembre 2010

CUCCAGNA DELLA STRA' FERA' - PARABIAGO, RIONE OLTREFERROVIA VENERDI' 10 SETTEMBRE 2010

Parabiago – Rione Oltreferrovia.
La storia della Strà Ferà inizia qui. 6 anni fa. Un ex palo della luce piantato nel’aiuola dove ora sorge parte del nuovo centro multifunzionale.

Squadre localissime, la prima volta dei ragazzi dell’oltreferrovia, la squadra di casa dell’allora avversario Fano e il Doriano e i suoi amici.

Pigne umane, minuti di soffrenza, dolori per molti giorni a seguire.
Personaggi mitici negli anni: il ginger, il bomba, il doriano, frenk, i ragazzi del rugby, il gigi darù, bill-2-in-1, il pinna, i BDV, la sPARCOL e così via.

Una carrellata di volti e di situazioni che hanno sempre regalato divertimento a tutti gli spettatori.
La voglia di divertirsi e il coraggio di mettersi alla prova. La vergogna di far brutta figura è un qualcosa che proprio non appartiene ai cuccagnisti.
6 anni dopo, dopo tanti miglioramenti presenteremo un evento, che già dallo scorso anno con la presenza dei Bradipi di Oleggio, ha manifestato i primi segni di cambiamento.

Squadre ad invito sempre di maggior livello, una struttura collaudata e all’altezza di una manifestazione che non vuole più essere solo “di paese”. Uno spettacolo che ogni anno attira tanti nuovi curiosi e un certo numero di habituè. Il nostro impegno rimane sempre quello di cercare di sorprendere i primi e non deludere i secondi.
Gara a tempo: salita in 4 persone, 12 metri di grasso: Orario di inizio fissato per le 9,30.
Quest’anno ospiteremo Gli Sgurini di Oleggio, I Malmessi di Lonato del Garda e gli Elefanti Rosa di Busto Garolfo.
Solite raccomandazioni agli spettatori: fuori la voce, incitate sempre. E occhio al grasso. Più si sale, più lontano cade.
Aspettando lo chef Fulvio della Corte Lombarda che saprà degnamente premiare lo sforzo dei concorrenti…
In caso di maltempo la manifestazione verrà rimandata a sabato 11 settembre.

Aldo, Strà Ferà

lunedì 30 agosto 2010

Video 2010 on-line

Mi scuso per il tremendo ritardo con cui pubblico i primi video del 2010. Con un pò di pazienza arriveranno tutti.

Per ora sono disponibili quelli delle feste di:
Busto Garolfo, Bergamo Alta, Busto Arsizio e Azzago.

Nella sezione fotografica sono invece disponibili le foto di tutte i pali di questo 2010.
E' poi presente sul blog la galleria della foto delle squadre della cuccagna, una raccolta di tutte le squadre che abbiamo avuto il piacere di incontrare ai quasi 60 pali che la Strà Feà ha disputato dal suo esordio nel settembre 2004.
Ricordo a tutti che atraverso i "tag" è possibile ricercare per nome di squadra sia i video sia gli articoli in cui è citato il nome della squadra in oggetto. Sulla galleria immagini è attivo invece il servizio di ricerca "tag persona" così da facilitare i tanti concorrenti a ritrovare le foto che li hanno immortalati nello scivoloso cimento..

Aldo, Strà Ferà

lunedì 23 agosto 2010

Un sogno che si avvera - Il primo Titulo

Fraine 14 e 16 agosto 2010
Un anno dopo la splendida sorpresa che ci aveva riservato la piccola frazione di Fraine, ci ritroviamo sotto il medesimo palo ma con uno stato d'animo ben differente a causa della pioggia che incessante continua a cadere su tutto il nord Italia e non risparmia nemmeno la splendida cornice del lago d'Iseo... Eppure il giorno di Ferragosto 2009 ricordo benissimo come siamo rimasti tutti sorpresi nel trovare un luogo ancora così intatto, lontano dalla frenesia delle grandi città e dai luoghi di culto di villeggiatura: un posto dove ognuno ha un nome, ci si scambia un sorriso o un cordiale "buongiorno" anche con chi non si conosce, gli organizzatori della festa sempre pronti ad accogliere le tue richieste e a rifornirti di tutto il ben di Dio che le cucine riescono a sfornare.
La piazzetta è sempre la stessa, raccolta tutta attorno la festa ma stavolta è semideserta a causa del maltempo e lui, il palo, è sempre là, oggi solitario più che mai, ad attendere le squadre: alto circa 15 metri, ricoperto da uno spesso strato di grasso duro se ne sta in mezzo all'arena sperando, come noi, che il tempo migliori un poco. E invece.... Il tempo passa e la pioggia anzichè diminuire, aumenta sempre più creando veri e propri laghetti dove l'anno prima un sacco di coppie davano il via a balli e canti popolari: la decisione da prendere è per tutti un boccone amaro: sono le 23:00, la poca gente che c'era stà ormai rincasando e con gli organizzatori si decide di ritentare per il 16 Agosto cercando di trovare almeno 4 squadre per poter disputare la gara ed assegnare i bellissimi trofei che ogni anno Egidio, organizzatore nonchè factotum del palo della cuccagna, fà appositamente preparare per le squadre partecipanti. Sembra farlo apposta, ma quest'anno era un evento particolare perchè si festeggiavano i 60 anni di ricorrenza dell'assalto al palo della cuccagna in quel di Fraine, tant'è che era presente anche TeleBoario, un'emittente televisiva locale chiamata a riprendere i momenti più salienti di questo compleanno particolare.(http://www.teleboario.it/tbNews.asp?idV=3077)



Imboccando la strada del ritorno in macchina siamo un pò tutti delusi per il rinvio della gara, ma la gita fuoriporta è perlomeno valsa la pantagruelica mangiata che la Strà Ferà si è offerta al posto della gara: ravioli, trippa, stufato d'asino con polenta, carne salata coi fagioli, carne di cavallo, torte fatte in casa, non ci siamo fatti sfuggire nessuna leccornia e in più ad attenderci c'era il nostro tifoso numero uno, nonchè sponsor ufficiale della squadra, Giorgio Bressan con Riccardo (il nostro più giovane elemento della squadra, nonchè fratello di Ab e di Paolo, uno dei primi componenti della prima Strà Ferà).

Il 16 Agosto finalmente arriva e mentre ci ritroviamo a salire i tornanti che portano a Fraine riesco a risentire (finalmente!) le belle sensazioni dell'anno prima ammirando lo splendido paesaggio del lago d'Iseo circondato dalle montagne; una volta arrivati poi alla festa un pò di movimento c'è e il merito va ancora una volta agli organizzatori e ad Egidio che ha fatto dare l'annuncio tramite radio e tramite TeleBoario che il palo è stato rinviato, causa maltempo, al 16 Agosto, facendo stampare anche a tempo di record dei manifesti con l'annuncio dello spostamento della gara.
Il palo ovviamente è la che attende, ma le squadre???
Come per il 14, oltre a noi della Strà Ferà incontriamo Andrea dei fortissimi Galletti,.La sua squadra oggi è pò rimaneggiata, a causa di un altro palo organizzato dalle parti di Como. Ci sono un paio di nuovi elementi che destano, giustamente, la preoccupazione della Strà Ferà: uno, se non sbaglio, era stato visto salire come un gatto l'anno prima con la squadra del Rosengarden, l'altro invece era uno dei vecchi componenti dei Galletti (e noi pensiamo che probabilmente non fa pali da un pò di tempo, per cui arrugginito....)
Terza squadra si sono presentate le agguerrite Aquile che siamo riusciti a chiamare in extremis per salvare la manifestazione: complici le ferie e la chiamata del giorno prima, si presentano in tre più due elementi delle resistenti Pantere di Mornico.
Quarta ed ultima squadra è la migliore: grazie al ritrovato Walter Borghi, che nonostante l'infarto di due mesi prima fuma, beve, bestemmia e si diverte come al solito (per me il migliore della serata) è nata la squadra delle Bisce di Fraine, (messa in piedi il giorno prima) per l'iniziativa e la caparbietà proprio di Walter che è riuscito a racimolare 5 elementi da mandare al cimento col palo e il grasso.
Ci si cambia intanto che Beppe Rota, inviato di TeleBoario, intervista le squadre. Noi nel frattempo studiamo la tattica di salita: si parte con 30 secondi con incremento di 10 secondi a giro; siamo i primi estratti, secondi i Galletti, terze le Bisce di Fraine e per ultime le Aquile.

Il cileo è terso, le stelle lucciano, la squadra è concentrata nonostante gli 11 gradi che mi fanno tremare dentro la mia tutta puzzolente e si parte.
Come al solito i primi giri sono di pulizia ma qui nasce il primo vero problema: il grasso, dopo una settimana e la pioggia battente, è diventato durissimo, il più duro che abbia mai trovato, quindi ci si gioca la salita non tanto sulla velocità ma sulla resistenza... Al giro da 60 secondi la sesta posizione, quella per noi cruciale, è ancora avvolta in uno spesso strato di grasso nonostante la pulizia del giro prima, per cui decidiamo di non tentare; i Galletti invece ci provano, forti del Roberto che è abituato a bloccare sul grasso: salgono rapidi e precisi, tant'è che a circa 35/40 secondi Roberto è all'ottavo posto, si blocca per permettere all’ ex delpalosco di scavalcare e raggiungere la cima. Ma scendono. Roberto, seppure fortissimo, non poteva tenere nel grasso pieno dell'ottavo posto e soprattutto con un grasso così duro.
Nota a parte: l'elemento mezzo spelacchiato che si son portati dietro e che noi pensavamo fosse arrugginito è stato il migliore e il più forte.... Eravamo lì a guardarlo con le orecchie basse perchè saliva saltando, teneva duro ed era impressionante.
Provano le Bisce ma arrivano a stento alla quinta posizione; è il turno delle Aquile che tentano la salita ma il grasso è ancora troppo e già verso la 6° posizione ci sono segnali circa i problemi della loro tenuta sul ghiaccio.
Giro da 70 secondi: chiamo la squadra a raccolta e dico che è il nostro giro buono ricordando che di tempo ne abbiamo in abbondanza. AB deve tenere la sesta posizione inchiodandosi al palo e tenerne su 3; sotto di lui metto il mio asso nella manica, il Fante che farà da "tappo" nel caso in cui AB e la pila perda qualche centimetro per il grasso. Si parte, la pila in cinque risulta veloce, partono gli scavalchi e vedo AB bloccare come un toro alla sesta posizione; passano senza problemi e velocemente il Della e Fano e siamo all'ottava posizione ed ora tocca a me..... Mi viene in mente l'anno prima, stavamo per vincere, stesso palo, stessa posizione ma la pila finale non aveva retto e siamo scesi mentre io dovevo arrivare in cima: quasi mi viene un blocco psicologico ma fra me e me mi dico che se non passa poi avrei avuto Aldo che appena sceso mi avrebbe aspettato con un bastone, quindi meglio farselo passare.
Parto e sento Fabio duro come il cemento che non cedeva nemmeno di un millimetro: ottimo visto che sopra qualcosa si è perso dato l'abbondante grasso. Fabio ha fatto davvero da tappo come avevo pronosticato. Arrivo al Della e vedo che Fano si blocca all'ottavo per la paura che stessero scendendo tutti. In realtà son poi rimasti tutti inchiodati al palo fino alla fine..... Salgo su Fano che incredibilmente tiene sul grasso il mio peso e non mi sembra vero: sono alla tanto sognata bandierina che però non ne vuole sapere di venir via.... La strappo con tutte le mie forze a 50 secondi passati, forse 52 e capisco che quest'anno finalmente potrò alzare la coppa del primo classificato!!!
Una discesa a testa in giù liberatoria fa scordare la fatica della vetta.

C'è anche la gara di velocità che si aggiudicano i Galletti che ne hanno ancora: noi decidiamo per una puntata tranquilla, mischiando un po’ i ruoli e mandando alla 5° posizione anche Aldo, fermo nella sparata finale. Arriviamo in cima ad un minuto, lontani dal tempo dei Galletti e delle aquile. Ma la nostra gara e il nostro trofeo sono già al sicuro. La testa è ai festeggiamenti.
Ci ritroviamo tutti davanti al tavolo delle premiazioni: finalmente arriva il nostro turno e posso stringere, abbracciare e sollevare la coppa che mi sembra enorme, luccicante come non mai e soprattutto nostra.
Finiamo in allegria, con grappe e cantate a squarciagola con le altre squadre ma con un pò di malinconia perchè un sogno si è avverato: vincere la mega coppa di Fraine!

Bunju, Strà Ferà

giovedì 19 agosto 2010

Torre Boldone: il palo "eroico"

Torre Boldone, 11-08-2010. La giornata non prometteva nulla di buono: al mattino la pioggia non ha dato tregua e i timori che “Giove Pluvio” ci rovinasse la festa serale non ci ha abbandonato fino a quando non eravamo col naso all’insù a guardare la cima del palo posta a 15 metri di altezza.

Per la Strà Ferà quella di Torre Boldone era una nuova piazza che ha saputo regalarci una serata all’insegna del divertimento ma anche della fatica fisica pura: per colpa della Giulia, morosa, nonché futura moglie, che ci ha rubato Stefano per portarselo al mare una settimana e Oldani Senior che ha obbligato Fabio a starsene a casa a preparare la salsa verde, la squadra si è presentata con soli 4 elementi per un palo davvero impegnativo, all’appello erano presenti Aldo, AB, il Della e il sottoscritto pronti per una gara dal fiato corto e pochi momenti di riposo.

Grande elemento di curiosità e di felicità è stato il ritrovare le fortissime Aquile di Cividate al Piano che non incontravamo da ben tre anni: l’ultima volta era stato a Filago nel 2008 ed avevano fatto una bellissima gara ricca di emozioni.

Ci si cambia dietro al palco mentre avviene l’estrazione delle partenze: prima estratta la super favorita Fonte Prealpi di Villa D’Almè che era anche l’organizzatrice della manifestazione, seconda la Strà Ferà e terze le Aquile.

Si parte con giri da 30 secondi con incremento di 5 secondi a giro il che non ci dà un attimo di respiro a livello fisico: ad ogni giro di pulizia si scende col fiatone e non si ha modo di riprendere fiato che tocca di nuovo a noi, in più senza avere qualche riserva che conceda qualche giro di riposo.

Arriviamo al giro da 50 secondi, quello decisivo, e Fonte Prealpi tenta l’arrembaggio finale: sale bene nella prima parte del palo ma nella seconda metà, dove si inizia a scavalcare, qualcosa si inceppa nell’ultimo passaggio e l’ultimo uomo del fonte Prealpi giunge in vetta pigiando il tasto di arrivo sul filo del rasoio a 50 secondi. Tocca a noi, si parte con Aldo come piantone in quanto già spremuto ad oltranza nei giri di pulizia precedenti, Alberto, il Della e il sottoscritto; bene i primi scavalchi individuali ma quando ci si ritrova con tre posizioni ancora da coprire la stanchezza ha il sopravvento: Alberto parte e raggiunge l’ottava posizione, si lega ed aspetta paziente che arriviamo noi ma il Della sbaglia e non riesce a passare, parto io e mi ritrovo alla nona posizione senza riuscire a toccare la cima per 40 cm…. Mi lego ma né io né Ab abbiamo più forza nelle braccia e così siamo costretti a malincuore ripiegare.

E’ il turno delle Aquile che senza colpo ferire si aggiudicano il secondo e meritatissimo posto dando prova di una salita lineare, continua, senza intoppi: insomma proprio bella da vedere.

Il post gara, come al solito, si è svolto in maniera conviviale con le altre squadre, ovviamente parlando di palo della cuccagna, con le gambe sotto al tavolo gustando le prelibatezze locali tipiche della bergamasca, con arrosti, casoncelli, ottimi formaggi ed una bella birra fresca che lava via la fatica della serata. Un grazie quindi anche agli organizzatori della Festa del Cuore di torre Boldone per la generosità e per questo momento di aggregazione ludico-sportiva.

Bunju, Strà Ferà

BURE 2010 - E' ancora Fonte Prealpi

 

19 agosto 2010. Insieme alla cuccagna di Fraine (BS) e quella di Erba (CO), la manifestazione di Bure rappresenta per gli scalatori di cuccagna un ambito trofeo e una classica irrinunciabile. Ecco dall’ARENA.IT la cronaca di cosa è successo lunedì sera nell’edizione 2010.

Cuccagna, bergamaschi primi

SAN PIETRO IN CARIANO. La grande sfida al palo di Bure, alto 15 metri, è stata vinta dal team della Fonte Prealpi
I campioni sono tornati in gara e hanno messo in riga i bresciani di Lonato, i Campagnoli di Santa Maria di Zevio, i Tucani di Palù e i due team locali

18/08/2010

 

Paese che vai, cuccagna che trovi. Quella di Bure durante la Sagra dell'anguria, la sera dopo Ferragosto, offre l'intenso spettacolo dell'assalto a un palo alto 15 metri e mezzo, reso scivoloso da 20 chili di grasso industriale. È capace di mettere alla prova gli scalatori più esperti, ma attira anche arrampicatori alle prime armi, giovani e desiderosi di arrivare in cima prima di tutti. Solitamente l'assalto al palo conclude la sagra di Bure, invece quest'anno la festa è stata prolungata fino a stasera, con menu sempre ricchi e tante sorprese.
Ma la cuccagna di Bure da anni pare stregata. Dopo sette vittorie consecutive, infatti, dal 2002 al 2008, si confermano campionissimi della frazione carianese gli atleti della Fonti Prealpi di Almè (Bergamo), che si sono guadagnati prodotti tipici locali. Gli scalatori hanno toccato la cima al quinto assalto, durante la manche degli 80 secondi, ma gliene sono bastati 74, a tre minuti dal tempo massimo di un'ora di spettacolo stabilito dagli organizzatori per vivacizzare la gara e non stancare il pubblico. Un'eternità, se si considera che il loro record a Bure è di 58 secondi; già durante il quarto assalto a 60 secondi avrebbero potuto

clicca qui per leggere il resto dell'articolo oppure vai su http://www.larena.it/stories/Provincia/175662__cuccagna_bergamaschi_primi/

Camilla Madinelli

Aldo, Strà Ferà

 

mercoledì 18 agosto 2010

Momo (NO) - Festa di San Zeno e Santa Tecla 2010

Martedì 10 agosto 2010. Tocca a me raccontare il palo di Momo, non per meriti sportivi, ma solo per essere un novarese di adozione. È ormai più di cinque anni che lavoro nella bella città piemontese e un po’ mi sento affezionato. Non che frequenti molto l’ambiente novarese, sapete, dopo il lavoro non vedo l’ora di tornarmene a casa, visti anche i numerosi impegni (allenamenti del palo secondi solo alla cura del ricco orto fonte di tanti piaceri per la mia tavola e degli assidui frequentatori del “cortile Oldani”). Martedì scorso esco quindi dall’ufficio e invece di correre in stazione, mi lascio alle spalle la cupola del duomo e imbocco a passo da pensionato la strada che porta fino al lago d’Orta. Braccio fuori dal finestrino, musica a mille, aperta campagna…mi godo finalmente un viaggio di ritorno comodo. Ma quella sera di agosto la mia gita finisce ben prima a Momo alla festa di Santi Zeno e Tecla. Mi aspetta un palo da 13 metri pieno di grasso. Viste le zanzare la preoccupazione per l’imminente gara è immediatamente accantonata. Il dubbio dopo pochi minuti è quello di essere finiti alla festa della AVIS…Zanzare ovunque, tante e agguerrite e con una predilezione per le caviglie degli sventurati frequentatori delle serata..
 
Agguerrite anche le quattro squadre: noi reduci dal “solito” terzo posto di Azzago dopo una gara non del tutto convincente; gli Sgurini di Oleggio che da buoni padroni di casa non vogliono sfigurare; gli Elefanti Rosa di Busto Garolfo che cercano la consacrazione arrivando in cima ad un palo e la squadra del paese (Quei da Mom), palisti alla prima esperienza. Sorteggiati per primi dettiamo i tempi delle pulizie seguiti dalla squadra (quasi) di casa e dai nostri (quasi) concittadini. Arranca invece la squadra di Momo, che però raccoglie le simpatie e il tifo del pubblico. La pulizia prosegue veloce fino a raggiungere la sesta posizione: i tempi sembrano ormai maturi. Lasciamo agli Sgurini l’onere e l’onore di provare la cima. L’estrazione li mette dietro di noi e sono obbligati ad anticipare un giro le nostre mosse. La forza stavolta non è però sufficiente a vincere il grasso e la gravità. Gli Elefanti proseguono la pulizia togliendo l’ultimo grasso dalla 6° posizione..
Nel giro da 45 secondi il palo è decisamente più pulito. Calma, il tempo c’è… si arriva alla cima in 41 secondi: Aldo, io, AB, Della e il Capitano, con scavalco degli ultimi tre e AB blocca per tutti. Nel tentativo a tempo libero gli Sgurini si riscattano con una bella salita poco sopra i 40 secondi. Non riescono purtroppo ad arrivare in cima gli Elefanti Rosa che per ben due volte provano l’assalto al palo pulito e per tutte e due le volte arrivano solo a sfiorarne la cima: bravissimi ma dovete continuare a mangiare e crescere..
 
C’è tempo prima della meritata doccia per una salita in “pila”, permettendo così a Roberto, giovane componente della squadra di casa, di raggiungere la cima della cuccagna mostrando peraltro una più che discreta abilità nella risalita, a dispetto delle pochissime occasioni di cimentarsi nella scalata della cuccagna.
Dopo la meritata doccia calda, ci aspetta la premiazione con ottima e abbondante cena finale. Liscio a volume sostenuto, vin rosso e piatti a raffica fanno passare in un batter d’occhio il dopo gara.  S’è fatta l’ora, il giorno dopo si lavora e la strada da fare non è poca. E’ quasi la 1, 30…Non si può fare più tardi di così. Novara mi aspetta e le ore da passare nel letto, anche stanotte, sono proprie poche….
 
Fabio, Strà Ferà
 
 

martedì 17 agosto 2010

CUCCAGNA A SANTA VIOLA 2010

Spazio alle giovani leve, sui pali e sul blog!!
 
Azzago - 8 agosto 2010. Tutti alla sagra di Santa Viola ad Azzago!!!!! Che per la sua 36° edizione ripropone l'ormai storico palo della cuccagna.
5 squadre a contendersi quella bandierina rossa posta là in cima a 15 metri d'altezza, le ormai storiche Fonti Prealpi da Bergamo, gli Strà Ferà da Parabiago(MI), i Campagnoli da Santa Maria di Zevio (VR), i Malmessi da Lonato (BS) e i Sempre Onti da origini incerte ma comunque considerati i padroni di casa perchè provenienti da qualche paese limitrofo.
Il sorteggio favorisce, come se ne avessero bisogno, le Fonti Prealpi, a seguire i Malmessi, Sempre Onti, gli Strà Ferà e ultimi i Campagnoli; le scalate partono dai 40 secondi per poi salire di  5 secondi in 5 secondi fino alla prima squadra che si aggiudica la scalata, poi il tempo è libero e la classifica viene data in base al tempo di scalata di ogni squadra...
C'è una bellissima giornata, il clima perfetto e le squadre sono più agguerrite che mai e il pubblico pian piano si avvicina al campo di battaglia per sostenere i propri favoriti o solo per assistere allo spettacolo...
Si parte,tutto tranquillo.. le prime fasi sono solo di presentazione in fin dei conti, perchè già da li si può stimare la velocità e la forza delle squadre avversarie.
Arriva il giro dei 55 secondi... e il Walter (capitano delle Prealpi) si alza dalla sua postazione e si mette il passa montangna... brutto segno.. le speranze per le altre squadre di aggiudicarsi il primo posto scendono vertiginosamente, quasi si fossero buttate dal burrone che dista poco più di 20 metri dal campo gara...
Parte il conto alla rovescia e via partono... velocissimi come ormai ci hanno abituato, arrivano al decimo uomo, non ci arrivano, e subito un sorriso pervade tutte le altre squadre, ma hanno ancora tempo e lo sfruttano bene, smorzando quel barlume di speranza che ci aveva pervasi un attimo prima, arrivando in cima in 53 secondi.
Parte il tempo libero... provano subito i Malmessi ma scivolano forse per il grasso portato giù dai vincitori, poi i Sempre Onti, ma per quanto si impegnino non riescono a raggiungere la cima... arriva il turno della Strà Ferà arrivando in cima totalizzando un tempo di 69 secondi e infine i Campagnoli che partono spediti e impiegano 57 secondi a raggiungere la cima classificandosi quindi secondi...
A conclusione della gara tutti a cambiarsi e poi via ai tavoli per recuperare le energie usate e a concludere la serata tra chiacchere e risate, che accompagnano sempre ogni evento...
 
Davide, Campagnoli & Aldo, Strà Ferà
 

Avercelo lungo aiuta...La storia dei 20 cm che cambiarono la serata della Strà Ferà..

Filago (BG) 25 giugno 2010.
 
Bloccare + alti per guadagnare 10 cm ciascuno o bloccare bassi per rendere + agevole lo scavalco al compagno ed essere così più veloci?
52 sec nel giro da 55 dicono che il tempo c’era. Quello che però mancava erano i 20 per toccare la bandierina. Solitaria, sventolava sulla cima, vicina tanto da illudere tutti noi alla base e penso anche gli spettatori e le altre squadre di esserci finalmente arrivati, tanto lontana da non farsi toccare nemmeno sacrificando alla causa la cervicale di Fano.
La cuccagna di Filago, luglio 2010. 3 anni fa il nostro esordio nel circuito “pro”. Lo scorso anno un 3° posto dietro a Fonte Prealpi e agli Sgurini per 1 solo bruciante secondo. Quest’anno…pochi centimetri.
 
Un sorteggio non fortunato che ci aveva messo in coda ai rossi di Villa d’Almè e ai cugini in tuta blu di una “mista-bergamasca”, estratti per primi. La maggior incertezza per i nostri rivali sono i ranghi ridotti. 4 persone a squadra. Il minimo sindacale. Quando si è in pochi le forze devono essere oculatamente dosate su tutte le salite. Non c’è il morto come a briscola chiamata o il sorbetto fra il primo e il secondo. Fino al fine non ci si alza da tavola dice la mamma. La cuccagna è pur sempre un palo di ricoperto di grasso chi è avvezzo alla disciplina sa bene quanto sia importante indovinare una tattica che ti possa portare a evitare il grasso pieno...Anche soli pochi centimetri scivolati sul grasso possono rendere la tuta talmente scivolosa da non permettere di reggere gli scavalchi dei compagni. E’ frustante sentirsi impotenti scivolare giù..a me è capitato spesso, credeteci.
Sorteggiati per 3° non possiamo che cercare di accelerare la gara. La speranza è di pulire una posizione che possa ingolosire gli avversari a provare la conquista della cima con un tempo “stretto”. Per contro sappiamo pure di avere di fronte 2 squadre a cui non manca nulla, a partire dall’esperienza e la capacità di leggere le gara.
 
Si arriva così fra turni di pulizia vari al giro da 45. Fonte Prealpi tenta la cima. Ma la stanchezza e il grasso quando ti si presentano di fronte assieme sono ossi duri da battere. Uno scavalco non impeccabile, qualche secondo in più del solito appesi al compagno e non bloccati al palo a scaricare peso, ed è così che a 2 posizioni dalla cima i favoriti della serata si trovano a percorrere in anticipatamente palo in direzione opposta a quella voluta, congelati ancora nella posizione dello scavalco, fra il brusio di sorpresa degli habitué.
 
Ci guardiamo in faccia. Sono solo 3 anni che facciamo cuccagne a questo livello ed è la prima volta che vediamo fallire i ragazzi di Almè nel giro “comandato”. Ci troviamo sinceramente un pò impreparati. A più di qualcuno la gara sembrava essere finita con il giro da 40 sec. E invece abbiamo un’altra occasione. L’occasione. Il calcio di rigore. 45 sec per coprire i 13,5 metri che ci separano dalla cima in 4. Per i nostri tempi attuali ci sentiamo un po’ tirati. Non possiamo però nemmeno aspettare un altro giro. Vediamo.. ci si può arrivare forse in 8? Siamo un po’ più alti di loro, blocchiamo un po’ più alti di loro, c’è sempre il collo di stefano su cui salire, la bandiera magari quest’anno è solo a 13, 40….via, si parte, le gambe e le braccia girano bene, io grido come un folle per spingerli su. A 42 Andrea dà prova di equilibrio a oltre 12 metri da terra imitando la + nota etoile della scala roberto bolle. E’ sulle punte, in equilibrio molesto sulla boccia di Fano, la cui cervicale lo sta per mandarlo all’altro mondo…io non grido più, esce solo aria dai polmoni, la voce è finita al primo scavalco di AB. Ma perché Andrea non la stacca quella c.zz..di bandierina rossa? gli si sarà mica accorciato il braccio??? grido: appenditi alle corde! salta!!! prendila, prendila!!! Coprendo la voce dello speaker che dice STOP!! 45… li vedo scendere, senza la bandierina. Rigore tirato sul palo…Delusione bestiale..
 
Riprende il giro. I secondi a disposizione stavolta sono 50. Poco dopo qualcuno con una tuta blu e una bandierina rossa e un vago accento della bergamasca ci si avvicina e ci dice: è come se lo aveste vinto voi stasera, bravissimi, veramente. Ma io continuo a guardare Andrea. E penso: caro il mio bancario pacia-nèbia. ce l’hai proprio corto…il braccio.
 
Aldo, Strà Ferà
 

giovedì 5 agosto 2010

AGOSTO, UNA SCORPACCIATA DI PALI

Bijing – 5 agosto 2010
Per i ragazzi della Strà Ferà e per gli appassionati di cuccagna il mese che è appena iniziato non coincide nient’affatto con quello delle ferie.
Agosto un mese che riserva molte feste e con esse la possiblità di partecipare o assistere al palo della cuccagna.
Noi saremo impegnati in una tournè, quasi un tour de force, che ci porterà da domenica prossima 8 agosto in quel di Azzago (Verona) fino al giorno 16 al palo di Barni (Como). In mezzo altri appuntamenti fra le provincie di Novara e Bergamo.
Domenica 8: Azzago (Verona)
Lunedì 9: Palosco (Bergamo
Martedì 10: Momo (Novara)
Giovedì 12: Valbrembana (Bergamo)
Sabato 14: Fraine (Brescia o forse Verona..)
Lunedì 16: Barni (Como)
 
Vedremo se i ragazzi di Parabiago, dopo un inizio di stagione tutt’altro che brillante con le uscite di Carpenedolo e di Bergamo che hanno lasciato un po’ di amaro in bocca per le modeste prestazioni, riusciranno a mettere in mostra i miglioramenti fatti invece vedere a Filago e a dimostrate quindi di aver finalmente raggiunto un buon livello di competitività anche nelle gare tecnicamente e tatticamente più impegnative.
 
Per gli appassionati, non dimenticatevi che sempre lunedì 16 si terrà il tradizionale Palo di Bure (VR), alla festa dell’anguria, una vera classica cui partecipano ogni anno squadre di notevole livello.D’altronde un palo da 17 metri non può che richiamare solo gente del mestiere..
 
Aldo, Strà Ferà
 
 

domenica 18 luglio 2010

Vilalcortese - 50 volte cuccagna

17 luglio 2010, Villacortese (MI) - Il primo della squadra a tagliare il traguardo delle 50 cuccagne. E' stato il Bunju, al secolo Andrea Moroni, ieri sera alla festa dell'oratorio di Villa Cortese (MI), in occasione proprio del 50°esimo anno di ricorrenza di questa manifestazione alla festa del paese.

Ieri sera in veste di capitano della Strà (ammogliati) ha sfidato la Ferà (scapoli). Derby per il 50° palo di Andrea, ma gara purtroppo smorzata da una rete decisamente "troppo di sicurezza" che ha impedito alle 2 contendenti di potersi esprimere liberamente... sfida vera quindi rimandata.

Una cuccagna decisamente genuina, molto divertenete. Ricca di premi e di grasso. Tanto il divertimento che nasce dal vedere all'opera ragazzi non avvezzi a scalare pali e cimentarsi col grasso. Culi che si scoprono quando le bretelle cedono e il tizio di sotto che cerca di salire pensa solo a rimanere aggrappato a tutto ciò gli possa offrire una speranza di non finre di sotto. Pubblico protagonista nell'incitare prima e sbeffeggiare poi le pigne di ragazzi "accartocciati" alla base del palo. Una cuccagna che però ha anche riservato ai ragazzi dell'oltreferrovia diverse soddisfazioni. Come detto, ha permesso al Bunju di tagliare il traguardo delle 50 cuccagne, al Fante di raggiungere per la prima volta la cima in gara così come al sottoscritto (anche se a onor del vero il palo raggiungeva la non priobitiva quota di 8 metri..). Ci sarebbe acnhe stato il mio primo scavalco in gara, ma tecnicamente sarebbe da considerarsi nullo...la cuccagna era finita, ma per il morale và comunque bene così. E per tutti (fatto decisamente raro nelle cuccagne "di alto livello) il divertimento di essersi potuti permettere una decina di salite in una sola sera.

Cuccagna quindi ricchissima di premi, un'ora e mezza di salite e discese, tentativi svaniti nel grasso e nel precario equilibrio che ci hanno però regalato una divertentissima e gastronomicamente appagante serata. Un ottimo allenamento, condito da una lauta "spesa" che ci ha permesso di rimepire i firgoriferi per la prossima cena sociale.
3 settimane prima è toccato invece alla Strà Ferà, come squadra, festeggiare le prime 50 gare disputate. A partire dal settembre 2004, oratorio dell'oltreferrovia (giò da la strà ferà da Parabiac) per 50 volte (51 con quella di ieri) ci siamo sporcati, stancati (le prime volte fino ai limiti del dolore...) qualche volta anche fatti male, ma sempre divertiti. La squadra è su per giù rimasta la stessa, qualche nuovo elemento (il della), qualche ritorno (il fante) qualche aggregazione (fano). tutti di Parabiago, oltreferrovia con la sola eccezione dello "straniero". Il Della, ul prufesur. Da Nerviano, un cò quadar.

Mi sembra giusto ricodare la formazione delle prima cuccagna delle Strà Ferà:1.Ginger, 2Paolo Bressan, 3 Il Bomba, 4 Alberto Bressan, 5 Il bunju, 6 Aldo, 7 Fabio.

Tante o poche 50 cuccagne? Difficile aver tutti la stessa idea. Per chi partecipava agli allora campionati italiani e 50 cuccagne le poteva fare in un anno, forse questo non sembra un traguardo particolarmente meritorio. Ma per chi viveversa si è ritrovato a fare cuccagne perchè iscritto da un amico alla festa del paese e l'occasione si ripeteva solo da un anno con altro, questo traguardo assume forse tutt'altro significato.
Aldo, Strà Ferà

venerdì 25 giugno 2010

Busto Arsizio, domenica 23 maggio 2010 - articolo postumo.

Come ogni buon TM devo aver sempre la scusa pronta di fronte alle inevitabili critiche.
Cuccagna di Busto, oratorio San Filippo. Inaugurazione del nuovo palo e struttura degli Sgurini di Oleggio.
Il capitano è ammalato. Fano rientra, a corto di allenamenti dopo 3 mesi sabbatici dedicati alla distribuzione minuziosa delle partecipazioni. Queste sono scuse? Nel giro da 40sec proviamo la salita alla cima, forti del buon sorteggio che ci mette davanti nell’ordine di salita agli Sgurini e alla squadra di casa, per niente inesperta. Fano è 5°, abbiamo scelto lui per arrivare alla cima visto che il capitano è reduce da una sinusite che lo ha messo al tappeto (nonostante l’”oculata” precauzione di fumare le rosse per evitare il catarro..dice lui!).Parte per la seconda parte della salita e sullo scavalco…si incarta!. Appeso al Della sembra rimirare l’orizzonte, o forse semplicemente si mette in bella posa per lo scatto dei fotografi assiepati sui balconi interni dell’oratorio..Direte: bella scusa..ma allora se manca uno, la squadra non gira? ..no no, mica son così banale!
In realtà eravamo cotti. Per il viaggio…Sì, perché Busto Arsizio ha una viabilità pari solo a Rio de Janeiro! Non esiste una via che non sia a senso unico..se poi il navigatore non ce l’hai!! Chiediamo lumi a 3 persone (di dubbia origine bustocca). La migliore indicazione che riusciamo ad avere ci porta all’oratorio di San Luigi…sbagliato!. Meno male che il capitano di giornata ci viene a recuperare, come le guide alpine con gli inesperti escursionisti primaverili e ci porta nel posto giusto! Gradi meritati sul campo per aver salvato la truppa.
A essere sinceri forse non è nemmeno questa la scusa buona. La verità è che per vincere una cuccagna serve concentrazione, per ripetere senza errore i movimenti che ogni settimana provi e riprovi agli allenamenti. E un pizzico di umiltà anche. Perché essere arrivati in cima a tante cuccagne prima non ti dà la certezza, mai, di poterlo fare di nuovo. Ogni volta devi pulire, salire, bloccare e scavalcare. E se sbagli anche 1 sola di queste cose butti dalla finestra l’occasione buona, che la buona sorte del sorteggio, potrebbe averti riservato.
A margine di questo, da segnalare la pedata di AB sul bel naso del TM (già inesorabilmente segnato da 19 anni di carezze rugbystiche) che lascerà indelebili segni nei mesi a venire…
Nota di merito alla squadra locale. Se avesse la voglia di provare a fare qualche altra manifestazione, potrebbe in poco tempo, vista la già buona tecnica di base, regalarsi delle buone soddisfazioni.
Un plauso a xx,sponda Bradipi, mentore della cuccagna in quel di Busto A. Ci ha serviti e riveriti alla cena in maniera esemplare. E pensare che era la prima della festa..chissà cosa ci avrebbero rifilato se fosse stata l’ultima di sera della festa?! Un elefante?
Nota di biasimo al terriccio del campo da calcio, che misto a calcina e grasso ha avuto un effetto a dir poco “abrasivo” sulla pelle dei partecipanti..
Aldo, Strà Ferà
 

venerdì 18 giugno 2010

Chi siamo noi?! I Campagnoli!

18 giugno 2010 - Come già anticipato nell’articolo di “Brembilla in festa”, lasciamo un po’ di spazio ai ragazzi ci Santa Maria di Zevio che si presentano al pubblico del Blog.
 
La squadra I Campagnoli è formata da Davide Giusti, Enrico Bonadiman, Renzo Ferrazzetta e Andrea Bressan, quattro eredi della tradizione della cuccagna tramandata ormai da generazioni dalle rispettive famiglie. La squadra è nata circa due anni fa e il nome è stato dato, come si può ben capire, dalla provenienza di tutti i componenti, residenti in case sperdute nelle campagne di Santa Maria di Zevio, nella periferia di Verona. All'inizio era nato tutto per scherzo con la partecipazione alla cuccagna paesana, ma poi tra risate e discussioni, tra vache e pomi abbiamo continuato a coltivare questa passione tanto impegnativa quanto emozionante che ci sta facendo partecipare tuttora a tutte le cuccagne più importanti del nord Italia rendendoci molto orgogliosi di questo. La strada per noi da percorrere è ancora molto lunga per arrivare ai livelli delle squadre ormai storiche e che da anni portano il loro nome in giro per le sagre. Ma siamo pronti a metterci sempre alla prova sempre insieme e accompagnati dalla nostra tipica espressione contadina che ci incita dicendo: " fià nei coioni".
 
Davide, Campagnoli & Aldo, Strà Ferà
 

Brembilla in festa - Festa di Sant'Antonio

Ecco la testimonianza che il nostro blog è il vostro blog, di tutti voi che della cuccagna avete qualcosa a che spartire!
Ci avvaliamo della collaborazione di un free-lance d’eccezione. Ne approfitto per dare un benvenuto all’ingresso ufficiale nel blog dei Campagnoli (che si sono così ritagliati anch’essi un posto nella galleria fotografica delle squadre della cuccagna..).
13-06-2010 - Brembilla (BG) - Sabato 12 e domenica 13 giugno il centro del paese ospiterà la Festa di Sant'Antonio, tradizionale sagra che ogni anno si tiene il 13 giugno con momenti religiosi e conviviali, ma che da quest'anno assume un nuovo volto, non più solo festa con bancarelle, ma anche occasione di promozione e di valorizzazione dei prodotti tipici e delle attività artigianali del paese e momento di allegria con spettacoli ed eventi di contorno. Domenica 13 arriva la cuccagna in questo paesino nella omonima valle. La piccola piazza è piena nonostante le nuvole coprono il cielo, il palo di 14 metri è pronto e si aspetta solo che arrivino le squadre. Tre sono le squadre a contendersi la vittoria: ci sono i superfavoriti delle Fonti Prealpi provenienti da Villa d'Almè (BG), i bravi Strà Ferà da Parabiago (MI)  e i giovani Campagnoli da Santa Maria di Zevio (VR) . Da tenere in considerazione anche la presenza di due squadre di paese presenti per fare spettacolo. L'ordine di partenza è stato: Fonti Prealpi, Campagnoli, Strà Ferà e a seguire le 2 squadre paesane. Il tempi cominciati da 30 secondi e saliti di 5 secondi a ogni tornata. Come da pronostico sono le Fonti Prealpi ad aggiudicarsi la vittoria con il tempo di 48 secondi. Al successivo tentativo (a tempo libero) i Campagnoli scivolano e forse un pò stanchi non raggiungono la vetta. Ce la fanno invece i Strà Ferà che con freschezza e calma arrivano alla cima meritando il secondo posto...
Davide, Campagnoli & Aldo, Strà Ferà
 

martedì 15 giugno 2010

Berghem de sura, Berghem de sota

Bergamo, 30/05/2010 - Che sia stata una manifestazione di una certa importanza ne è testimonianza l’attenzione lo spazio riservati dalla stampa locale.
Così lECO DI BERGAMO:
Palo della cuccagna e sfilata
Grande festa in Città Alta
Dopo tre giorni di giochi, danze popolari in costume, musical, e tornei di carte, si è concluso in piazza Vecchia il primo palio di Città Alta con la sfilata dell'associazione storica medioevale culturale di Albino (ricca di armigeri, cavalieri, sbandieratori, musicanti, tamburini e chiarine) che hanno anche animato tutta la Corsarola.

Su questo sfondo sublime, che ricordava il 1400, famiglie e bambini si sono poi riversati al centro della piazza, intorno al palo della cuccagna alto 14 metri…
(qui il link per leggere tutto l’articolo http://www.ecodibergamo.it/stories/Tempo%20Libero/135332_palio)
 
Il nostro cronista di eccezione, il fante, ci riporta invece le impressioni da una prospettiva più vicina all’evento clou della giornata..
 
Berghem de sura
 
L’ultima domenica di Maggio ci vede protagonisti di una delle più belle cuccagne a cui abbiamo partecipato, in occasione del Primo Palio di Città Alta a Bergamo. Le bancarelle, la sfilata in costumi d’epoca e la bellissima giornata primaverile, richiamano molta gente tra i vicoli della città. A far compagnia alla fontana al centro di Piazza Vecchia, ecco un palo di oltre 13 metri.. La gente è talmente numerosa che altre a riempire la scalinata sul lato della piazza, si addossa alle transenne che delimitano l’area intorno al palo, incuranti del grasso che potrebbe cadere sulle loro teste.
Quattro squadre si contendono l’ambita cima: il Fonte Prealpi (squadra di casa, organizzatrice dell’evento nonché iper favorita alla vittoria), i forti ragazzi dei Campagnoli di da Santa Maria di Zevio(sede di un’latra storica cuccagna del veronese), i Malmessi di Lonato in formazione rimaneggiata e la Strà Ferà di Parabiago.
Per la cronaca la scalata al palo è fatta da sole 4 persone per squadra, con tentativi a tempo crescente partendo da 30 secondi e incrementando il tempo di 5 secondi ogni due giri. Dopo prolungata pulizia, nel secondo tentativo da 45 secondi, il Fonte Prealpi arriva in cima al palo. Nel tentativo a tempo libero la seconda posizione viene conquistata dai Campagnoli, mentre né la Strà Ferà, né i Malmessi giungono in cima.
Un palo destinato a diventare un appuntamento fisso della primavera bergamasca per la rilevanza storica e culturale del luogo, nonchè la perfetta organizzazione dell’evento.
 
Berghem de sota
 
Che figura! Ok che quando c’è il Walter si lotta per il secondo posto e ci sta anche di perderlo, ma non arrivare nemmeno in cima è una figuraccia. Poi davanti a così tanta gente. Hanno ragione a pensare che noi milanesotti siamo delle fighette…schiscia-butuni… ”. Così pensavo, mentre mi allontanavo dal palo per andare verso il palco, ancora teso per l’ultima salita non riuscita. “Tra l’altro mi sono fermato io nella salita finale…dovevo solo risalire, ormai avevo scavalcato. Cosa ci vuole?”. Sta di fatto che per errori dei singoli o per errata tattica di gara non siamo arrivati a toccare nemmeno un premio. “Miii…Adesso mi tocca il processo, come per un calciatore che sbaglia un rigore, con moviola, contromoviola…guardali sono tutti già lì schierati”. Raggiungo la squadra a fianco del palco. Incomincia il balletto dei tempi, errori e metodi. Video, pacche sulle spalle e scuse. Tutto già visto, cose già sentite…ma ecco che mi sento chiamare. Una signora straniera, che per la prima volta ha visto un palo della cuccagna, vuole fare la foto con me. Dice che sono stato bravo e la gara è stata bellissima. “Con me? Ma falla col Daniel! Che c’entro io, ho pure perso…”. Ma lei insiste e facciamo una foto insieme, ancora tutto sudato e unto. Il fascino dei perdenti…
 
Fabio (il Fante) & Aldo, Strà Ferà.
 

sabato 10 aprile 2010

Bergamo, Città Alta. A maggio il primo Palio

tratto da BERGAMO NEWS
Mercoledi 7 Aprile 2010S.N.

L'iniziativa - Venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 maggio si svolgerà il "Primo palio di Città Alta" con giochi alla fune, corsa con i sacchi, e il palo della cuccagna.

Una festa in Città Alta per Città Alta. Una festa nel centro storico dedicata a tutti gli abitanti chiamati a condividere momenti di gioco, musica e danza. E' l'obiettivo del "Primo Palio di Città Alta", organizzato dalla Parrocchia di Città Alta, dal Seminarino, dalle scuole, dalla Comunità delle Botteghe e dalla terza Circoscrizione, che si svolgerà venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 maggio. "In Città Alta c'è il desiderio di creare una vera comunità - spiega don Gianluca Brescianini...(qui per leggere tutto l'articolo e commenti).

Aldo, Strà Ferà

martedì 16 febbraio 2010

A Carnevale...ogni scherzo vale!

13 febbraio 2010 Carpenedolo - Ho sentito dire da più di uno dei "vecchi" della cuccagna che quando le squadre sono più o meno allo stesso livello (e non sono proprio tutti dei brocchi), il sorteggio riveste un ruolo decisivo nell'esito della gara. E chi viene estratto per primo, può decidere se vincere o perdere, e nel 99% la cuccagna la vince.

Noi di questa cosa ci siamo assolutamente dimenticati. Come in una volata fra velocisti dove nessuno osa fare il primo scatto per non farsi prendere la scia, noi ci siamo fatti fregare dal "passista" che ci ha passato sull'alto lato della strada...
Quando il giudice ha fischiato sono subito saltato in piedi gridando "E' fuori tempo, l'ha toccata dopo il fischio...". Curavamo i Gitani, cercavamo di capire come sarebbero saliti i Campagnoli (questi ragazzi di Santa Maria di Zevio che si sono uniti alla presenza storica delle Vipere..) e non abbiamo visto i Malmessi.

Via via che si succedono i giri capiamo che il grasso è decisamente duro e faticoso da togliere. In effetti solo i continui passaggi con la tuta garantiscono una buona pulizia della cuccagna. All'estrazione i capitani all'unanimità decidono che la cuccagna si affronterà in 5 con 1 riserva (a noi mancava AB, avevamo provato un certo ordine di salita prevedendo una gara a 4 con il Bunju che a questo giro si sarebbe fatto 2 scavalchi e l'idea di farla in 5 tutto sommato sembrava tranquillizzarci..), 20 sec con incrementi di 10 sec a giro. Dopo 2 salite, saggiata la consistenza del grasso e la fatica nel pulire, valutiamo l'altezza delle bandierine e decidiamo di provare a raggiungere la cima in 8. Il Della è un pirlungono, Fano e Bunju non sono comunque bassi. Al giro da 50 puliamo la 6° posizione, nel nostro turno di salita (i 3°, dopo Malmessi e Gitani e con alle spalle i soli Campagnoli), con io bloccato al 4°, Fano in posizione da fenicottero addormentato e il Bunju che in prima mondiale esibisce il suo nuovo passaggio "fosbury sul colletto" del sottoscritto.

Inizia l'ultima tornata. E i Malmessi vanno. Ma in 8 non possono arrivare alla cima. Perdono un pò negli scavalchi, ma arrivano in circa 50 sec all'8° posizione. E poi il gran gesto: si blocca sul grasso a 12 metri di altezza. Mi pare fosse Giovanni, il "Senior" della squadra. Tiene, tiene alla grande e via con l'ultimo scavalco fino alla cima. Per il giudice è buona, la cuccagna torna meritatamente in Lombardia dopo anni di dominio rodigino. A Carnevale ogni scherzo vale..e noi ce la siam fatta fare proprio sotto il naso!!!

Il posti di onore vengono decisi nelle salite successive (non a tempo libero). Perdiamo la concentrazione, forse ancora sorpresi e un pò frastornati dall'essere stati beffati e così sbagliamo la salita. Come a Fraine, il Bunju involato verso la cima, mette il piede forse un pò troppo vicino al tallone del Della, che stanco, sporco di grasso o forse solo non abbastanza concentrato, perde il blocco.Arrivano in cima i Gitani al limite dei 70 sec. I Campagnoli, nel giro da 60 decidono (o forse solo non sentono, visto il trambusto fatto dai carri che intanto avevano incominciato a sfilare) di andare a tempo libero. Tanta fatica e tanto orgoglio, e anche loro, nuova leva veronese della cuccagna, toccano la cima. Il tempo non conta. Bissiamo così il 3° posto dello scorso anno riuscendo nel giro da 70 a toccare le bandierine in 45 sec.
Bello in gagliardetto (dovremmo "copiare l'idea"..), buonissimi gli gnocchi e le frittelle, semplicemente strepitosi i carri (chissà che caz..c'entrava poi Einstein con Pavarotti ??!!).

Torniamo con un pò di esperienza in più e un podio di immagini straordinarie:

1. il viso di fabio completamente ricoperto da una "cazzuolata" di grasso scappato dalle mani del Bunju(e gli scherni delle persone che additavano il povero fabio nemmeno fosse un appestato).

2. la grande Berta, che dal 2° posto colpisce al petto uno spettatore. Cosa riuscirebbe mai a fare con qualche in metro in più di quota??

3. le parrucche. Simpatiche. A parte fano lo stakanovista. Deplorevole in versione "squillo da disco"..

Mi chiedo...saranno state le parrucche premonitrici? avremo mica fatto la figura dei pagliacci??

Aldo, Strà Ferà

martedì 9 febbraio 2010

Carpenedolo 2010 - Della Good-bye

E' passato un anno e torniamo a trovare gli amici di Carpenedolo, che da ormai 52 anni animano il carnevale con una splendida sfilata di anni e (penso), sempre da mezzo secolo, ospitano la cuccagna fra le manifestazioni di tale evento.
Lo scorso anno il Sig. Mario, uno degli organizzatori, mi diceva che anni addietro la cuccagna di Carpenedolo era arrivata a raccogliere ben 7 /8 squadre a sfidarsi per la conquista della cima. Negli ultimi anni, la "moria" di squadre e il disinteresse dei giovani per questo tipo di spettacolo avevano messo a seriamente a repentaglio la presenza stessa della cuccagna all'interno del ricco programma del carnevale carpenedolese.
Quest'anno si tornerà a veder gareggiare 4 compagini (le prime ad essersi iscritte, mentre lo scorso anno furono solamente 3), 2 lombarde (noi della Strà Ferà e gli amici di Lonato del Garda) e 2 venete (nel derbi rodigino fra Vipere e Gitani).
Sarà l'occasione per noi di salutare il Della. Vittima del femeno "fuga di cervelli", il nostro professore andrà ad educare le giovani menti statunitensi, nientemeno che dal pulpito di Princeton, e sarà quindi per noi una delle ultimi occasioni di poter schierare il Della, acquisto rivelazione della stagione 2007..
Ci vediamo in piazza sabato pomeriggio.
Noi saremo quelli vestiti da carnevale...
Aldo, Strà Ferà

giovedì 7 gennaio 2010

52° Fiera di Lonato del Garda

FIERA REGIONALE Agricola Artigianale Commerciale
Lonato del Garda (BS), 15 - 16 - 17 gennaio 2010
"..Quest'anno dunque ci cimenteremo anche con la Iª Edizione del Palo della Cuccagna che si terrà in Piazza Matteotti nel pomeriggio di sabato 16 Gennaio quando quattro squadre si affronteranno. Invito dunque tutti i lonatesi ad accorrere per incitare la formazione locale."
Protagonsti di questa prima edizione saranno i padroni di casa dei Malmessi e 3 squadre venete: Campagnoli di Zevio Veronese, i Gitani di Rovigo e La Serenissima di Padova.
Segnaliamo inoltre a tutti gli appassionati di cuccagna che frequentano il blog della Strà Ferà che è possibile seguire gli appuntamenti cui parteciperanno i ragazzi dei "Malmessi di Lonato" attraverso il loro profilo di facebook all'indirizzo http://www.facebook.com/pages/Lonato-Italy/MALMESSI-di-Lonato-del-Garda/139218258251?v=feed&story_fbid=194628130165, su cui poter trovare foto e news di questa. Il link sarà anche disponibile sul nostro blog.



Aldo, Strà Ferà